Attacchi di panico
Durante l'ultimo periodo sono ritornati gli attacchi di panico che avevo superato da sola prendendone consapevolezza e accogliendoli, senza l'uso di alcun farmaco, ero riuscita per un lungo periodo a ritornare a sentirmi libera ed era una sensazione magnifica.
Per la maggior parte del tempo sto bene, ma ho il pensiero che un attacco di panico possa travolgermi fuori casa e preferisco non uscire.
Da quando hanno riaperto tutti i negozi, io ho paura di uscire per paura dei contagi, pur utilizzando la mascherina, poiché in giro nessuno le indossa e nessuno rispetta le distanze nella zona in cui vivo.
Mi rendo conto che le mie giornate in casa dovrebbero apparire più lunghe e noiose, eppure è come se per me il tempo scorresse in maniera diversa, faccio meno cose rispetto agli altri e il tempo non mi basta.
È una cosa difficile da spiegare, prima facevo molte più cose durante le mie giornate e le giornate mi apparivano con molto tempo libero, adesso che non esco non ho mai tempo, vorrei fare tantissime cose, però mi sento perennemente insoddisfatta, non riesco a comprendere come le altre persona possano fare più cose e avere del tempo libero e io senza uscire di casa non ho mai tempo, non sto mai ferma, ho sempre cose da fare e non riesco a fare altre cose che vorrei fare, la sera crollo prestissimo e al mattino mi sveglio all'alba.
Mi piace immergermi nelle piccole cose, preparare la colazione con cura, mettere tutto in ordine e prendermi cura di me stessa, mi trucco più volte al giorno anche se resto in casa.
Quando arriva un attacco di panico per pochi istanti non ci vedo e mi sento travolta da un vortice che gira rapidamente oscillando, mi sento sprofondare.
Prima riuscivo a pensare che potevo vincere io e gestirmi, adesso vedo tutto nero e penso che quando arriva all'improvviso è inarrestabile e mi annienta.
Vorrei riuscire a fare una passeggiata anche piccola, ma la paura di stare male fuori è troppa.
In passato avevo sofferto di ansia, ma avevo superato tutto da sola per un lungo periodo pensando che non ritornasse mai più.
Le mie domande sono due: come mai il tempo mi sembra sempre poco?
Come posso provare a convivere con gli attacchi di panico quando arrivano?
Vi ringrazio in anticipo
Per la maggior parte del tempo sto bene, ma ho il pensiero che un attacco di panico possa travolgermi fuori casa e preferisco non uscire.
Da quando hanno riaperto tutti i negozi, io ho paura di uscire per paura dei contagi, pur utilizzando la mascherina, poiché in giro nessuno le indossa e nessuno rispetta le distanze nella zona in cui vivo.
Mi rendo conto che le mie giornate in casa dovrebbero apparire più lunghe e noiose, eppure è come se per me il tempo scorresse in maniera diversa, faccio meno cose rispetto agli altri e il tempo non mi basta.
È una cosa difficile da spiegare, prima facevo molte più cose durante le mie giornate e le giornate mi apparivano con molto tempo libero, adesso che non esco non ho mai tempo, vorrei fare tantissime cose, però mi sento perennemente insoddisfatta, non riesco a comprendere come le altre persona possano fare più cose e avere del tempo libero e io senza uscire di casa non ho mai tempo, non sto mai ferma, ho sempre cose da fare e non riesco a fare altre cose che vorrei fare, la sera crollo prestissimo e al mattino mi sveglio all'alba.
Mi piace immergermi nelle piccole cose, preparare la colazione con cura, mettere tutto in ordine e prendermi cura di me stessa, mi trucco più volte al giorno anche se resto in casa.
Quando arriva un attacco di panico per pochi istanti non ci vedo e mi sento travolta da un vortice che gira rapidamente oscillando, mi sento sprofondare.
Prima riuscivo a pensare che potevo vincere io e gestirmi, adesso vedo tutto nero e penso che quando arriva all'improvviso è inarrestabile e mi annienta.
Vorrei riuscire a fare una passeggiata anche piccola, ma la paura di stare male fuori è troppa.
In passato avevo sofferto di ansia, ma avevo superato tutto da sola per un lungo periodo pensando che non ritornasse mai più.
Le mie domande sono due: come mai il tempo mi sembra sempre poco?
Come posso provare a convivere con gli attacchi di panico quando arrivano?
Vi ringrazio in anticipo
[#1]
Gent.ma lettrice,
il tempo è come se fosse un contenitore , una bottiglia di un litro potrà contenere solo un litro di qualunque liquido e non di più . E' importante che lei valuti la quantità delle cose che programma nella giornata o se piuttosto sarebbe opportuno una migliore organizzazione e concentrarsi su quest'ultimo aspetto..Eppur vero che la "quarantena" ha permesso a molti di vivere la casa come il nido protettivo dal quale si può far fatica ora ad uscire, ma pian pianino è bene affrontare nuovamente la quotidianità.
L'ansia è la fonte degli attacchi di panico, con essi si disperdono molte energie e risorse sia nella "ansiogena" attesa che ritornino che nella loro gestione, provi a cercare una soluzione e non si fermi alla "convivenza".
Molti auguri e saluti
il tempo è come se fosse un contenitore , una bottiglia di un litro potrà contenere solo un litro di qualunque liquido e non di più . E' importante che lei valuti la quantità delle cose che programma nella giornata o se piuttosto sarebbe opportuno una migliore organizzazione e concentrarsi su quest'ultimo aspetto..Eppur vero che la "quarantena" ha permesso a molti di vivere la casa come il nido protettivo dal quale si può far fatica ora ad uscire, ma pian pianino è bene affrontare nuovamente la quotidianità.
L'ansia è la fonte degli attacchi di panico, con essi si disperdono molte energie e risorse sia nella "ansiogena" attesa che ritornino che nella loro gestione, provi a cercare una soluzione e non si fermi alla "convivenza".
Molti auguri e saluti
Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 724 visite dal 11/06/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.