Trattenere le emozioni

Salve, non sapevo che titolo mettere, ma ho veramente bisogno del vostro aiuto.
Ho 19 anni e da un pò di tempo mi capita che quando vedo delle foto di belle ragazze mi devo sforzare di eccitarmi.
Nel senso che non riesco proprio ad "emozionarmi" quando mi capita di vedere belle ragazze perché é come se si scatenasse un pensiero intrusivo che mi blocca e mi dice "non puoi eccitarti" però poi ovviamente continuo a sforzarmi piu e più volte per cercare di provare un' emozione ma non ci riesco.
É come un cane che si morde la coda.
Mi é capitato anche con altre cose, come la vista di un bel paesaggio ad esempio in cui non riuscivo a godermelo perché mi dovevo sforzare per apprezzarlo ma dopo vari tantivi non ci riuscivo comunque.
É stressante davvero.
Poi questa cosa mi fa dubitare della mia eterosessualitá e per questo cerco sempre di riprovare a vedere se mi fa lo stesso effetto... Ripeto, é un circolo vizioso... Si lo so é un pò imbarazzante ma non so come descriverlo in modo diverso, spero voi capiate. In pratica ho quindi paura di non riuscire più a fare certe cose in modo SPONTANEO.
É chiaramente un pensiero ansioso intrusivo ma non credo sia propriamente DOC.
Poi il tutto é amplificato dal fatto che non ho mai avuto una ragazza... Non lo so il problema é stranissimo, non sapevo come spiegarvi diversamente.
Aggiungo che sono in terapia da un pò di tempo per problemi di ansia sociale e ossessioni, ma mi é stato detto che il mio non é propriamente DOC ma sono dei modi che uso per controllare e gestire certe situazioni, ma non é che controllo 10 volte di aver chiuso una porta o mi lavo le mani 50 volte al giorno.
Però sicuramente una forte ansia cel'ho.
Spero possiate comprendere.
Grazie; )
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Ci scrive di sè:
"sono in terapia da un pò di tempo per problemi di ansia sociale e ossessioni..".

Quando una persona già seguita vis-à-vis da un/a Psicoterapeuta scrive anche a noi, qui, per una risposta online
sorge sempre il dubbio che ci sia un problema di fiducia del/la paziente verso il proprio Terapeuta.

E' così anche per Lei?

Gli interrogativi che pone a noi li ha già posti al Suo Psicoterapeuta?
Con quale esito?

Cordiali saluti.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
No ma infatti ho avuto dei miglioramenti a livello sociale e quando ero riuscito finalmente a uscire con qualcuno stavo sicuramente meglio. Poi però un pò il lockdown e soprattutto per il fatto che quei pochi amici che avevo hanno preso strade diverse, sono un pò solo adesso. Però ieri ero molto in ansia per questa cosa e per questo ho inviato questo consulto. Sicuramente ne parlerò anche col terapeuta di questa cosa. Perché a parte questa cosa non é che abbia chissá che ossessioni o altro, sto abbastanza bene, davvero. Però questa cosa ieri mi stava facendo impazzire, anche perché cercando su internet (e non dovrei) non trovo nessuno che abbia questo tipo di problema. Sicuramente si metterá tutto a posto però per il momento questa cosa mi mette non poca ansia. Come posso gestire questa situazione? Che pensate possa essere? Devo ignorare questi pensieri e lasciarli andare? (Non é facile) Grazie ;)
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
"..Sicuramente ne parlerò *anche* col terapeuta di questa cosa.." (asterischi miei)

No,
non *anche* col terapeuta,
bensì *innanzitutto col mio Psicoterapeuta*.

Come può pensare che noi senza conoscerLa riusciamo a fornirLe risposte più competentemente personali di quello che può fare un Professionista che La conosce di persona
e che ha chiari i Suoi meccanismi psichici?
Come mettere sullo stesso piano un consulto online e una relazione terapeutica in corso?

Tenga conto che cercare altre fonti (Internet, Consulti online, altro) toglie energie alla relazione terapeutica,
riducendola così ad una fonte qualsiasi tra le altre;
quando invece è fondamentale investirci al massimo, riconoscendo in essa il vero motore del proprio cambiamento possibile.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#4]
Utente
Utente
Ha completamente ragione. Comunque il terapeuta mi disse che non devo pensarci e che questi pensieri li devo far scorrere, solo che a volte é davvero difficile.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Può chiedegli qualche suggerimeno sui "modi" e sulle strategie da utilizzare per "farli scorrere", i pensieri;
oppure potete individuarle insieme, proprio partendo dalle *Sue* concrete risorse che lui sicuramente conosce.

Sono contenta che Lei abbia interpretato nella giusta maniera le mie risposte:
non uno scaricabarile attraverso due parole interlocutorie,
bensì il tentativo di fornirLe uno stimolo a *ri-centarsi* su una via
che sia adeguata al superamento della difficoltà attuale
e al contempo evolutiva.

Se ritiene,
faccia leggere questo consulto al suo Terapeuta,
oppure gliene riferisca:
lo aiuterà a comprendere meglio quali sono le Sue necessità concrete nel momento della crisi.
Anche noi Psicoterapeuti abbiamo talvolta bisogno di richieste precise da parte dei nostri pz.,
non crede?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti