Violenza psicologica?

Salve da due anni convivo con lui poco dopo esserci conosciuti.
Vi farò un elenco di tutte le cose, o almeno, quelle che ricordo, che mi ha detto e anche fatto.

Nn sei nessuno, a casa mia sei solo un ospite, mantenuta (attualmente nn sto lavorando e le difficoltà a trovare impiego sono per me alquanto difficili perché essendo che sono invalida al 75% la relazione l.
68 del 99 riduce davvero a poche possibilità di trovare un lavoro adatto, le faccio un esempio, non posso rimanere in piedi, non posso fare 8h al giorno, non posso sollevare pesi...) quando lavoravo, oltre a fargli da colf gratuitamente, pretendeva pure che gli lasciassi metà stipendio, premetto che lui non mi ha mai dato un centesimo, mi sono sempre arrangiata coi soldi della mia pensioncina
Ho sempre fatto tutti i lavori di casa, gli faccio da mangiare, lavo, stiro, faccio le pulizie, porto in giro sua mamma quando ce n'è bisogno, gli sbrigo le commissioni ad eccezione di quelle che riguardano i suoi soldi, che sono davvero tanti tanti ma l'ammontare esatto non lo conosco, mentre ha preteso l'estratto conto della mia banca.
Soldi di cui nn potrei mai approfittare perché non mi ritengo materialista, anzi.

Gli unici soldi che mi da sono quelli per la spesa quotidiana, pane, affettato... Per dirla tutta sento di essere la sua colf a costo zero.

Ma continuiamo con le parole che mi dice, non fai niente tutto il giorno, sei una buona a nulla, sei mantenuta da me, ti devi vergognare, sei una morta di fame, trascorre lunghi periodi in cui non mi parla, se non per darmi ordini diretti che puntualmente devo eseguire pena, grida e insulti.
Qualunque cosa faccia nonostante ci metta tutto il mio impegno, non va mai bene.
, ha da ridire su tutto.
Quando sono stremata e mi allontanò da lui mi viene a chiedere il motivo del mio comportamento, tento di fargli capire che mi ha ferita il suo comportamento, gli ripeto le cose che mi dice e lui in risposta mi da della pazza, dicendo che mi invento tutto, altre volte addossare tutte le colpe a me, sostenendo che devo seguire il suo pensiero, come se io nn avessi una mia testa che ragiona al pari della sua... Vorrei andarmene ma non so dove, altre volte quando si mostra gentile e premuroso penso stavolta è cambiato, mi dico che mi vuol bene, dimentico qualunque angheria subita.
Stare con lui è come stare costantemente sulle montagne russe.

Vengo al mio quesito, secondo Voi che siete degli esperti, se nonostante si comporti così, posso pensare che mi voglia comunque bene?
Che mi ami?

Credetemi, mi sento confusa e da sola non riesco mai a darmi quella risposta nonostante tutti i miei sforzi.

Soffro di insonnia e al mattino mi alzo già stanca.

Cordiali saluti