Crisi emotive

Salve.
Sono un ragazzo di 30 anni e da fine Dicembre ho cominciato una relazione con un altro ragazzo.
Il primo periodo è stato bello, come dev'essere ovviamente.
Parlavamo del futuro insieme.
A marzo c'è stato il famoso lockdown così col mio ex abbiamo intrapreso una relazione a distanza forzata.
Il primo mese andava tutto bene, ci vedevamo ogni giorno in videochiamata e comunque ci sentivamo tutto il giorno a messaggi.
Dopo un po' ho cominciato a notare in lui un allontanamento, ho cominciato a dubitare della mia relazione.
Ne parlai ovviamente con lui che mi confermò la cosa però mi disse di non preoccuparmi perché era solo la distanza e che forse rivedendoci gli sarebbe passato.
Ci siamo sentiti così per altre 2 settimane, lui mi disse che ero un bravo fidanzato, rispettavo i suoi spazi e i suoi momenti no, e ripeteva che sarebbe andato bene.
Il 3 maggio di punto in bianco mi lascia.
Io ovviamente, a malincuore, ho accettato.
Ora da giorno io sto' vivendo in un perenne stato di depressione con crisi emotive che mi portano a fumare quasi 3 pacchetti di sigarette al giorno, piangere per ore e volergli sempre chiedere il perché di questa decisione.
Sono sempre stato un ragazzo modello, giusto una litigata quando decise di lasciarmi ma dovuta al fatto che evidentemente tenevo tantissimo a noi.
Ora lui mi ha bloccato ovunque, non posso andare a casa sua e chiedergli di parlare perché non vuole e rischierei una denuncia per staking.
Vorrei sapere come comportarmi, io so di avere bisogno che lui mi dia delle risposte ma non ha intenzione di farlo e io sto' vivendo in questo stato di depressione perenne.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile urente,

".. io so di avere bisogno che lui mi dia delle risposte..".
Può essere,
ma - mi creda - tutte le risposte del mondo non possono togliere il dolore di un abbandono.

E' un vero e proprio lutto
(è morta la relazione)
e qualsiasi ne sia stato il motivo
occorre iniziare ad "elaborare il lutto".

Varie e diverse sono le fasi di tale processo psichico,
vari e diversi i sentimenti che si susseguono nel trascorrere dei giorni:
dolore, disperazione, rabbia, ... e poi alla fine rassegnazione;
oppure, per dirla meglio, adattamento.

Tenga conto che tutto questo processo non coinvolge unicamente i sentimenti;
anche il cervello manifesta le proprie difficoltà nella transizione da coppia a nuovamente single,
come potrà leggere qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5734-sei-innamorato-a-il-cervello-ti-si-illumina.html .

Che altro dirLe?
prima Lei dà inizio all'elaborazione del lutto e prima se ne farà una ragione.
Piangere non Le fa male, tante sigarette invece sì.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Salve. Grazie della risposta. Io ci provo ad andare avanti, ogni giorno però mi sveglio alle 7 e sto sognando che sto' parlando con lui sul perché mi ha lasciato. Non riesco a capacitarmi del motivo per cui una persona che due settimane prima dice di volermi poi si comporta così. Io quindi ogni giorno mi sforzo a non pensarci, ogni tanto ho qualche crollo emotivo e piango. E' una routine che va avanti da settimane ormai e non ho più le forze! Mi sento proprio morto dentro e lo faccio sembrare anche fuori perché sono perennemente di malumore con chiunque! Se ho capito che questa persona non mi merita perché mi viene così difficile accettarlo? Nella mia testa sorgono ogni giorno domande nuove, ed hanno bisogno di una risposta sensata! Non vorrei arrivare a rischiare una denuncia per stalking perché voglio vedere il mio ex e farmi spiegare la situazione così da accettarla magari più "serenamente ". Ed ho paura che se passassi nel suo paese mi verrebbe da vedere se è al bar e quindi fermarmi e chiedergli di parlare un po'. Ma questo è stalking.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Capisco che è molto "dentro" la Sua sofferenza,
e questo può renderLa impermeabile a qualsiasi risposta
o lettura.

Dott. Brunialti
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Utente
Utente
Salve, oggi ho parlato con i miei genitori ed ho detto loro che avevo intenzione di rivolgermi ad un professionista. Questa decisione è stata presa perché nella giornata di ieri ho avuto un crollo emotivo esagerato durante il quale ho seriamente pensato di mettere la parola in fine in via definitiva a tutto questo dolore. In lacrime ho scritto una lettera d'addio per la mia famiglia in modo da non "alleggerire" dei futuri sensi di colpa che scaturirebbero dalla mia decisione egoistica. Ho scritto una lettera anche al mio ex, dove gli spiego cosa stavo passando, che ero depresso già da prima di conoscerlo e gli chiedo scusa se non gliene ho mai parlato, gli ho solo detto che inconsapevolmente mi stava salvando la vita. Non so se l'ho fatta per dargli un senso di colpa di questo mio gesto così estremo, so soltanto che un'ora con lui mi avrebbe aiutato a risollevarmi.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

a fronte della Sua sofferenza
la decisione di chiedere aiuto ad uno/a Psicologo Psicoterapeuta appare saggia.

Le auguro di cuore un buon e proficuo percorso.
Dott. Brunialti