Consiglio su letture su come gestire lo stress e l'ansia
Buongiorno Gentili Dottori,
questo non è propriamente un consulto, ma dato che non ho trovato niente sull'argomento ho pensato di chiedere in un posto di esperti di cui mi fido.
Dai numerosi consulti precedenti, svariate visite mediche per un numero infinito di sintomi di malessere, si è concluso che soffro di depressione maggiore con impressionanti fenomeni di somatizzazione ansiosa, che mi dà malesseri fisici di ogni tipo, attenuatisi col tempo, ma tuttora in corso.
Affiancato alla psicologa e allo psichiatra, vorrei cercare qualche metodo da praticare per gestire ansia e stress, in particolare cerco una lettura in cui si diano delle basi per trasformare stress e ansia in energia positiva, possibilmente in italiano.
Non conosco la validità scientifica di pratiche come yoga, tecniche naturali anti-stress, training autogeno e meditazione trascendentale, tuttavia devo dire che sto praticando con successo alcune tecniche di queste discipline e il benessere aumenta, seppur abbia validità limitata nel tempo. Vorrei anche un vostro parere (medico) su tali discipline.
Molte grazie.
questo non è propriamente un consulto, ma dato che non ho trovato niente sull'argomento ho pensato di chiedere in un posto di esperti di cui mi fido.
Dai numerosi consulti precedenti, svariate visite mediche per un numero infinito di sintomi di malessere, si è concluso che soffro di depressione maggiore con impressionanti fenomeni di somatizzazione ansiosa, che mi dà malesseri fisici di ogni tipo, attenuatisi col tempo, ma tuttora in corso.
Affiancato alla psicologa e allo psichiatra, vorrei cercare qualche metodo da praticare per gestire ansia e stress, in particolare cerco una lettura in cui si diano delle basi per trasformare stress e ansia in energia positiva, possibilmente in italiano.
Non conosco la validità scientifica di pratiche come yoga, tecniche naturali anti-stress, training autogeno e meditazione trascendentale, tuttavia devo dire che sto praticando con successo alcune tecniche di queste discipline e il benessere aumenta, seppur abbia validità limitata nel tempo. Vorrei anche un vostro parere (medico) su tali discipline.
Molte grazie.
[#1]
Gentile ragazzo hai scritto affiancato da psicologa e psichiatra. Vuoi dire che sei seguito da queste due figure? Se si ne hai già parlato con loro? chi meglio di quest'ultimi sarebbe in grado di darti indicazioni più precise rispetto al tuo caso.
cordialmente
cordialmente
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile ragazzo, darò per scontato che la diagnosi di depressione maggiore ti sia stata fatta dallo psichiatra e/o dallo psicologo che ti seguono. Se tu avessi omesso questo fatto, ti confesso che dalla tua pur breve descrizione l'impressione è che tu soffra soprattutto di ansia. Ad ogni modo le tecniche meditative possono senz'altro tornare utili, ma se sei seguito da specialisti dovresti porre prima di tutto a loro la tua domanda, e sempre tenendo conto che tali tecniche sarebbero sempre in AGGIUNTA, e non a sostituire le cure che già stai ricevendo.
Il training autogeno è un buon inizio. Puoi trovare un articolo sul TA nel mio sito:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_ta.htm
ma per apprenderlo al meglio è necessario frequentare un corso tenuto da un insegnante preparato, il fai-da-te ti farebbe perdere tempo.
Cordiali saluti
Il training autogeno è un buon inizio. Puoi trovare un articolo sul TA nel mio sito:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_ta.htm
ma per apprenderlo al meglio è necessario frequentare un corso tenuto da un insegnante preparato, il fai-da-te ti farebbe perdere tempo.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Utente
Grazie delle risposte.
Ovviamente sono seguito da una psicologa e uno psichiatra, chiedo scusa se non l'ho fatto capire da subito. La diagnosi di depressione maggiore mi fu fatta da uno psichiatra che purtroppo è poi deceduto.
