Ricerca perenne del principe azzurro
Salve,
Il mio problema e' questo: pur essendo fidanzata da molti anni, continuo ad avere il chiodo fisso dell'incontrare il principe azzurro.
Sono felice con il mio fidanzato, ma ciclicamente mi ritrovo a fantasticare su storie d'amore inverosimilmente romantiche con persone appena incontrare oppure basta che io abbia un rapporto un po' piu' stretto con un ragazzo che la mia fantasia inizia a ricamarci su.
Vorrei sapere se questo comportamente puo' essere considerato normale o dovrei ricercare seriamente le cause di cio'.
Grazie mille per l'eventuale risposta.
Il mio problema e' questo: pur essendo fidanzata da molti anni, continuo ad avere il chiodo fisso dell'incontrare il principe azzurro.
Sono felice con il mio fidanzato, ma ciclicamente mi ritrovo a fantasticare su storie d'amore inverosimilmente romantiche con persone appena incontrare oppure basta che io abbia un rapporto un po' piu' stretto con un ragazzo che la mia fantasia inizia a ricamarci su.
Vorrei sapere se questo comportamente puo' essere considerato normale o dovrei ricercare seriamente le cause di cio'.
Grazie mille per l'eventuale risposta.
[#1]
"pur essendo fidanzata da molti anni, continuo ad avere il chiodo fisso dell'incontrare il principe azzurro"
Gentile Utente,
può quantificare con maggior precisione questi "molti" anni?
Prima di questo fidanzato, ha avuto modo di sperimentarsi in altre storie, di maggior o minor peso?
Quali ipotesi ha già fatto in merito, tanto da supporre l'eventuale necessità di occuparsi "seriamente" delle motivazioni?
Scrive che ciò accade ciclicamente: saprebbe ricostruire in quali momenti della sua vita relazionale si è presentata tale "fuga" dalla realtà?
Chiaramente molto altro bisognerebbe conoscere della sua storia d'attaccamento, del modello educativo familiare, della sua autostima, del suo senso di amabilità personale e, non da ultimo, del suo compagno e dei progetti di vita che ha con lui.
Ma, forse, si andrebbe oltre alle possibilità e ai limiti di un indicativo consulto online...
Cordialità.
Gentile Utente,
può quantificare con maggior precisione questi "molti" anni?
Prima di questo fidanzato, ha avuto modo di sperimentarsi in altre storie, di maggior o minor peso?
Quali ipotesi ha già fatto in merito, tanto da supporre l'eventuale necessità di occuparsi "seriamente" delle motivazioni?
Scrive che ciò accade ciclicamente: saprebbe ricostruire in quali momenti della sua vita relazionale si è presentata tale "fuga" dalla realtà?
Chiaramente molto altro bisognerebbe conoscere della sua storia d'attaccamento, del modello educativo familiare, della sua autostima, del suo senso di amabilità personale e, non da ultimo, del suo compagno e dei progetti di vita che ha con lui.
Ma, forse, si andrebbe oltre alle possibilità e ai limiti di un indicativo consulto online...
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Utente
Gentile Dr.ssa Scalco,
Grazie mille per la velocissima risposta.
Cerchero' di rispondere ai suoi quesiti. Con il mio compagno stiamo insieme da praticamente 10 anni e conviviamo da 3. Ormai alla soglia dei 30 anni l'idea di matrimonio e famiglia si fa sempre piu' pressante e io vorrei affrontare il tutto con convinzione e serenita' e al momento non riesco. Questa e' stata la mia unica relazione quindi non ho grandi metri di paragone. In generale sono una persona molto insoddisfatta e anche abbastanza infantile quindi questo comportamento di 'fuga dalla realta' realta' potrebbe essere la mia normalita'. Per esempio per addormentarmi immagino incontri romantici con altri ragazzi o mi capita di sognare ad occhi aperti scene romanzesche.
Ora il problema e' che l'idea di essere sposata mi fa venire il panico perche' so che dovrei mettere fine definitivamente a queste fantasie e realizzare semplicemente che la vita e' ben diversa dai film romantici. Dall'altra parte, ovviamente c'e' quella parte di me che mette in dubbio la relazione e che pensa che se dopo 10 anni non si riesce ancora a gridare al mondo l'amore per questa persona il problema e' serio.
Spero di aver dato un quadro piu' chiaro della questione.
Grazie mille
Grazie mille per la velocissima risposta.
Cerchero' di rispondere ai suoi quesiti. Con il mio compagno stiamo insieme da praticamente 10 anni e conviviamo da 3. Ormai alla soglia dei 30 anni l'idea di matrimonio e famiglia si fa sempre piu' pressante e io vorrei affrontare il tutto con convinzione e serenita' e al momento non riesco. Questa e' stata la mia unica relazione quindi non ho grandi metri di paragone. In generale sono una persona molto insoddisfatta e anche abbastanza infantile quindi questo comportamento di 'fuga dalla realta' realta' potrebbe essere la mia normalita'. Per esempio per addormentarmi immagino incontri romantici con altri ragazzi o mi capita di sognare ad occhi aperti scene romanzesche.
Ora il problema e' che l'idea di essere sposata mi fa venire il panico perche' so che dovrei mettere fine definitivamente a queste fantasie e realizzare semplicemente che la vita e' ben diversa dai film romantici. Dall'altra parte, ovviamente c'e' quella parte di me che mette in dubbio la relazione e che pensa che se dopo 10 anni non si riesce ancora a gridare al mondo l'amore per questa persona il problema e' serio.
Spero di aver dato un quadro piu' chiaro della questione.
Grazie mille
[#3]
Gent.ma,
naturalmente non so dirle se la sua relazione sia destinata all'eternità, oppure no, ma da quanto scrive credo sarebbe opportuno quantomeno dar voce a questa insoddisfazione e a questi timori per chiarire (soprattutto a se stessa) se si tratta delle "normali" e fisiologiche titubanze derivanti dall'impegno del matrimonio, o se davanti alla vostra coppia ci sia un futuro differente.
Le suggerisco di confrontarsi di persona con un/una collega della sua zona, così da far luce dentro di sé e raggiungere una maggior consapevolezza di come vuole vivere la sua vita e se questa progettualità può essere condivisa con chi le sta a fianco ora.
L'unica generica indicazione è di evitare di ingabbiarsi con le sue stesse mani in un'esistenza che magari le va stretta, solo perché può sembrare la strada più facile da percorrere.
Sia onesta prima di tutto con se stessa e poi con il suo compagno.
Le rinnovo i miei saluti.
naturalmente non so dirle se la sua relazione sia destinata all'eternità, oppure no, ma da quanto scrive credo sarebbe opportuno quantomeno dar voce a questa insoddisfazione e a questi timori per chiarire (soprattutto a se stessa) se si tratta delle "normali" e fisiologiche titubanze derivanti dall'impegno del matrimonio, o se davanti alla vostra coppia ci sia un futuro differente.
Le suggerisco di confrontarsi di persona con un/una collega della sua zona, così da far luce dentro di sé e raggiungere una maggior consapevolezza di come vuole vivere la sua vita e se questa progettualità può essere condivisa con chi le sta a fianco ora.
L'unica generica indicazione è di evitare di ingabbiarsi con le sue stesse mani in un'esistenza che magari le va stretta, solo perché può sembrare la strada più facile da percorrere.
Sia onesta prima di tutto con se stessa e poi con il suo compagno.
Le rinnovo i miei saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 14/06/2020.
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