Angoscia in coppia dovuta a paragoni rispetto all'ex

Salve ho 27 anni circa 2 anni mi ha lasciato il ragazzo con cui stavo da 9 anni, perché si è innamorato di un'altra ragazza, non l'ho presa molto bene.
Sebbene poi ho compreso che eravamo cresciuti in direzioni opposte quindi una rottura era inevitabile, all'epoca sono "impazzita", scenate di gelosia bruttissime, mi sono depressa molto, bloccata per 2 anni all'università, tutte le notti lo sognavo, ero regredita ad uno stadio infantile, dormendo con mia madre e parlando solo di lui, perciò dopo 4mesi ho deciso di andare da una psicologa, dove sono stata 8 mesi.
Sono uscite fuori cose relative al rapporto con mia madre.
Abbiamo un rapporto simbiontico, da sempre, non c'è mai stato un taglio del cordone ombellicale.
Lei ha iniziato a deprimersi per la fine di questa storia, e purtroppo quando io ho cominciato a stare meglio, non è stato così per lei, ha cominciato a preoccuparsi del fatto che fossi "sola" (con il mio ex ci eravamo chiusi troppo), ricercava in continuazione rassicurazioni sul fatto che stessi bene e voleva sapere ogni cosa della mia vita privata quanto sentivo le amiche e anche a commentare miei comportamenti nei loro confronti (ad esempio che messaggi inviare).
Mamma ha questioni sue personali irrisolte.
Dopo un po', a casa sono cominciati i litigi (l'ultimo ad esempio è stato perché io volevo fare una visita medica da sola), pieni di insulti, capisco che dipende appunto dalla sua paura del distacco, ma accade per le più piccole cose.
Ora da qualche mese ho una relazione con un ragazzo, che ho conosciuto all'università, ho deciso io di iniziare ad uscirci perché abbiamo entrambi la passione per il cinema.
I problemi sono cominciati quando io, purtroppo ho deciso di dormire da lui una sera, inviando un messaggio a mia madre in piena notte ed ignara di tutto, ne è conseguita una litigata, e da allora non riesco più a sentirmi a mio agio in questa relazione, sto cominciando a vedere difetti e differenze ovunque, che non so nemmeno se siano reali, e a fare paragoni con il mio ex, nel senso di trovare similitudini negative.
Mia madre ha cominciato a voler sapere, e si sono susseguite litigate, e frecciatine a mo' di giudizi su un ragazzo che nemmeno conosce (sarà peggio di quell'altro se non ne vioi parlare) Ho fatto sogni in cui questo ragazzo incontrava mia madre, e lei era contenta, anche se so che non le piacerà.
Non riesco ad essere obiettiva lo confondo con l'ex non capisco se queste visioni siano reali o solo la mia immaginazione.
Aggiungo che ho smesso purtroppo di andare dalla psicologa, per motivi economici e perché le veniva data la colpa del mio cambiamento.
Ho problemi a concentrarmi nello studio, le continue litigate mi demoralizzano molto (anche perché mi viene spesso detto di non essere più la ragazza di prima che si impegnava nello studio), mi sembra come di stare priva di forze e rimando lo studio.
Ringrazio in anticipo chi leggerà, mi scuso se il tutto è scritto male ma ho dovuto tagliare molte parti perché non c'entravano.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

Lei ci dice che "... ho smesso purtroppo di andare dalla psicologa, per motivi economici ...",
però potrebbe rivolgersi al Consultorio dell'Azienda Sanitaria (gratuito).

Però la questione è più complicata. Non torna dalla Psicologa
"...perché le veniva data la colpa del mio cambiamento .." da parte di Sua madre.
Ed effettivamente lungo un percorso psicologico AVVENGONO dei cambiamenti,
nella persona, nelle relazioni, nei comportamenti;
è proprio il motivo per cui si va in terapia,
colpa o merito a seconda dei punti di vista.

L'equilibrio tra Voi due si è rotto;
evidentemente il precedente ragazzo era stato inglobato nell'equilibrio "a tre", salvo poi a uscirne innamorandosi di un'altra.
Ma forse si sono rotti anche Vostri equilibri personali,
quelli che hanno a che fare con l'abbandono e la paura della solitudine.

Per questi motivi la situazione attualmente è piuttosto complessa ed un consulto online non basta a dipanarla.
E dunque - nonostante tutto - La oriento verso la ripresa di un percorso psicologico che La possa aiutare a prendere in mano le redini della Sua "nuova" vita,
visto che della vita precedente è impossibile incollare i pezzi.

