Mia figlia ha attacchi di panico con la paura di essere lesbica

Buongiorno dottori, avrei bisogno di informazioni.

Mia figlia di 19 anni da 3 mesi ormai è angosciata, triste e ha frequenti attacchi di panico nati dalla paura di essere lesbica.

Mi ricordo che una situazione del genere si è già presentata anni fa, duró meno e si risolse quando si fidanzó con un ragazzo.

So che mia figlia è molto ansiosa e si fa sempre mille problemi su tutto ma questa volta la vedo stare proprio male.

L'ho portata da uno psichiatra circa 1 settimana fa e lui ha fatto la diagnosi di disturbo ossessivo compulsivo.

Pensavo si tranquillizzasse un poco, ma niente, continua ad avere crisi di pianto e mi dice che questi pensieri la tengono sveglia la notte e sin dalla mattina sono presenti.
Mi dice che ha paura che si tratti di omosessualità latente e nessuna rassicurazione sembra essere utile a calmarla.
Con me ne ha parlato molto di questa cosa e comunque posso anche io dire che ha avuto sempre e solo interesse per gli uomini, non capisco perché continua ad avere questa paura che la fa stare molto male.

Non riesco a farla uscire di casa, non vuole vedere le sue amiche, sta tutto il giorno sopra il letto e non c'è niente che riesca a tirarla su di morale.

Inoltre mi ha detto che ha come delle immagini continue di lei che bacia una donna e prova disgusto.
Mi ha anche detto che ci sono stati periodi in cui è stata meglio, in cui capiva che questa paura era infondata ma poi ricadeva giù perché a detta sua nascono sempre nuovi dubbi a riguardo.

Sto riportando quello che lei mi ha detto e mi scuso se non sono precisa su tutto, ma sono molto a digiuno sull'argomento.

Ora volevo chiedere se è possibile che questo disturbo porti ad una condizione tale o se semplicemente non è un disturbo.

Spero in una Vostra risposta e ringrazio in anticipo.
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

Lei - mamma - ci scrive che lo Psichiatra, dopo aver incontrato Sua figlia, ha fatto una
"..diagnosi di disturbo ossessivo compulsivo",
e aggiunge:
"Pensavo si tranquillizzasse un poco.."

Nessuna diagnosi è di per sè miracolosa, e neppure curativa (e dunque perchè dovrebbe "tranquillizzare"?),
rappresenta infatti una sorta di "sintesi in una parola" di problemi affettivi/cognitivi/comportamentali
allo scopo di curare con maggiore appropriatezza il disturbo in atto.

Per il disturbo ossessivo compulsivo
l'abbinamento di terapia farmacologica e psicoterapia risulta vincente in linea teorica.
L'una e/o l'altra vanno prescritte di persona però,
solo se indicata/e per quello specifico paziente.
Ma sicuramente lo Psichiatra Vi avrà proposto qualcosa al riguardo, dopo aver comunicato la diagnosi.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Il medico non ha dato né terapia farmacologica né ha parlato di alcun tipo di terapia. Ha detto che la rivedrá tra 15 giorni. Ma per valutare cosa? Dal momento che non è stata applicata nessuna terapia?
Non so nemmeno a chi altro rivolgermi in quando ho trovato lo psichiatra tramite il mio medico curante. Purtroppo qua in zona psicologi e psichiatri sono pochi e quei pochi che ci sono hanno prezzi inaccessibili vista la situazione economica in cui ci troviamo.
Ha avuto un attacco di panico anche poco fa e io non so davvero più come comportarmi.
Mi sembra che più i giorni passano più lei stia peggio. Non so a chi rivolgermi, ha dei consigli?
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

se la zona è quella indicata in anagrafica,
essa è ricca di risorse, essendo il capoluogo sede di una importante scuola di specializzazione per Psicologi.

Riguardo allo Psichiatra,
Le cose che chiede a noi dovevano e dovrebbero essere chieste a lui,
magari anche telefonicamente.
Sembra pesante trascorrere altri 7 giorni in questo modo,
attendendo la seconda visita.
E in ogni caso andrebbe informato il Medico di base, inviante.

Da parte nostra,
è impossibile e inopportuno dare "consigli";
quelle indicazioni che, a quanto Lei afferma, sembra non aver dato neanche lo Specialista che ha incontrato la ragazza di persona.

Dott. Brunialti
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