In effetti il problema maggiore è l'ansia, poi è arrivata la depressione, ora probabilmente sussiste l'ansia, ma sto anche prendendo farmaci antidepressivi, perchè, almeno precedentemente, l'ansia mi ha portato alla depressione (sempre stando a quanto mi hanno detto).
Ovviamente, con un benessere instabile e precario ritrovato da poco, credetemi che non ho alcuna intenzione di sostituire i professionisti che mi stanno seguendo con una cosa di cui non conosco l'efficacia. Il punto è solamente uno: tempo fa, aiutandomi con dei files audio, praticavo esercizi di training autogeno e, a discapito del fatto che da solo posso imparare sicuramente meno rispetto che a seguire un corso (che non avrei il tempo di seguire, credo), riuscivo a raggiungere degli stati di rilassamento che faccio fatica a descrivere a parole, ma che mi hanno fatto molto bene. Tutto questo prima di entrare nel vortice dell'ansia e della depressione, raggiunte le quali non sono più riuscito, fino a tempi recenti, a rilassarmi in questi modi.
Per quel che riguarda le figure professionali: lo psichiatra lo vedo molto raramente, una volta ogni 2 mesi e la psicologa una volta ogni 2 settimane. Ma parliamo di tutt'altre cose e non vorrei dare una cattiva impressione chiedendo informazioni su tecniche medicamente non rilevanti.
Ringrazio per il link al sito. Attendo sempre, se volete, pareri medici su queste discipline, spiegazioni su come sfruttare al massimo il fai-da-te per imparare al meglio training autogeno et similia e un'eventuale lettura su come trasformare ansia e stress in energia positiva.
Molte grazie.
Ovviamente sono seguito da una psicologa e uno psichiatra, chiedo scusa se non l'ho fatto capire da subito. La diagnosi di depressione maggiore mi fu fatta da uno psichiatra che purtroppo è poi deceduto.
In effetti il problema maggiore è l'ansia, poi è arrivata la depressione, ora probabilmente sussiste l'ansia, ma sto anche prendendo farmaci antidepressivi, perchè, almeno precedentemente, l'ansia mi ha portato alla depressione (sempre stando a quanto mi hanno detto).
Ovviamente, con un benessere instabile e precario ritrovato da poco, credetemi che non ho alcuna intenzione di sostituire i professionisti che mi stanno seguendo con una cosa di cui non conosco l'efficacia. Il punto è solamente uno: tempo fa, aiutandomi con dei files audio, praticavo esercizi di training autogeno e, a discapito del fatto che da solo posso imparare sicuramente meno rispetto che a seguire un corso (che non avrei il tempo di seguire, credo), riuscivo a raggiungere degli stati di rilassamento che faccio fatica a descrivere a parole, ma che mi hanno fatto molto bene. Tutto questo prima di entrare nel vortice dell'ansia e della depressione, raggiunte le quali non sono più riuscito, fino a tempi recenti, a rilassarmi in questi modi.
Per quel che riguarda le figure professionali: lo psichiatra lo vedo molto raramente, una volta ogni 2 mesi e la psicologa una volta ogni 2 settimane. Ma parliamo di tutt'altre cose e non vorrei dare una cattiva impressione chiedendo informazioni su tecniche medicamente non rilevanti.
Ringrazio per il link al sito. Attendo sempre, se volete, pareri medici su queste discipline, spiegazioni su come sfruttare al massimo il fai-da-te per imparare al meglio training autogeno et similia e un'eventuale lettura su come trasformare ansia e stress in energia positiva.
Molte grazie.
[#4]
Pareri medici, purtroppo, credo che non potrai averne a meno che tu non reinserisca la tua domanda in una delle aree mediche. Ma sarebbe quasi certo che ti rimanderebbero qua.
È certamente possibile che l'ansia ti abbia condotto alla depressione, dato che qualunque evento sufficientemente intenso e capace di condurre a uno stato di rinuncia e abbandono può farlo. Ma delle due l'una: o in questo momento il tuo disagio non è così forte, e allora si spiegherebbe il tuo interesse verso le tecniche di rilassamento; oppure, se adesso stai davvero male, il training autogeno o tecniche simili non dovrebbero mai costituire la base della tua cura, semplicemente per il motivo che sebbene possano essere terapeutiche, non sono terapia.
