Attacchi di panico

Durante l'ultimo periodo sono ritornati gli attacchi di panico che avevo superato da sola prendendone consapevolezza e accogliendoli, senza l'uso di alcun farmaco, ero riuscita per un lungo periodo a ritornare a sentirmi libera ed era una sensazione magnifica.
Per la maggior parte del tempo sto bene, ma ho il pensiero che un attacco di panico possa travolgermi fuori casa e preferisco non uscire.
Da quando hanno riaperto tutti i negozi, io ho paura di uscire per paura dei contagi, pur utilizzando la mascherina, poiché in giro nessuno le indossa e nessuno rispetta le distanze nella zona in cui vivo.
Mi rendo conto che le mie giornate in casa dovrebbero apparire più lunghe e noiose, eppure è come se per me il tempo scorresse in maniera diversa, faccio meno cose rispetto agli altri e il tempo non mi basta.
È una cosa difficile da spiegare, prima facevo molte più cose durante le mie giornate e le giornate mi apparivano con molto tempo libero, adesso che non esco non ho mai tempo, vorrei fare tantissime cose, però mi sento perennemente insoddisfatta, non riesco a comprendere come le altre persona possano fare più cose e avere del tempo libero e io senza uscire di casa non ho mai tempo, non sto mai ferma, ho sempre cose da fare e non riesco a fare altre cose che vorrei fare, la sera crollo prestissimo e al mattino mi sveglio all'alba.
Mi piace immergermi nelle piccole cose, preparare la colazione con cura, mettere tutto in ordine e prendermi cura di me stessa, mi trucco più volte al giorno anche se resto in casa.
Quando arriva un attacco di panico per pochi istanti non ci vedo e mi sento travolta da un vortice che gira rapidamente oscillando, mi sento sprofondare.
Prima riuscivo a pensare che potevo vincere io e gestirmi, adesso vedo tutto nero e penso che quando arriva all'improvviso è inarrestabile e mi annienta.
Vorrei riuscire a fare una passeggiata anche piccola, ma la paura di stare male fuori è troppa.
In passato avevo sofferto di ansia, ma avevo superato tutto da sola per un lungo periodo pensando che non ritornasse mai più.
Le mie domande sono due: come mai il tempo mi sembra sempre poco?
Come posso provare a convivere con gli attacchi di panico quando arrivano?
Vi ringrazio in anticipo
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Dr.ssa Patrizia Pezzella Psicologo, Psicoterapeuta 273 13
Gent.ma lettrice,

il tempo è come se fosse un contenitore , una bottiglia di un litro potrà contenere solo un litro di qualunque liquido e non di più . E' importante che lei valuti la quantità delle cose che programma nella giornata o se piuttosto sarebbe opportuno una migliore organizzazione e concentrarsi su quest'ultimo aspetto..Eppur vero che la "quarantena" ha permesso a molti di vivere la casa come il nido protettivo dal quale si può far fatica ora ad uscire, ma pian pianino è bene affrontare nuovamente la quotidianità.
L'ansia è la fonte degli attacchi di panico, con essi si disperdono molte energie e risorse sia nella "ansiogena" attesa che ritornino che nella loro gestione, provi a cercare una soluzione e non si fermi alla "convivenza".

Molti auguri e saluti

Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica

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