Mancanza di desiderio

Buongiorno
Sono fidanzata con il mio compagno da 8 anni, e da 8 anni viviamo una relazione a distanza.

Ci vediamo solo nel weekend e durante le vacanze estive.
A me questa situazione pesa, a lui non più di tanto.

Io ho un figlio adolescente dal mio precedente matrimonio, con lui va d’accordo.

Un paio di anni fa’ il mio compagno ha scoperto di essere sieropositivo, da allora si sta curando e fisicamente sta bene, ma psicologicamente ovviamente è una cosa ancora difficile da accettare per lui.

Il suo rapporto col sesso e con me è cambiato: lo facciamo raramente e a me manca molto.

Già negli scorsi anni mi ha fatto diversi appunti sul mio modo di fare sesso, ultimamente mi ha detto che il fatto che io raggiungo l’orgasmo solo se sto sopra non lo aiuta e quindi per farlo lui deve essere sereno, riposato e rilassato.

Purtroppo la vita non permette sempre queste condizioni ideali, soprattutto se ci si vede solo 2 giorni a settimana.

Con il lockdown non ci siamo visti per 3 mesi, e lui non sembra avere avuto desiderio nei miei confronti, nemmeno quando ci siamo rivisti.

Io ammetto di essere molto nervosa, anche perché in questi 3 mesi (a differenza sua) io ho sempre lavorato tantissimo e gestito casa, lavoro e figlio praticamente da sola.

Gli ho fatto presente che in futuro non sono più disposta ad accettare questa solitudine nella mia quotidianità, anche a costo di chiudere la relazione.

Nonostante la lontananza e i litigi in questi ultimi 3 mesi, in questi giorni che ci siamo visti ho provato attrazione sessuale nei suoi confronti: è una cosa strana?

Dovrei fare finta di nulla, anche se magari ho voglia di fare l’amore con lui e aspettare che sia lui (in quanto maschio) a decidere il momento giusto?

Grazie per l’aiuto,
codiali saluti.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Signora,
una rapporto a distanza porta spesso con sé complicazioni, tanto più in un periodo storico come questo.
A ciò si aggiungono le problematiche di salute del suo compagno, che interferiscono ulteriormente nella vostra relazione, "inquinandola" con emozioni che poco hanno a che vedere con la sessualità, ma che rischiano di comprometterla.

Sembrerebbe che la sessualità sia diventata quasi un pretesto per una sorta di "lotta" per la distribuzione del potere tra voi due, o almeno un terreno per esprimere implicitamente le vostre rimostranze e le vostre reciproche ripicche.

Non è strano che provi attrazione per l'uomo che è da 8 anni suo compagno, ma triste doversi domandare se questa attrazione la può mostrare con spontaneità, prendendo l'iniziativa di un contatto ravvicinato, che comunque non necessariamente deve sfociare in un rapporto completo.

Ritengo che prima di tutto Lei debba far chiarezza con se stessa sui sentimenti (distinti dall'attrazione fisica) che prova per lui: l'esperienza di emergenza sanitaria che ha condizionato -in un modo o nell'altro- le vite di tutti noi, ha anche spesso fatto da catalizzatore e accelerato certi cambiamenti e ci ha portato a rivedere le nostre priorità.
Valuti bene quanto è ancora disponibile a spendere le sue energie per questa relazione part time.

Qualora arrivasse alla conclusione che vale ancora la pena proseguire, suggerisco di mettervi l'uno di fronte all'altra con sincera apertura per cercare di apportare i dovuti miglioramenti (a partire dalla comunicazione) per far sì che la relazione sia un valore aggiunto e non una fonte di malessere.

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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