Problemi relazionali con marito e suocero
Sono sposata, ho 2 bimbi.
Durante il fidanzamento mio marito mi faceva sentire amata.
Con il matrimonio cominciarono i primi litigi per motivi futili.
Non diedi peso, attribuendoli allo stress delle nozze.
Quelli, però, furono i primi di una infinita serie di litigi, sempre più frequenti e aggressivi (verbalmente).
Dopo 2 anni di matrimonio arriva la crisi: il suo continuo incolparmi di tutto, lo starmi addosso per tutto quello che facevo, mi avevano stremata: volevo lasciarlo.
Ero decisa nonostante nel frattempo fosse nato il primo bimbo.
Appena i rispettivi genitori vennero a saperlo, si coalizzarono impedendomi di lasciarlo.
Avevo tutti contro: il marito che piangeva dicendomi che non poteva vivere senza di me, i miei genitori che dicevano che dovevo pensare alla stabilità familiare, i suoceri che dicevano che dovevo pensare al bene del bimbo.
Era ovvio che io volessi il bene del mio bimbo, ma pensavo anche che non poteva crescere in quel clima familiare.
Comunque, mi convinsero e non lo lasciai.
Siamo andati avanti sempre peggio.
Abbiamo avuto il secondo figlio.
Tra un litigio e l'altro, tra una mancanza di rispetto e l'altra, mi accorgevo che non amavo più mio marito e non provavo più stima nei suoi confronti.
Avevo realizzato che non valeva come persona, che non era quello che credevo quando eravamo fidanzati.
Anche la passione è andata scemando: avevo perso totalmente interesse per la sua persona in generale.
Nel frattempo, mi sono invaghita di altri uomini, accorgendomi anche di essere ricambiata e desiderata, ma mi sono sempre frenata.
Non ho mai tradito.
Ora il problema è che da un paio d'anni provo amore verso mio suocero.
Questo pensiero mi sconvolge.
C'è sempre stato un affetto molto forte tra noi.
E' l'unico della sua famiglia che si schiera sempre dalla mia parte, l'unico che mi voglia davvero bene.
Io lo stimo profondamente, è un uomo di successo.
La scorsa estate abbiamo passato 14 gg a casa dei suoceri.
Più stavo in compagnia di mio suocero, più volevo starci.
Avrei passato ore a parlare con lui.
E vedevo che era reciproco (con mia suocera lui praticamente non parla, hanno un rapporto pessimo).
Siamo molto simili, abbiamo mille cose in comune, come un destino intrecciato.
La cosa che mi ha sempre colpita è che anche lui lo nota, e come un ragazzino mi dice: "hai visto, abbiamo anche questa cosa in comune?
"
Sono quasi certa che anche per lui sia cambiato qualcosa in quei 14 gg.
A volte pronunciava frasi che sembravano indirizzate a me.
Una volta mi disse guardandomi negli occhi che più sa di non poter avere qualcosa, più il desiderio di quella cosa lo corrode.
Ovviamente nessuno dei 2 si azzarderebbe mai a fare il minimo passo, sarebbe inaccettabile.
Successivamente, ho provato a non pensarci più, ma non ci riesco, e vedo che anche lui non vede l'ora di rivedermi.
Lui è ormai il mio pensiero fisso che mi fa stare male, inconfessabile.
Il paradosso è che ora non lascerei mio marito per non allontanarmi da suo padre.
Consigli?
Durante il fidanzamento mio marito mi faceva sentire amata.
Con il matrimonio cominciarono i primi litigi per motivi futili.
Non diedi peso, attribuendoli allo stress delle nozze.
Quelli, però, furono i primi di una infinita serie di litigi, sempre più frequenti e aggressivi (verbalmente).
Dopo 2 anni di matrimonio arriva la crisi: il suo continuo incolparmi di tutto, lo starmi addosso per tutto quello che facevo, mi avevano stremata: volevo lasciarlo.
Ero decisa nonostante nel frattempo fosse nato il primo bimbo.
Appena i rispettivi genitori vennero a saperlo, si coalizzarono impedendomi di lasciarlo.
Avevo tutti contro: il marito che piangeva dicendomi che non poteva vivere senza di me, i miei genitori che dicevano che dovevo pensare alla stabilità familiare, i suoceri che dicevano che dovevo pensare al bene del bimbo.
Era ovvio che io volessi il bene del mio bimbo, ma pensavo anche che non poteva crescere in quel clima familiare.
