Intolleranza alla situazione di incertezza: come affrontarla?
Salve,
ho 40 anni, sono disoccupato, e vivo ancora con i miei.
Circa tre anni fa ebbi un violento scontro con un utente facebook il quale, sotto ad un mio articolo (sono giornalista), inveì contro di me e mi diffamò.
Fin qui, normale amministrazione.
Il problema, invece, è scaturito allorquando costui mi ha dato dell'ignorante.
E' come se avessi perso il controllo della situazione.
Da allora ho cominciato compulsivamente a cercare informazioni sull'argomento dell'articolo, per cui egli mi dette dell'ignorante, quasi per dimostrare a me stesso che gli ero culturalmente superiore.
Che ero più competente.
Mi sono informato un pochino e - benché inizialmente pensavo che la mia fosse intolleranza alle opinioni diverse dalle mie - ho compreso che, forse, la mia è, piuttosto, intolleranza alla situazione di incertezza.
Come posso capirlo?
Come posso affrontare e risolvere il problema?
Ho ripreso a pensarci un paio di giorni fa, e, di nuovo, a cercare compulsivamente informazioni, ecc.
Ovviamente mi da ancora fastidio l'aver dovuto ricevere quelle offese, ma credo che il problema principale sia l'intolleranza suddetta.
In questi tre anni, tranne all'inizio, la cosa non mi ha creato grossi problemi... ogni tanto mi tornava in mente, ma la quotidianità me ne distraeva.
Da qualche giorno, tuttavia, il problema si è ripresentato.
Ho bisogno di aiuto.
PS: credo sia importante dirvi che se non vi fossero state norme cosi stringenti contro la diffamazione e l'ingiuria, avrei ricoperto di improperi quel "signore" e forse sarei andato a cercarlo per risolvere la questione in altro modo.
ho 40 anni, sono disoccupato, e vivo ancora con i miei.
Circa tre anni fa ebbi un violento scontro con un utente facebook il quale, sotto ad un mio articolo (sono giornalista), inveì contro di me e mi diffamò.
Fin qui, normale amministrazione.
Il problema, invece, è scaturito allorquando costui mi ha dato dell'ignorante.
E' come se avessi perso il controllo della situazione.
Da allora ho cominciato compulsivamente a cercare informazioni sull'argomento dell'articolo, per cui egli mi dette dell'ignorante, quasi per dimostrare a me stesso che gli ero culturalmente superiore.
Che ero più competente.
Mi sono informato un pochino e - benché inizialmente pensavo che la mia fosse intolleranza alle opinioni diverse dalle mie - ho compreso che, forse, la mia è, piuttosto, intolleranza alla situazione di incertezza.
Come posso capirlo?
Come posso affrontare e risolvere il problema?
Ho ripreso a pensarci un paio di giorni fa, e, di nuovo, a cercare compulsivamente informazioni, ecc.
Ovviamente mi da ancora fastidio l'aver dovuto ricevere quelle offese, ma credo che il problema principale sia l'intolleranza suddetta.
In questi tre anni, tranne all'inizio, la cosa non mi ha creato grossi problemi... ogni tanto mi tornava in mente, ma la quotidianità me ne distraeva.
Da qualche giorno, tuttavia, il problema si è ripresentato.
Ho bisogno di aiuto.
PS: credo sia importante dirvi che se non vi fossero state norme cosi stringenti contro la diffamazione e l'ingiuria, avrei ricoperto di improperi quel "signore" e forse sarei andato a cercarlo per risolvere la questione in altro modo.
[#1]
Buonasera
è la prima volta che è capitato o ci sono state altre volte che davanti a situazioni simili ha dubitato di se stesso? Sicuramente bisognerebbe lavorare sulla sua autostima e sull'immagine del suo Sè visto che sembra vacillare davanti all'opinione degli altri. Come mai da così importanza all'opinioni di un utente x che potrebbe essere solo un provocatore?
è la prima volta che è capitato o ci sono state altre volte che davanti a situazioni simili ha dubitato di se stesso? Sicuramente bisognerebbe lavorare sulla sua autostima e sull'immagine del suo Sè visto che sembra vacillare davanti all'opinione degli altri. Come mai da così importanza all'opinioni di un utente x che potrebbe essere solo un provocatore?
Dr. Francesco Dessì
Psicologo Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Sistemica-Relazionale
Perfezionato in EMDR
[#2]
Utente
Buonasera,
in realtà è successo diverse volte. In effetti, talvolta ci penso al fatto che potrebbe trattarsi semplicemente di un provocatore, eppure il disagio rimane. Francamente, non sono in grado di fornire una risposta al perché do importanza all'opinione di costui. Credo di poter dire di sentirmi, per cosi dire, in equilibrio col mondo solo quando sono nella situazione di confort. Quando mi trovo, invece, nella situazione di incertezza, ecco che il mio equilibrio si sgretola. E se non riesco ad accertarmi di essere "superiore" rispetto al mio interlocutore la mia autostima crolla. Ci tengo a dire che ho ricevuto una educazione, da parte dei miei genitori, di tipo "sotto una campana di vetro". Detto tutto ciò, non posso escludere di provare fastidio per il fatto che gli altri abbiano una visione del mondo diversa dalla mia. Sembra che l'intolleranza alla situazione di incertezza e detto fastidio coesistano.
in realtà è successo diverse volte. In effetti, talvolta ci penso al fatto che potrebbe trattarsi semplicemente di un provocatore, eppure il disagio rimane. Francamente, non sono in grado di fornire una risposta al perché do importanza all'opinione di costui. Credo di poter dire di sentirmi, per cosi dire, in equilibrio col mondo solo quando sono nella situazione di confort. Quando mi trovo, invece, nella situazione di incertezza, ecco che il mio equilibrio si sgretola. E se non riesco ad accertarmi di essere "superiore" rispetto al mio interlocutore la mia autostima crolla. Ci tengo a dire che ho ricevuto una educazione, da parte dei miei genitori, di tipo "sotto una campana di vetro". Detto tutto ciò, non posso escludere di provare fastidio per il fatto che gli altri abbiano una visione del mondo diversa dalla mia. Sembra che l'intolleranza alla situazione di incertezza e detto fastidio coesistano.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 971 visite dal 01/06/2020.
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