Non sentirsi all'altezza di un nuovo lavoro
Gent.
li Dott.
ri,
Vi scrivo per avere un consulto/parere da parte di esperti.
Da Marzo sono in cassa integrazione poiché l' azienda in cui lavoro non naviga in buone acque.
Con l'arrivo di questo periodo dato dal Covid la situazione è diventata ancor più tosta in azienda.
Non si sa per quanto proseguirà la cassa integrazione ed i titolari valuteranno passo passo come muoversi.
Trattandosi di una piccola azienda a conduzione familiare stan tutelando maggiormente i figli facendo lavorare esclusivamente loro (nonostante si fosse parlarlo di cassa a rotazione).
Non sto percependo soldi e quando mi verranno accreditati si parlerà di quasi la metà di quello che è il mio solito netto mensile.
Per tutti i motivi sopra descritti ho deciso di provare ad inviare CV.
Due mesi fa, tramite Linkedin, son stata contattata da un' agenzia per una proposta di lavoro in un'azienda a mio avviso allettante.
Si sono svolti più colloqui, tra le varie candidate hanno scelto me e dovrei iniziare a Settembre (inizialmente si era parlato di Giugno, e la cosa un poco mi è scocciata, visto che farei un totale di 6 mesi a casa in cassa int.
)
Ora, anziché essere felice, sono molto pensierosa...ho paura di non essere all'altezza delle loro aspettative.
Ho spiegato all'agenzia che ci sono attività che non so fare e che, per questo motivo, non voglio si creino equivoci in azienda.
L'agenzia mi ha spiegato che l'azienda in questione sa che profilo ha davanti e di stare tranquilla.
Ci sarà un iniziale affiancamento.
Anziché pensare a tutte le cose che io sono in grado di fare, mi focalizzo su quelle attività che non ho mai svolto/non svolgo da anni.
Di conseguenza mi spavento, temo di non farcela e di non riuscire a farmi carico di tutte le attività che dovrò svolgere.
Collego questa proposta (e non so perché) ad un'esperienza passata in un'azienda in cui son stata male.
L'unica, di tutte le aziende in cui ho lavorato, dove ho sofferto per l'ambiente lavorativo e la modalità e mole di lavoro.
Temo si possa ripetere questa brutta esperienza (durata 14 mesi).
In questa nuova azienda svolgerei un ruolo che andrebbe a migliorare ulteriormente la mia esperienza lavorativa (l'agenzia che mi ha contattata, e non solo questa, definisce il mio profilo come "senior").
Sono consapevole di avere una buona esperienza, ho la fortuna di avere una "marcia in più" poiché conosco una lingua straniera da madrelingua (e per l'azienda è necessaria la conoscenza di questa lingua).
In generale, da sempre, i cambiamenti mi spaventano molto.
Mi "fascio la testa" prima del dovuto e spesso riscontro di essermela fasciata inutilmente.
Mi preoccupo o temo di non riuscire ad affrontare qualcosa che mi è nuovo e poi, mi accorgo di farcela ed essermi preoccupata inutilmente.
Ora non so come tranquillizzarmi ed intraprendere questa nuova strada con tranquillità.
Come mi suggerireste di muovermi?
Ringrazio per l'attenzione.
Buona giornata.
li Dott.
ri,
Vi scrivo per avere un consulto/parere da parte di esperti.
Da Marzo sono in cassa integrazione poiché l' azienda in cui lavoro non naviga in buone acque.
Con l'arrivo di questo periodo dato dal Covid la situazione è diventata ancor più tosta in azienda.
Non si sa per quanto proseguirà la cassa integrazione ed i titolari valuteranno passo passo come muoversi.
Trattandosi di una piccola azienda a conduzione familiare stan tutelando maggiormente i figli facendo lavorare esclusivamente loro (nonostante si fosse parlarlo di cassa a rotazione).
Non sto percependo soldi e quando mi verranno accreditati si parlerà di quasi la metà di quello che è il mio solito netto mensile.
Per tutti i motivi sopra descritti ho deciso di provare ad inviare CV.
Due mesi fa, tramite Linkedin, son stata contattata da un' agenzia per una proposta di lavoro in un'azienda a mio avviso allettante.
Si sono svolti più colloqui, tra le varie candidate hanno scelto me e dovrei iniziare a Settembre (inizialmente si era parlato di Giugno, e la cosa un poco mi è scocciata, visto che farei un totale di 6 mesi a casa in cassa int.
)
Ora, anziché essere felice, sono molto pensierosa...ho paura di non essere all'altezza delle loro aspettative.