Comunque, mi convinsero e non lo lasciai.
Siamo andati avanti sempre peggio.
Abbiamo avuto il secondo figlio.
Tra un litigio e l'altro, tra una mancanza di rispetto e l'altra, mi accorgevo che non amavo più mio marito e non provavo più stima nei suoi confronti.
Avevo realizzato che non valeva come persona, che non era quello che credevo quando eravamo fidanzati.
Anche la passione è andata scemando: avevo perso totalmente interesse per la sua persona in generale.
Nel frattempo, mi sono invaghita di altri uomini, accorgendomi anche di essere ricambiata e desiderata, ma mi sono sempre frenata.
Non ho mai tradito.
Ora il problema è che da un paio d'anni provo amore verso mio suocero.
Questo pensiero mi sconvolge.
C'è sempre stato un affetto molto forte tra noi.
E' l'unico della sua famiglia che si schiera sempre dalla mia parte, l'unico che mi voglia davvero bene.
Io lo stimo profondamente, è un uomo di successo.
La scorsa estate abbiamo passato 14 gg a casa dei suoceri.
Più stavo in compagnia di mio suocero, più volevo starci.
Avrei passato ore a parlare con lui.
E vedevo che era reciproco (con mia suocera lui praticamente non parla, hanno un rapporto pessimo).
Siamo molto simili, abbiamo mille cose in comune, come un destino intrecciato.
La cosa che mi ha sempre colpita è che anche lui lo nota, e come un ragazzino mi dice: "hai visto, abbiamo anche questa cosa in comune?
"
Sono quasi certa che anche per lui sia cambiato qualcosa in quei 14 gg.
A volte pronunciava frasi che sembravano indirizzate a me.
Una volta mi disse guardandomi negli occhi che più sa di non poter avere qualcosa, più il desiderio di quella cosa lo corrode.
Ovviamente nessuno dei 2 si azzarderebbe mai a fare il minimo passo, sarebbe inaccettabile.
Successivamente, ho provato a non pensarci più, ma non ci riesco, e vedo che anche lui non vede l'ora di rivedermi.
Lui è ormai il mio pensiero fisso che mi fa stare male, inconfessabile.
Il paradosso è che ora non lascerei mio marito per non allontanarmi da suo padre.
Consigli?
[#1]
Gentile signora,
è inutile dire che questa è una situazione davvero molto delicata, ma credo che Lei abbia bisogno di prenderne le distanze. Chiaramente non parlo di distanze quali non fare più le vacanze insieme, ma razionalizzare questa relazione.
E se Suo suocero Le esprimesse a modo suo l'affetto che un suocero esprime alla nuora, trovandoLa simpatica? Oppure se, oltre all'affetto e alla simpatia, ci fosse da parte di Suo suocero anche un atteggiamento incoraggiante, proprio alla luce dei pregressi problemi della famiglia e che, forse, dall'esterno ormai non si notano più?
Quello che voglio dire è che non sappiamo nulla di Suo suocero e comunque ciò che è importante è che Lei ci pensa sempre. Forse ci pensa sempre perché le cose non vanno con Suo marito, e questo accade di frequente nelle coppie in crisi.
Lei chiede dei consigli, ma nel Suo interesse il suggerimento che vorrei darLe è di esplorare con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta che cosa sta accadendo dentro di Lei, capire se davvero questa crisi non si può risolvere, comprendere come mai Suo marito è cambiato dopo il matrimonio e come mai si dispera solo se Lei minaccia di lasciarlo, come mai non vede le mancanze di rispetto, ecc...
Ma la scelta ideale sarebbe quella della consulenza della coppia, perché questo è il vero problema.
Poi, è fisiologico che una persona che da tanto tempo non si sente amata finisca con il fraintendere qualunque tipo di attenzione. Ci si innamora (o invaghisce) più frequentemente se si è soli da tempo e, nonostante, il matrimonio, Lei di fatto si sente sola
Cordiali saluti,
è inutile dire che questa è una situazione davvero molto delicata, ma credo che Lei abbia bisogno di prenderne le distanze. Chiaramente non parlo di distanze quali non fare più le vacanze insieme, ma razionalizzare questa relazione.
E se Suo suocero Le esprimesse a modo suo l'affetto che un suocero esprime alla nuora, trovandoLa simpatica? Oppure se, oltre all'affetto e alla simpatia, ci fosse da parte di Suo suocero anche un atteggiamento incoraggiante, proprio alla luce dei pregressi problemi della famiglia e che, forse, dall'esterno ormai non si notano più?