Ai corsi condotti da istruttori preparati viene effettuata una selezione sulle persone che possono essere ammesse a seguirli, e per molte buone ragioni. Se tu attualmente ti trovassi in un episodio di depressione maggiore o di forte stato ansioso o ossessivo, ad esempio, verresti quasi certamente tagliato fuori, perché le priorità sarebbero altre.
Quindi per riassumere: o stai davvero male, e in questo caso prima dovresti curare il tuo disturbo con psichiatra e/o psicologo; oppure non stai così male e allora potresti già imparare il TA o altro. Ma in ogni caso dovresti ricevere parere positivo da loro. Inoltre, qui non possiamo fornire indicazioni dirette per trattamenti né tecniche di alcun genere.
Cordiali saluti
È certamente possibile che l'ansia ti abbia condotto alla depressione, dato che qualunque evento sufficientemente intenso e capace di condurre a uno stato di rinuncia e abbandono può farlo. Ma delle due l'una: o in questo momento il tuo disagio non è così forte, e allora si spiegherebbe il tuo interesse verso le tecniche di rilassamento; oppure, se adesso stai davvero male, il training autogeno o tecniche simili non dovrebbero mai costituire la base della tua cura, semplicemente per il motivo che sebbene possano essere terapeutiche, non sono terapia.
Ai corsi condotti da istruttori preparati viene effettuata una selezione sulle persone che possono essere ammesse a seguirli, e per molte buone ragioni. Se tu attualmente ti trovassi in un episodio di depressione maggiore o di forte stato ansioso o ossessivo, ad esempio, verresti quasi certamente tagliato fuori, perché le priorità sarebbero altre.
Quindi per riassumere: o stai davvero male, e in questo caso prima dovresti curare il tuo disturbo con psichiatra e/o psicologo; oppure non stai così male e allora potresti già imparare il TA o altro. Ma in ogni caso dovresti ricevere parere positivo da loro. Inoltre, qui non possiamo fornire indicazioni dirette per trattamenti né tecniche di alcun genere.
Cordiali saluti
[#5]
Utente
Gentile Dottor Santonocito,
la ringrazio innanzitutto per la risposta. Dunque, a questo punto sento il dovere di descrivere i miei sintomi anche per valutare assieme a Voi dottori il mio stato effettivo di salute.
L'ansia e/o depressione da cui sono attualmente affetto, alla mia età di 23 anni e che dura da due, con sintomi permanenti, più presenti che non (in miglioramento continuo, tuttavia), mi provoca i seguenti disagi:
- impotenza sessuale, dove per impotenza non intendo un'incapacità totale di avere un'erezione, ma avere erezioni mai complete, non sentirmi più bene il pene (e soprattutto il glande che è estremamente "molliccio") turgido come due anni fa, erezioni parziali, fastidi e bruciori occasionali a pene e testicoli e vere e proprie vibrazioni che partono dalla zona del perineo e coinvolgono tutto il pene. Inoltre, nella masturbazione, ho eiaculazioni spesso molto veloci ed è diminuita l'intensità del piacere orgasmico.
- senso di "tiramento" quasi costante alla zona degli addominali bassi, del collo e gola a sinistra. Il fatto di non avere la pancia rilassata mi porta a difficoltà nel defecare, nel respirare e nel sentirmi rilassato. Con gli esercizi di rilassamento, quando espiro, scopro che nella respirazione, chiamiamola "forzata", che è quella abituale, alla fine non mando fuori completamente l'aria e che la pancia tesa mi costringe ad una respirazione più frequente e meno profonda, agitata. Invece, da rilassato, riacquisto parzialmente e temporaneamente il controllo della respirazione.
- iperattività, se stendo le braccia, appoggiando magari il gomito, esse vibrano, tremano, assieme alle dita. Un tempo riuscivo a stare completamente fermo, oggi il mio "stare fermo" è costituito da vibrazioni alternate delle parti del corpo.
- difficoltà occasionali a prendere il respiro e parlare in certe situazioni e lieve balbuzia.
