Sensi di colpa post rottura

Buonasera, io e il mio ragazzo ci siamo lasciati di comune accordo quasi due settimane fa, era da tanto che le cose fra noi non andavano più bene.
Le redini della situazIone le ho prese io, gli dissi per telefono che per me non aveva più senso continuare la relazione, lui é andato nel panico e mi ha detto che voleva continuare a stare con me.
Ho pianto tanto, volevo credere alle sue parole, anche io tenevo tantissimo a lui.
Il giorno dopo ci siamo visti dal vivo, lui aveva ripensato a lungo a quello che gli avevo detto e aveva pianto tutta la notte, rigirando un po' la frittata mi disse che in effetti si comportava male con me e meritavo di meglio.
Gli ho dato ragione a malincuore e abbiamo parlato un Po' della nostra relazione, io piangevo, lui invece zero, solo qualche lacrima da ultimo e tanta agitazione, era sudatissimo, questo mi é un po' dispiaciuto, sembrava non gli dispiacesse nemmeno un po' di non vedermi più.
Fatto sta che all'inzio avevo preso abbastanza bene la rottura, perché era da tanto che vedevo solo difetti in lui, che avevo capito che non era quello giusto per me, avevamo una mentalità troppo diversa, da ultimo poi si comportava male con me, però più passa il tempo più aumentano i miei sensi di colpa e più mi torturo.
Da parte mia forse non c' é mai stato un grandissimo amore nei suoi confronti, gli ho voluto davvero un gran bene, ma la scintilla non è mai scoccata.
Non sono mai stata convinta al 100% della relazione e delle volte avevo dei comportamenti bruttissimi nei suoi confronti es a volte uscivamo insieme e io mi incupivo senza apparente motivo o non riuscivo a rispondere ad i suoi "ti amo".
Lui ha sempre incassato il colpo senza dire niente, raramente si é aperto con me e questo mi fa tanto male.
Spesso sentivo che avrei fatto meglio a lasciarlo, ma non ci sono mai riuscita perché sapevo che dopo la rottura sarei stata malissimo, che mi sarebbero mancati i nostri ricordi.
A volte avevo la sensazione di stare con lui anchr perché avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse e sostenesse sempre.
A febbraio dopo l'ennesima volta in cui gli chiedevo se aveva senso continuare la relazione ho sentito la necessità di chiedergli scusa per certi comportamenti, lui mi ha confermato che ci è sempre stato tanto male anche se non mi aveva mai detto niente.
Dopo quella discussione ci siamo detti che ci amavamo e che ci saremmo impegnati di più per la nostra relazione, ma dopo la quarantena eravamo di nuovo punto e a capo.
Adesso non riesco a capire il perché di certi miei comportamenti, mi sento cattiva, idealizzo il mio ex e tendo a dimenticare i momenti in cui lui non si é comportato bene (c'erano tante piccole cose che mi davano fastidio es a volte mi diceva se ingrassi ti lascio, se non fai così ti lascio, poi mi parlava sempre sulla voce...tante piccole cose che ora mi sembrano irrilevanti.
) Come faccio a smettere di rimuginare?
Mi sto torturando! Vorrei essergli amica, sarà mai possibile?
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Dr. Stefano Falcini Psicoterapeuta, Psicologo 21 2
Buonasera, da quello che dice, pur rendendosi conto che non amava davvero il suo ex, oggi si sente in colpa di averlo lasciato e prova a ricordarne gli aspetti positivi e a idealizzarlo, quasi che, così facendo possa trovare un motivo per dirsi che ha fatto male a lasciarlo. In questo modo non si sentirebbe nemmeno più in colpa.
Credo però che assecondando il senso di colpa rischierebbe di provare a rimettersi insieme a lui ritrovandosi di nuovo in un rapporto che non le piace, con una persona alla quale è affezionata ma della quale non è innamorata. In una situazione come questa deve decidere se lasciarsi andare al senso di colpa, cosa che, a mio giudizio, le porterebbe solo ulteriori sofferenze, o seguire ciò che sente, lasciando andare una persona che non ama più e provare a ripartire con la sua vita. Un'altra questione importante è la sensazione di sicurezza e di appoggio che le dava la relazione. Vorrei si rendesse conto che non può continuare a pensare di trarre la sua sicurezza da una relazione, poiché in tal caso ne sarebbe dipendente. Deve invece provare ad avere fiducia in se stessa indipendentemente dal fatto di avere una relazione. Anche perché nulla e nessuno di esterno può darle la sicurezza che sta cercando. Chiarire cosa vuole e cosa desidera davvero è in questo momento la cosa più importante che può fare per se stessa. Una volta che avrà le idee più chiare sparirà anche il rimuginare che è solo un sintomo della situazione di conflitto in cui si trova adesso.
Spero di averle dato qualche consiglio utile e le auguro il meglio.

Dr. Stefano Falcini

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Utente
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Grazie di cuore per la risposta , ha ragione , ha centrato il vero problema : ho paura di stare sola , mi sento tutti contro e stare con qualcuno mi fa sentire protetta in un certo senso .Mi rendo conto che siano per lo più paranoie mie, solo una persona invidiosetta tra quelli del gruppo che frequento mi é spesso contro , molte volte mi ha lanciato frecciatine di vario tipo es " se vai bene all'università é solo perché hai il sostegno del tuo ragazzo " ( che é sempre stato molto diligente , ma non é certo merito suo se ho sempre preso bei voti agli esami ). Avevo già chiesto tempo fa un consulto su cosa fare della nostra " amicizia " ....
La settimana prossima ho fissato una seduta da una psicologa della mia zona, sono convinta mi sarà di aiuto. La ringrazio di nuovo.