Tachicardia nel sonno
Salve,
Sono una ragazza di 21 anni un po ipocondriaca e ansiosa per tutto, somatizzo molto fisicamente, e circa due anni ho iniziato ad avere attacchi di panico piuttosto forti.
La situazione si era fatta più difficile la scorsa estate, avevo degli attacchi di panico anche nel sonno (o almeno credo): che stessi sognando o meno, mi svegliavo e mi sembrava che il cuore mi battesse all'impazzata e che non respirassi, ma tempo una decina di minuti al massimo e tornavo a stare bene tanto che a volte riuscivo ad addormentarmi di nuovo.
L'episodio più significativo l'ho avuto a Settembre circa, quando una mattina mi sono svegliata e provando a riaddormentarmi (credo di essere stata in una sorta di dormiveglia) ho iniziato a sentire il cuore battere troppo forte, come se stesse esplodendo, e mi sentivo come paralizzata dalla paura e dal terrore, non ricordo molto bene ma, oltre al non riuscire a respirare, non riuscivo a fare nulla e nemmeno ad aprire gli occhi.
Anche questa volta, tempo una decina o ventina di secondi (o almeno a me è sembrato cosi) è passato.
Ero molto spaventata quindi non sono riuscita a rimettermi a dormire e avevo già pensato a tutte le possibili visite da fare ma parlandone con mia madre (che ovviamente sa del mio stato ansiogeno) secondo lei non era nulla di "fisico" quindi non ci ho dato più di tanto peso.
Da allora un episodio simile cosi forte non l'ho piu avuto.
Sicuramente ho fatto passi avanti nella gestione dell'ansia e soprattutto del panico (diciamo che l'ansia e l'ipocondria persistono ma gli attacchi di panico veri e propri sono praticamente scomparsi), ma comunque noto che a volte continua a succedermi di sentire il fiato corto o delle sorte di aritmie nel dormiveglia (mi è successo anche qualche giorno fa) e mi è tornato il dubbio che si possa trattare di un problema "fisico" che va oltre al mio stato ansiogeno.
Vorrei specificare che ho fatto sport agonistico fino a 3 anni fa quindi tutti gli anni facevo la visita medico sportiva con la prova sotto sforzo e non è mai risultato nulla di anomalo, se non il soffio al cuore lieve che ho da quando sono piccola.
Anche se ad essere sincera credo che mi serva di più uno psicologo/psicoterapeuta, sarebbe il caso di effettuare una visita cardiologica o di fare esami specifici?
Scusatemi se mi sono dilungata molto e grazie in anticipo per l'attenzione!
Sarah.
Sono una ragazza di 21 anni un po ipocondriaca e ansiosa per tutto, somatizzo molto fisicamente, e circa due anni ho iniziato ad avere attacchi di panico piuttosto forti.
La situazione si era fatta più difficile la scorsa estate, avevo degli attacchi di panico anche nel sonno (o almeno credo): che stessi sognando o meno, mi svegliavo e mi sembrava che il cuore mi battesse all'impazzata e che non respirassi, ma tempo una decina di minuti al massimo e tornavo a stare bene tanto che a volte riuscivo ad addormentarmi di nuovo.
L'episodio più significativo l'ho avuto a Settembre circa, quando una mattina mi sono svegliata e provando a riaddormentarmi (credo di essere stata in una sorta di dormiveglia) ho iniziato a sentire il cuore battere troppo forte, come se stesse esplodendo, e mi sentivo come paralizzata dalla paura e dal terrore, non ricordo molto bene ma, oltre al non riuscire a respirare, non riuscivo a fare nulla e nemmeno ad aprire gli occhi.
Anche questa volta, tempo una decina o ventina di secondi (o almeno a me è sembrato cosi) è passato.
Ero molto spaventata quindi non sono riuscita a rimettermi a dormire e avevo già pensato a tutte le possibili visite da fare ma parlandone con mia madre (che ovviamente sa del mio stato ansiogeno) secondo lei non era nulla di "fisico" quindi non ci ho dato più di tanto peso.
Da allora un episodio simile cosi forte non l'ho piu avuto.
Sicuramente ho fatto passi avanti nella gestione dell'ansia e soprattutto del panico (diciamo che l'ansia e l'ipocondria persistono ma gli attacchi di panico veri e propri sono praticamente scomparsi), ma comunque noto che a volte continua a succedermi di sentire il fiato corto o delle sorte di aritmie nel dormiveglia (mi è successo anche qualche giorno fa) e mi è tornato il dubbio che si possa trattare di un problema "fisico" che va oltre al mio stato ansiogeno.
Vorrei specificare che ho fatto sport agonistico fino a 3 anni fa quindi tutti gli anni facevo la visita medico sportiva con la prova sotto sforzo e non è mai risultato nulla di anomalo, se non il soffio al cuore lieve che ho da quando sono piccola.
Anche se ad essere sincera credo che mi serva di più uno psicologo/psicoterapeuta, sarebbe il caso di effettuare una visita cardiologica o di fare esami specifici?
Scusatemi se mi sono dilungata molto e grazie in anticipo per l'attenzione!
Sarah.
[#1]
Gentile utente,
i cambiamenti fisiologici del corpo, tra i quali l'aumento della frequenza cardiaca e respiratoria sono normali. Questi "sintomi" possono essere causati anche dalle emozioni che si provano, anche durante un sogno.
Fatto sta, che lei ha sviluppato una certa sensibilità verso questi segnali corporei, tale da ritenerli una minaccia per la sua salute.
Le consiglio, intanto di leggere questi due articoli:
https://www.psicologobs.it/diagnosi/il-rapporto-tra-extrasistole-e-ansia/
https://www.psicologobs.it/diagnosi/cose-lipocondria-sintomi-e-meccanismi/
Certamente, prima di parlare di cause psicogene, sarebbe bene consultare il cardiologo.
Ma, vista la situazione, lo specialista che potrà aiutarla sarà lo psicologo.
i cambiamenti fisiologici del corpo, tra i quali l'aumento della frequenza cardiaca e respiratoria sono normali. Questi "sintomi" possono essere causati anche dalle emozioni che si provano, anche durante un sogno.
Fatto sta, che lei ha sviluppato una certa sensibilità verso questi segnali corporei, tale da ritenerli una minaccia per la sua salute.
Le consiglio, intanto di leggere questi due articoli:
https://www.psicologobs.it/diagnosi/il-rapporto-tra-extrasistole-e-ansia/
https://www.psicologobs.it/diagnosi/cose-lipocondria-sintomi-e-meccanismi/
Certamente, prima di parlare di cause psicogene, sarebbe bene consultare il cardiologo.
Ma, vista la situazione, lo specialista che potrà aiutarla sarà lo psicologo.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.4k visite dal 26/05/2020.
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