- sudorazione incontrollata in certe situazioni, caldane e bagni di sudore.
- senso di dolore e tiramento alle "corde" del collo quasi costante.
- scosse elettriche occasionali in diverse parti del corpo, contrazioni e rilassamenti fulminei di muscoli o vibrazione di essi per brevi periodi di tempo, anche diversi minuti.
- formicolii, punturine, solletichii in tutto il corpo, temporanei e frequenti.
- calo di percezione dei sapori e del dolore.
- insonnia/ipersonnia occasionale.
La (vera e propria) enciclopedia degli esami clinici che ho fatto, tra cui risonanze, potenziali evocati, visite urologiche, eccetera ha scongiurato OGNI patologia organica.
La mia terapia farmacologica si compone di Wellbutrin 150, uno al dì, ed Eutimil e/o Lorazepan a scelta (e per scelta intendo che lo psichiatra mi ha proprio detto di scegliere quale prendere, se uno o entrambi, o se non prenderne nemmeno uno dei due) a seconda di come mi sento.
Si tenga conto del fatto che, precedentemente, i sintomi erano estremamente più gravi e marcati e la terapia farmacologica era molto più complessa e vasta.
Tutto sommato, io posso dire di riuscire, ad oggi, a gestire discretamente questa serie di problemi conducendo una vita perlopiù normale, con diverse limitazioni (sesso?), ma decente... a questo punto, tenendo anche conto della mia considerazione, se c'è qualcuno che, come Lei afferma, è abilitato a giudicare come sto per permettermi o meno di partecipare ad un programma di TA, di sicuro si cela tra i medici psicologi e psichiatri e non tra gli istruttori di TA, quindi a mio parere, per cominciare, questa cosa a mio avviso assurda di escludere una persona che sta male da un corso del genere solo perchè sta male e nonostante sia già in terapia da professionisti competenti, deve essere formalizzata tramite un certificato medico. Sempre che la cosa abbia un senso, perchè francamente mi sembra pazzesco quello che Lei afferma, con tutto il rispetto, ma come si può escludere una persona il cui rilassamento può giovare alla qualità della vita in maniera tutt'altro che trascurabile da un corso di TA solo perchè sta male, fermo appurando che questa si sia già rivolta a specialisti e sia in cura da tutti i punti di vista?
Come ho detto io mi tengo stretti i miei specialisti che hanno migliorato la qualità del mio vivere, ma oltre a questo, come da loro stessi consigliatomi, pratico uno sport e mi guardo bene dal considerare, appunto, uno sport o un corso di rilassamento subliminale come nuovo centro della terapia.
In ogni caso, mi scusi la testardaggine, ma credo proprio che se fossi escluso dal partecipare ad un corso di TA, lo praticherei comunque per mio conto, perchè ho bisogno di imparare a rilassarmi ed ho bisogno di rilassamento per vivere meglio, anzi, diciamo per vivere normalmente. Questo, ancora una volta, senza nemmeno per un attimo pensare di sostituire le terapie con il TA o lo sport che pratico.
Molte grazie.
la ringrazio innanzitutto per la risposta. Dunque, a questo punto sento il dovere di descrivere i miei sintomi anche per valutare assieme a Voi dottori il mio stato effettivo di salute.
L'ansia e/o depressione da cui sono attualmente affetto, alla mia età di 23 anni e che dura da due, con sintomi permanenti, più presenti che non (in miglioramento continuo, tuttavia), mi provoca i seguenti disagi:
- impotenza sessuale, dove per impotenza non intendo un'incapacità totale di avere un'erezione, ma avere erezioni mai complete, non sentirmi più bene il pene (e soprattutto il glande che è estremamente "molliccio") turgido come due anni fa, erezioni parziali, fastidi e bruciori occasionali a pene e testicoli e vere e proprie vibrazioni che partono dalla zona del perineo e coinvolgono tutto il pene. Inoltre, nella masturbazione, ho eiaculazioni spesso molto veloci ed è diminuita l'intensità del piacere orgasmico.