Quello che voglio dire è che non sappiamo nulla di Suo suocero e comunque ciò che è importante è che Lei ci pensa sempre. Forse ci pensa sempre perché le cose non vanno con Suo marito, e questo accade di frequente nelle coppie in crisi.
Lei chiede dei consigli, ma nel Suo interesse il suggerimento che vorrei darLe è di esplorare con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta che cosa sta accadendo dentro di Lei, capire se davvero questa crisi non si può risolvere, comprendere come mai Suo marito è cambiato dopo il matrimonio e come mai si dispera solo se Lei minaccia di lasciarlo, come mai non vede le mancanze di rispetto, ecc...
Ma la scelta ideale sarebbe quella della consulenza della coppia, perché questo è il vero problema.
Poi, è fisiologico che una persona che da tanto tempo non si sente amata finisca con il fraintendere qualunque tipo di attenzione. Ci si innamora (o invaghisce) più frequentemente se si è soli da tempo e, nonostante, il matrimonio, Lei di fatto si sente sola
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Grazie mille per la risposta.
Per quanto riguarda mio suocero, credo di non aver frainteso. Ci sono troppi segnali. Una volta (ridendo) mi ha detto che mentre era in una sala d'attesa, le altre persone presenti avevano iniziato a parlare dei rapporti conflittuali che avevano con nuore/generi/suoceri, e che lui esclamò "io invece mia nuora la adoro, è unica", e che dopo questa sua affermazione calò il silenzio totale nella stanza e che tutti lo guardarono male. Poi c'è anche il fatto che vive un rapporto matrimoniale pessimo: mia suocera è praticamente come mio marito elevato al quadrato. Lui ha invece una personalità esplosiva e positiva, l'esatto contrario di sua moglie e suo figlio.
Ma come diceva lei, forse non è rilevante se sia un sentimento ricambiato o meno. C'è solo il fatto che se è ricambiato mi genera ancora maggiore confusione.
So che dovrei prendere le distanze, ma è proprio questo ciò che mi è difficile.
Per quanto riguarda il rapporto con mio marito, ormai ho davvero poca voglia di recuperarlo. Ci ho provato in passato, e anche lui, ma la verità è che siamo fondamentalmente incompatibili. Lui però continua a dirmi che vuole rimanere con me e che mi ama ancora. Peraltro ha anche capito benissimo che io invece non lo amo più, ma lui vuole comunque rimanere con me.
Non abbiamo mai fatto terapia di coppia come lei mi consiglia, proverò a proporglielo, sperando di capire se c'è qualcosa da recuperare tra noi e sperando anche che questi sentimenti strani verso mio suocero se ne vadano via.
Per quanto riguarda mio suocero, credo di non aver frainteso. Ci sono troppi segnali. Una volta (ridendo) mi ha detto che mentre era in una sala d'attesa, le altre persone presenti avevano iniziato a parlare dei rapporti conflittuali che avevano con nuore/generi/suoceri, e che lui esclamò "io invece mia nuora la adoro, è unica", e che dopo questa sua affermazione calò il silenzio totale nella stanza e che tutti lo guardarono male. Poi c'è anche il fatto che vive un rapporto matrimoniale pessimo: mia suocera è praticamente come mio marito elevato al quadrato. Lui ha invece una personalità esplosiva e positiva, l'esatto contrario di sua moglie e suo figlio.
Ma come diceva lei, forse non è rilevante se sia un sentimento ricambiato o meno. C'è solo il fatto che se è ricambiato mi genera ancora maggiore confusione.
So che dovrei prendere le distanze, ma è proprio questo ciò che mi è difficile.
Per quanto riguarda il rapporto con mio marito, ormai ho davvero poca voglia di recuperarlo. Ci ho provato in passato, e anche lui, ma la verità è che siamo fondamentalmente incompatibili. Lui però continua a dirmi che vuole rimanere con me e che mi ama ancora. Peraltro ha anche capito benissimo che io invece non lo amo più, ma lui vuole comunque rimanere con me.
Non abbiamo mai fatto terapia di coppia come lei mi consiglia, proverò a proporglielo, sperando di capire se c'è qualcosa da recuperare tra noi e sperando anche che questi sentimenti strani verso mio suocero se ne vadano via.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7k visite dal 09/06/2020.
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