Un caro saluto.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
La ringrazio della risposta, ho smesso di andare dalla psicologa perché le sedute venivano pagate dai miei genitori e anche sì per il giudizio di mia madre che ne conseguiva. Sono consapevole del fatto che i cambiamenti che ci sono stati sono dovuti alle sudute, e mi è anche stato spiegato dalla psicologa che la fase conflittuale nel rapporto con mia madre, era una fase inevitabile e da accettare e cercare poi di superare, per poter stare meglio. Il fatto è che i litigi sembrano sempre peggiorare e vengono innescati per le più stupide cose. Mi era stato proposto di chiedere a mia madre di partecipare alle sedute insieme a me, così gliel'ho chiesto ma c'ho ha scatenato in lei una forte crisi emotiva e anche un forte sprezzo verso se stessa, alterna cicli di depressione e minacce autolesionistiche, in cui mi incolpa di non essere per lei presente e non preoccuparmi di lei. Non so come altro aiutarla senza che si instauri di nuovo la situazione che c'era prima che appunto mi faceva e in parte mi fa sentire ancora soffocata. Comprendo come ho detto che tutto ciò è associato ai suoi vissuti personali. So di aver bisogno di un supporto psicologico.
Ho pensato di tornare dalla psicologa nel momento in cui sarò economicamente indipendente. Non ho valutato l'idea di andare in un consultorio, non mi era venuta in mente e la terrò sicuramente presente.
Capisco che un consulto online non possa risolvere nulla rispetto ad una situazione che so essere complicata. Mi sono resa conto anche io scrivendo, che il principale argomento risulta essere mia madre, quando in realtà volevo chiedere inizialmente un consulto appunto su altro che mi turba molto, riguardo alla fusione che mi sembra di star facendo tra il ragazzo che attualmente frequento e il mio ex. Mi sembra di concentrarmi solamente su aspetti negativi, che non so nemmeno se siano effettivamente presenti, di vedere difetti che aveva appunto il mio ex ragazzo, e questo "trip mentale" mi immobilizza e non mi fa vedere secondo me le cose con maggiore obiettività.
Il mio ex era un ragazzo tranquillo ma anche molto apatico, e in famiglia tra di loro sembravano degli estranei (questo mi pesava molto).
Invece questo ragazzo all'inizio mi sembrava diverso, sono uscita anche con altri ragazzi ma con lui si è creato un legame, abbiamo stessi interessi (ho iniziato ad uscirci perché entrambi abbiamo la passione per il cinema) sebbene gusti non identici, soprattutto mi coinvolge nella sua vita in quello che scopre, mi sembra un ragazzo empatico che tiene agli amici e alla famiglia, ma dopo appunto che la storia è venuta a galla ho cominciato a vedere solo le cose negative. Non è perfetto, come non lo sono io, ma a me sembra ora di vedere solo difetti insormontabili.
Ho capito che ha e ha avuto un po' di problemi di depressione per sue questioni personali, di cui mi ha parlato. Non è riuscito a farsi un gruppo di amici qui, dove studia da fuori sede da un anno (forse questo un po' mi spaventa), lui mi ha detto che ha avuto problemi ad integrarsi all'università perché c'erano dei gruppi già fatti, e nella casa dove vive ha provato a coinvolgere i coinquilini in uscite ma nessuno sembrava interessato. Ha avuto una storia importante all'epoca del liceo, e poi solo storielle durate massimo un mese. Mi ha detto di essere stato come spento per tanto tempo, e adesso invece si è sentito risvegliaro, è molto preso.
Ho paura che questa storia diventi come la precedente. Vorrei un consiglio su come affrontare questa paura.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile ragazza,

è veramente difficile rispondere alla Sua richiesta
"..Vorrei un consiglio su come affrontare questa paura"
e cioè
"... la paura che questa storia diventi come la precedente."

Non esistono consigli,
bensì la necessità di modificare un assetto intrafamigliare che,
da quando la "storia è venuta a galla" La porta a vedere la relazione e lui con occhi differenti.
Da allora infatti Sua madre Le fa frecciatine ed altro
e
"da allora non riesco più a sentirmi a mio agio in questa relazione,
sto cominciando a vedere difetti e differenze ovunque, che non so nemmeno se siano reali,
e a fare paragoni con il mio ex, nel senso di trovare similitudini negative."

E dunque quando Lei osserva che non intendeva porci il problema della madre, ma che
"...in realtà volevo chiedere inizialmente un consulto
riguardo alla fusione che mi sembra di star facendo tra il ragazzo che attualmente frequento e il mio ex" tale "fusione" sembra essere l'esito della pressione e condizionamento materni.
Per questo non vedo possibile trattare separatamente le due tematiche.

Dott. Brunialti
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta e comprendo l'ultima osservazione, purtroppo non so come trattare questo condizionamento materno, come cercare di farlo scivolare via, che onestamente è quello che vorrei.
Mi sento molto oppressa da questo, e di conseguenza forse anche nei giudizi che rivolgo alle altre persone. La ringranzio per la risposta ad una situazione un po' intricata di difficile comprensione, mi rendo conto che in 2 righe non si può spiegare tutto e che allo stesso modo non si possono risolvere problemi.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
E' così,
online "non si possono risolvere problemi" complessi,

.. si può però caldeggiare fortemente l'unico orientamento efficace per Lei
che è quello già fornito:
riprenda in qualsiasi modo la psicoterapia,
il rischio altrimenti è di tornare nel bozzolo materno,
da dove la farfalla non riuscirà ad uscire.

Saluti cari!
Dott. Brunialti