Ho spiegato all'agenzia che ci sono attività che non so fare e che, per questo motivo, non voglio si creino equivoci in azienda.
L'agenzia mi ha spiegato che l'azienda in questione sa che profilo ha davanti e di stare tranquilla.
Ci sarà un iniziale affiancamento.
Anziché pensare a tutte le cose che io sono in grado di fare, mi focalizzo su quelle attività che non ho mai svolto/non svolgo da anni.
Di conseguenza mi spavento, temo di non farcela e di non riuscire a farmi carico di tutte le attività che dovrò svolgere.
Collego questa proposta (e non so perché) ad un'esperienza passata in un'azienda in cui son stata male.
L'unica, di tutte le aziende in cui ho lavorato, dove ho sofferto per l'ambiente lavorativo e la modalità e mole di lavoro.
Temo si possa ripetere questa brutta esperienza (durata 14 mesi).
In questa nuova azienda svolgerei un ruolo che andrebbe a migliorare ulteriormente la mia esperienza lavorativa (l'agenzia che mi ha contattata, e non solo questa, definisce il mio profilo come "senior").
Sono consapevole di avere una buona esperienza, ho la fortuna di avere una "marcia in più" poiché conosco una lingua straniera da madrelingua (e per l'azienda è necessaria la conoscenza di questa lingua).
In generale, da sempre, i cambiamenti mi spaventano molto.
Mi "fascio la testa" prima del dovuto e spesso riscontro di essermela fasciata inutilmente.
Mi preoccupo o temo di non riuscire ad affrontare qualcosa che mi è nuovo e poi, mi accorgo di farcela ed essermi preoccupata inutilmente.
Ora non so come tranquillizzarmi ed intraprendere questa nuova strada con tranquillità.
Come mi suggerireste di muovermi?
Ringrazio per l'attenzione.
Buona giornata.
[#1]
Gentile Utente,
Lei descrive molto chiaramente qual è il Suo funzionamento davanti ai cambiamenti: "Mi preoccupo o temo di non riuscire ad affrontare qualcosa che mi è nuovo e poi, mi accorgo di farcela ed essermi preoccupata inutilmente."
Davanti ai cambiamenti possiamo provare tante emozioni diverse la paura può servirci a "frenarci" un po', proprio per valutare accuratamente gli scenari futuri che si aprono, ma ciò non deve poi paralizzarci o farci rinunciare. Accanto a questa, proviamo anche entusiasmo per i cambiamenti, le novità, ecc...
Mi pare di aver capito che Lei abbia ben valutato se sia il caso di cambiare oppure no.
Molto dipende, in questa situazione di crisi e di emergenza, anche dall'ambito in cui lavora e, se il nuovo lavoro, Le permetterà di ottenere ciò che cerca e desidera, perché fasciarsi ancora la testa?
Inoltre, la Sua modalità di agire ("Mi preoccupo o temo di non riuscire ad affrontare qualcosa che mi è nuovo e poi, mi accorgo di farcela ed essermi preoccupata inutilmente."), in realtà potrebbe anche ricordarLe volta dopo volta quanto Lei sia abile e capace.
A mio avviso potrebbe modificare proprio l'approccio al cambiamento, sforzandosi di vedere anche gli aspetti positivi.
Cordiali saluti,
Lei descrive molto chiaramente qual è il Suo funzionamento davanti ai cambiamenti: "Mi preoccupo o temo di non riuscire ad affrontare qualcosa che mi è nuovo e poi, mi accorgo di farcela ed essermi preoccupata inutilmente."
Davanti ai cambiamenti possiamo provare tante emozioni diverse la paura può servirci a "frenarci" un po', proprio per valutare accuratamente gli scenari futuri che si aprono, ma ciò non deve poi paralizzarci o farci rinunciare. Accanto a questa, proviamo anche entusiasmo per i cambiamenti, le novità, ecc...
Mi pare di aver capito che Lei abbia ben valutato se sia il caso di cambiare oppure no.
Molto dipende, in questa situazione di crisi e di emergenza, anche dall'ambito in cui lavora e, se il nuovo lavoro, Le permetterà di ottenere ciò che cerca e desidera, perché fasciarsi ancora la testa?
Inoltre, la Sua modalità di agire ("Mi preoccupo o temo di non riuscire ad affrontare qualcosa che mi è nuovo e poi, mi accorgo di farcela ed essermi preoccupata inutilmente."), in realtà potrebbe anche ricordarLe volta dopo volta quanto Lei sia abile e capace.
A mio avviso potrebbe modificare proprio l'approccio al cambiamento, sforzandosi di vedere anche gli aspetti positivi.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6k visite dal 03/06/2020.
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