Molto preoccupata
Buonasera,
Chiedo aiuto perché, come da titolo, sono preoccupata per me.
Poco meno di due anni fa, nel giro di due settimane, perdo mia cugina per un tumore al pancreas e scopro che la persona con cui dovevo andare a vivere mi tradiva (anzi, si è fatto scoprire lui in un modo vergognoso).
Superfluo e banale, ma vero, dire che mi è crollato il mondo addosso.
In questi due anni scarsi ho dovuto lasciare questa persona (l'ho fatto presto, ma sono state settimane di tira e molla molto dure) e ricostruire tutto.
Sono partita dal lavoro: nel frattempo, gli stessi mesi di quanto sopra, avevo anche cambiato lavoro, in molto molto meglio, devo dire.
I miei colleghi sono diventati miei amici e ho imparato davvvero tantissimo.
Sono andata a vivere comunque nella casa che avevo visto con il mio ex compagno, perchè mi era piaciuta e non volevo farmela sfuggire.
Ho fatto sport, frequentato tante persone e passato anche bei momenti, sebbene l'elaborazione del doppio lutto sia stata spesso assai dolorosa e lacrimosa.
Mi sono fatta seguire quasi subito da una terapeuta, che mi ha aiutato a sfogarmi e a riflettere su quanto mi fosse capitato.
Ma nonostante tutto questo impegno e nonostante il fatto che il mio ex io non lo abbia mai più incontrato di persona e l'abbia sentito solo per mail due volte in due anni e quasi solo per questioni pratiche io non sono guarita.
Non mi sono mai più innamorata (a mala pena li ho guardati in quel senso gli uomini) e penso ancora che non sarò mai più del tutto felice e completa.
Che certe cose che ero con lui e di lui mi mancheranno per sempre.
La mia terapeuta mi porta spesso a concludere che io sottovaluti i miei progressi ed abbia in realtà già recuperato (forse mai perso) il mio entusiasmo.
Ed è vero.
Ma dall'altra sono ancora davvero lacerata e ho paura di non guarire mai.
E non so cos'altro possa fare.
Chiedo aiuto perché, come da titolo, sono preoccupata per me.
Poco meno di due anni fa, nel giro di due settimane, perdo mia cugina per un tumore al pancreas e scopro che la persona con cui dovevo andare a vivere mi tradiva (anzi, si è fatto scoprire lui in un modo vergognoso).
Superfluo e banale, ma vero, dire che mi è crollato il mondo addosso.
In questi due anni scarsi ho dovuto lasciare questa persona (l'ho fatto presto, ma sono state settimane di tira e molla molto dure) e ricostruire tutto.
Sono partita dal lavoro: nel frattempo, gli stessi mesi di quanto sopra, avevo anche cambiato lavoro, in molto molto meglio, devo dire.
I miei colleghi sono diventati miei amici e ho imparato davvvero tantissimo.
Sono andata a vivere comunque nella casa che avevo visto con il mio ex compagno, perchè mi era piaciuta e non volevo farmela sfuggire.
Ho fatto sport, frequentato tante persone e passato anche bei momenti, sebbene l'elaborazione del doppio lutto sia stata spesso assai dolorosa e lacrimosa.
Mi sono fatta seguire quasi subito da una terapeuta, che mi ha aiutato a sfogarmi e a riflettere su quanto mi fosse capitato.
Ma nonostante tutto questo impegno e nonostante il fatto che il mio ex io non lo abbia mai più incontrato di persona e l'abbia sentito solo per mail due volte in due anni e quasi solo per questioni pratiche io non sono guarita.
Non mi sono mai più innamorata (a mala pena li ho guardati in quel senso gli uomini) e penso ancora che non sarò mai più del tutto felice e completa.
Che certe cose che ero con lui e di lui mi mancheranno per sempre.
La mia terapeuta mi porta spesso a concludere che io sottovaluti i miei progressi ed abbia in realtà già recuperato (forse mai perso) il mio entusiasmo.
Ed è vero.
Ma dall'altra sono ancora davvero lacerata e ho paura di non guarire mai.
E non so cos'altro possa fare.
[#1]
Gentile utente,
quando una persona già seguita di persona da un/a Terapeuta scrive anche a noi qui per una risposta online
sorge sempre il dubbio che ci sia un problema di fiducia del/la paziente verso la propria Psicoterapeuta.
E' così per Lei?
Cordiali saluti.
Dott. Brunialti
quando una persona già seguita di persona da un/a Terapeuta scrive anche a noi qui per una risposta online
sorge sempre il dubbio che ci sia un problema di fiducia del/la paziente verso la propria Psicoterapeuta.
E' così per Lei?
Cordiali saluti.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Gentile utente,
nessun "parere esterno"
- neppure quello di collaudati Psicoterapeuti online -
è altrettanto efficace, concreto e personalizzato quanto quello della Professionista (che sia anche Psicoterapeuta, naturalmente) che La segue e che La conosce di persona,
non Le pare?
Prima o poi Lei lavorerà sulla
"..paura di non guarire mai..".
In altre parole,
si impegnerà non solo per guarire, già di per sè meraviglioso,
quanto sulla PAURA, con l'obiettivo di configgerla, per renderne sterili le radici.
Se ricevesse rassicurazioni che la paura se ne andrà, noi sappiamo che ciò sarebbe controproducente. E dunque è professionalmente saggio e corretto non fornirne.
Per le rassicurazioni gli amici sono indicati.
dott. Brunialti
nessun "parere esterno"
- neppure quello di collaudati Psicoterapeuti online -
è altrettanto efficace, concreto e personalizzato quanto quello della Professionista (che sia anche Psicoterapeuta, naturalmente) che La segue e che La conosce di persona,
non Le pare?
Prima o poi Lei lavorerà sulla
"..paura di non guarire mai..".
In altre parole,
si impegnerà non solo per guarire, già di per sè meraviglioso,
quanto sulla PAURA, con l'obiettivo di configgerla, per renderne sterili le radici.
Se ricevesse rassicurazioni che la paura se ne andrà, noi sappiamo che ciò sarebbe controproducente. E dunque è professionalmente saggio e corretto non fornirne.
Per le rassicurazioni gli amici sono indicati.
dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.1k visite dal 14/06/2020.
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