- senso di "tiramento" quasi costante alla zona degli addominali bassi, del collo e gola a sinistra. Il fatto di non avere la pancia rilassata mi porta a difficoltà nel defecare, nel respirare e nel sentirmi rilassato. Con gli esercizi di rilassamento, quando espiro, scopro che nella respirazione, chiamiamola "forzata", che è quella abituale, alla fine non mando fuori completamente l'aria e che la pancia tesa mi costringe ad una respirazione più frequente e meno profonda, agitata. Invece, da rilassato, riacquisto parzialmente e temporaneamente il controllo della respirazione.
- iperattività, se stendo le braccia, appoggiando magari il gomito, esse vibrano, tremano, assieme alle dita. Un tempo riuscivo a stare completamente fermo, oggi il mio "stare fermo" è costituito da vibrazioni alternate delle parti del corpo.
- difficoltà occasionali a prendere il respiro e parlare in certe situazioni e lieve balbuzia.
- sudorazione incontrollata in certe situazioni, caldane e bagni di sudore.
- senso di dolore e tiramento alle "corde" del collo quasi costante.
- scosse elettriche occasionali in diverse parti del corpo, contrazioni e rilassamenti fulminei di muscoli o vibrazione di essi per brevi periodi di tempo, anche diversi minuti.
- formicolii, punturine, solletichii in tutto il corpo, temporanei e frequenti.
- calo di percezione dei sapori e del dolore.
- insonnia/ipersonnia occasionale.
La (vera e propria) enciclopedia degli esami clinici che ho fatto, tra cui risonanze, potenziali evocati, visite urologiche, eccetera ha scongiurato OGNI patologia organica.
La mia terapia farmacologica si compone di Wellbutrin 150, uno al dì, ed Eutimil e/o Lorazepan a scelta (e per scelta intendo che lo psichiatra mi ha proprio detto di scegliere quale prendere, se uno o entrambi, o se non prenderne nemmeno uno dei due) a seconda di come mi sento.
Si tenga conto del fatto che, precedentemente, i sintomi erano estremamente più gravi e marcati e la terapia farmacologica era molto più complessa e vasta.
Tutto sommato, io posso dire di riuscire, ad oggi, a gestire discretamente questa serie di problemi conducendo una vita perlopiù normale, con diverse limitazioni (sesso?), ma decente... a questo punto, tenendo anche conto della mia considerazione, se c'è qualcuno che, come Lei afferma, è abilitato a giudicare come sto per permettermi o meno di partecipare ad un programma di TA, di sicuro si cela tra i medici psicologi e psichiatri e non tra gli istruttori di TA, quindi a mio parere, per cominciare, questa cosa a mio avviso assurda di escludere una persona che sta male da un corso del genere solo perchè sta male e nonostante sia già in terapia da professionisti competenti, deve essere formalizzata tramite un certificato medico. Sempre che la cosa abbia un senso, perchè francamente mi sembra pazzesco quello che Lei afferma, con tutto il rispetto, ma come si può escludere una persona il cui rilassamento può giovare alla qualità della vita in maniera tutt'altro che trascurabile da un corso di TA solo perchè sta male, fermo appurando che questa si sia già rivolta a specialisti e sia in cura da tutti i punti di vista?
Come ho detto io mi tengo stretti i miei specialisti che hanno migliorato la qualità del mio vivere, ma oltre a questo, come da loro stessi consigliatomi, pratico uno sport e mi guardo bene dal considerare, appunto, uno sport o un corso di rilassamento subliminale come nuovo centro della terapia.
In ogni caso, mi scusi la testardaggine, ma credo proprio che se fossi escluso dal partecipare ad un corso di TA, lo praticherei comunque per mio conto, perchè ho bisogno di imparare a rilassarmi ed ho bisogno di rilassamento per vivere meglio, anzi, diciamo per vivere normalmente. Questo, ancora una volta, senza nemmeno per un attimo pensare di sostituire le terapie con il TA o lo sport che pratico.
Molte grazie.
