Attacco di ansia
Salve, ho 29 anni e da un po' di giorni sono di ansia.
Non è invalidante e si presenta la sera con tremore e male alla pancia.
Sono una docente a tempo determinato e fra qualche settimana il mio contratto scade e quindi probabilmente sono preoccupata anche per questo.
Inoltre sono trapiantata e ogni giorno prendo cortisone e antirigetto e ho letto che tra gli effetti collaterali ci possono essere stati ansioni.
Cosa posso fare?
Grazie
Non è invalidante e si presenta la sera con tremore e male alla pancia.
Sono una docente a tempo determinato e fra qualche settimana il mio contratto scade e quindi probabilmente sono preoccupata anche per questo.
Inoltre sono trapiantata e ogni giorno prendo cortisone e antirigetto e ho letto che tra gli effetti collaterali ci possono essere stati ansioni.
Cosa posso fare?
Grazie
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Gentile Utente,
per prima cosa la invito a contattare chi le ha prescritto il farmaco e conosce direttamente Lei e la sua storia clinica, in modo da capire se e quale possa essere l'impatto della terapia che segue sul suo stato emotivo. Di conseguenza, si valuterà l'eventualità o meno di ricalibrare la terapia.
Venendo alle preoccupazioni legate al termine del contratto, si tratta per Lei di una novità rispetto agli anni precedenti, o già accadeva in passato di sperimentare uno stato ansioso in questo periodo dell'anno?
A suo giudizio, che peso ha il comprensibile stress prolungato derivante dalla didattica a distanza in cui immagino si sia dovuta impegnare da alcuni mesi a questa parte?
La situazione generale non aiuta di certo, ma (oltre agli aspetti economici) cosa comporterà il termine del contratto per lei? Quali cambiamenti?
Quali prospettive ha per il prossimo anno scolastico?
Ha in programma di partecipare ad uno dei prossimi (e ancora incogniti) concorsi?
Cordialità.
per prima cosa la invito a contattare chi le ha prescritto il farmaco e conosce direttamente Lei e la sua storia clinica, in modo da capire se e quale possa essere l'impatto della terapia che segue sul suo stato emotivo. Di conseguenza, si valuterà l'eventualità o meno di ricalibrare la terapia.
Venendo alle preoccupazioni legate al termine del contratto, si tratta per Lei di una novità rispetto agli anni precedenti, o già accadeva in passato di sperimentare uno stato ansioso in questo periodo dell'anno?
A suo giudizio, che peso ha il comprensibile stress prolungato derivante dalla didattica a distanza in cui immagino si sia dovuta impegnare da alcuni mesi a questa parte?
La situazione generale non aiuta di certo, ma (oltre agli aspetti economici) cosa comporterà il termine del contratto per lei? Quali cambiamenti?
Quali prospettive ha per il prossimo anno scolastico?
Ha in programma di partecipare ad uno dei prossimi (e ancora incogniti) concorsi?
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Utente
Grazie per la risposta tempestiva.
Diciamo che di mio sono un soggetto ansioso ma cerco di superare sempre le difficoltà e pensare positivo. Per me questo è il primo incarico come docente e quindi mi preoccupa non essere assunta per il nuovo anno scolastico a tempo determinato. È un lavoro che amo e mi sto preparando per partecipare al concorso.
La mia preoccupazione deriva dal fatto che vorrei costruire una famiglia con il mio compagno ma ho paura di una incertezza economica futura.
Probabilmente queste cose mi creano degli stati di ansia.
Diciamo che di mio sono un soggetto ansioso ma cerco di superare sempre le difficoltà e pensare positivo. Per me questo è il primo incarico come docente e quindi mi preoccupa non essere assunta per il nuovo anno scolastico a tempo determinato. È un lavoro che amo e mi sto preparando per partecipare al concorso.
La mia preoccupazione deriva dal fatto che vorrei costruire una famiglia con il mio compagno ma ho paura di una incertezza economica futura.
Probabilmente queste cose mi creano degli stati di ansia.
[#3]
Concordo con Lei che i pensieri ansiosi contribuiscano a colorare di nero la sua visione della realtà.
Di fatto, Lei si sta pre-occupando (cioè occupando prima del tempo) di eventi che ancora non conosce, né si sono verificati, ma semplicemente sulla base di suoi -legittimi- timori che l'ansia le fa percepire quasi come inevitabili.
Se ci riflette, quando scrive "mi preoccupa non essere assunta per il nuovo anno scolastico " o "ho paura di una incertezza economica futura" pare che dia per scontato che sia probabile che questo accadrà.
Ma il fatto che noi possiamo pensare una cosa o che essa potrebbe verificarsi, non significa che abbiamo la certezza che ciò avverrà.
Purtroppo l'ansia ci porta a sovrastimare tali probabilità e a comportarci e sentirci di conseguenza, COME SE non ci fossero alternative. E, cosa altrettanto negativa, immobilizza le nostre risorse positive (ad esempio, le abilità di coping o quelle di problem solving), così che ci poniamo in una posizione di passività di fronte agli eventi, diventando artefici inconsapevoli di quelle che vengono definite 'profezie che si autoadempiono'.
Se le risulta troppo difficile 'addomesticare' i suoi pensieri ansiosi, le suggerisco di richiedere il supporto di uno psicologo psicoterapeuta della sua zona (anche presso i servizi di psicologia pubblici) per ritrovare equilibrio e serenità.
Buona conclusione di anno scolastico e buona spensierata estate. Saluti.
Di fatto, Lei si sta pre-occupando (cioè occupando prima del tempo) di eventi che ancora non conosce, né si sono verificati, ma semplicemente sulla base di suoi -legittimi- timori che l'ansia le fa percepire quasi come inevitabili.
Se ci riflette, quando scrive "mi preoccupa non essere assunta per il nuovo anno scolastico " o "ho paura di una incertezza economica futura" pare che dia per scontato che sia probabile che questo accadrà.
Ma il fatto che noi possiamo pensare una cosa o che essa potrebbe verificarsi, non significa che abbiamo la certezza che ciò avverrà.
Purtroppo l'ansia ci porta a sovrastimare tali probabilità e a comportarci e sentirci di conseguenza, COME SE non ci fossero alternative. E, cosa altrettanto negativa, immobilizza le nostre risorse positive (ad esempio, le abilità di coping o quelle di problem solving), così che ci poniamo in una posizione di passività di fronte agli eventi, diventando artefici inconsapevoli di quelle che vengono definite 'profezie che si autoadempiono'.
Se le risulta troppo difficile 'addomesticare' i suoi pensieri ansiosi, le suggerisco di richiedere il supporto di uno psicologo psicoterapeuta della sua zona (anche presso i servizi di psicologia pubblici) per ritrovare equilibrio e serenità.
Buona conclusione di anno scolastico e buona spensierata estate. Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 672 visite dal 27/05/2020.
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