[#6]
> di sicuro si cela tra i medici psicologi e psichiatri e
> non tra gli istruttori di TA
Lei ha perfettamente ragione. Infatti, quando dicevo "istruttori preparati" mi riferivo appunto a personale con adeguata preparazione formale in psicologia, ossia psicologi o psichiatri. Non mi riferivo certo a istruttori di ginnastica, con tutto il rispetto.
Quindi, da psicologo e da istruttore di TA, le dico che la sua inclusione o esclusione sarebbe da verificare di persona tramite colloqui ma che, se le cose stessero esattamente come le ha descritte, è probabile che le suggerirei prima di tutto di pensare a risolvere almeno i problemi più importanti fra quelli che ha citato, e poi d'iniziare a fare TA.
Quindi, non sto dicendo che lei sarebbe CERTAMENTE tagliato fuori, ma che la decisione si baserebbe sul suo stato attuale, valutabile SOLO attraverso colloqui di persona, non certo attraverso consulti online. Si ritorna a ciò che le ho già detto: o lei sta particolarmente male, e in questo caso avrebbe priorità la terapia, oppure non sta troppo male, e allora il TA potrebbe avere un suo ruolo nell'aiutarla. Ma tutto ciò NON PUÓ essere deciso online.
> In ogni caso, mi scusi la testardaggine
Non si preoccupi, la testardaggine a volte può anche essere una buona cosa.
Cordiali saluti
> non tra gli istruttori di TA
Lei ha perfettamente ragione. Infatti, quando dicevo "istruttori preparati" mi riferivo appunto a personale con adeguata preparazione formale in psicologia, ossia psicologi o psichiatri. Non mi riferivo certo a istruttori di ginnastica, con tutto il rispetto.
Quindi, da psicologo e da istruttore di TA, le dico che la sua inclusione o esclusione sarebbe da verificare di persona tramite colloqui ma che, se le cose stessero esattamente come le ha descritte, è probabile che le suggerirei prima di tutto di pensare a risolvere almeno i problemi più importanti fra quelli che ha citato, e poi d'iniziare a fare TA.
Quindi, non sto dicendo che lei sarebbe CERTAMENTE tagliato fuori, ma che la decisione si baserebbe sul suo stato attuale, valutabile SOLO attraverso colloqui di persona, non certo attraverso consulti online. Si ritorna a ciò che le ho già detto: o lei sta particolarmente male, e in questo caso avrebbe priorità la terapia, oppure non sta troppo male, e allora il TA potrebbe avere un suo ruolo nell'aiutarla. Ma tutto ciò NON PUÓ essere deciso online.
> In ogni caso, mi scusi la testardaggine
Non si preoccupi, la testardaggine a volte può anche essere una buona cosa.
Cordiali saluti
[#7]
Aggiungo quanto segue.
Dopo essermi consultato per sicurezza con i miei colleghi psichiatri in merito alla terapia farmacologica che ha descritto e che le sarebbe stata prescritta:
> La mia terapia farmacologica si compone di Wellbutrin
> 150, uno al dì, ed Eutimil e/o Lorazepan a scelta (e per
> scelta intendo che lo psichiatra mi ha proprio detto di
> scegliere quale prendere, se uno o entrambi, o se non
> prenderne nemmeno uno dei due) a seconda di come mi sento.
che i colleghi hanno definito "assurda e senza senso", le suggerirei di pensare seriamente a cambiare psichiatra o chiunque sia stato a farle tale prescrizione.
Cordiali saluti
Dopo essermi consultato per sicurezza con i miei colleghi psichiatri in merito alla terapia farmacologica che ha descritto e che le sarebbe stata prescritta:
> La mia terapia farmacologica si compone di Wellbutrin
> 150, uno al dì, ed Eutimil e/o Lorazepan a scelta (e per
> scelta intendo che lo psichiatra mi ha proprio detto di
> scegliere quale prendere, se uno o entrambi, o se non
> prenderne nemmeno uno dei due) a seconda di come mi sento.
che i colleghi hanno definito "assurda e senza senso", le suggerirei di pensare seriamente a cambiare psichiatra o chiunque sia stato a farle tale prescrizione.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.8k visite dal 02/04/2009.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.