Paura dei buchi neri

Buonasera a tutti, vi scrivo perché dalla quarantena a questa parte ho sviluppato una sorta di fobia, che potrebbe sembrare assurda.
Sono una ragazza di diciannove anni e sono nell’ultimo periodo scolastico, che mi sta causando un enorme stress per un paio di materie che devo recuperare.
Non so quanto questo fattore abbia influito sulla nascita di questa fobia, ma vorrei partire dal principio.
Circa un mese e mezzo fa ho iniziato a sviluppare una sorta di paura per il buio e il cielo stellato di notte, poiché ho trascorso tutta la durata della quarantena a casa di mia mamma, che è un appartamento ubicato al quarto piano e dalla stanza da letto si può godere della vista della città più l’immensità del cielo.
Questo cambiamento, dopo aver trascorso tutta la mia vita in una casa al pianoterra, ha scatenato in me un’ansia per il cielo notturno e per il cosmo in generale.
Diciamo che sin da piccola sono sempre stata un tipo piuttosto pauroso, quindi spesso tendo ad avere paure momentanee che però si attenuano o scompaiono dopo un certo periodo di qualche giorno.
Durante il periodo della quarantena ho avuto dei costanti attacchi di panico, motivo per cui la mia dottoressa di base mi ha prescritto delle gocce abbastanza leggere per l’ansia che hanno funzionato, poiché ora ne ho molti di meno.
Nello stesso periodo, inoltre, letto la notizia su svariati siti scientifici che è stato scoperto il buco nero più vicino alla Terra.
Ma non è la cosa che mi ha sconvolto di più: il fatto è che, informandomi, ho scoperto che molti dei buchi neri - quelli più piccoli che hanno la massa di circa quattro o cinque soli - sono praticamente invisibili, quindi se si avvicinasse uno di quelli al sistema solare ce ne accorgeremmo troppo tardi.
So che è una cosa alquanto improbabile che accada, ma ogni sera, quando cala il buio e rimango da sola coi miei pensieri, ho questa idea e ossessione fissa: la paura di morire risucchiata da un momento all’altro improvvisamente in un corpo celeste del tutto privo di luce.
E il fatto di non avere rassicurazioni da parte degli studiosi o scienziati mi spaventa ancora di più.
Durante il giorno non ho questi pensieri, sia perché sono presa dai miei impegni e sia perché la luce del giorno mi dà una certa sicurezza.
Ne ho parlato con pochissimi amici e mai con la mia famiglia perché me ne vergogno molto e temo di essere presa in giro.
Pensavo che questa paura fosse scomparsa nel giro di qualche giorno come tutte le altre, ma vedo che continua a persistere da più di un mese e non so come fare per stare più serena, tranquilla e dormire facilmente...
Sono una persona molto riflessiva e probabilmente tutto il tempo isolata in casa mi ha fatto pensare un po’ troppo, ma vorrei soltanto levarmi questa paura e avere la certezza che questo pericolo non possa presentarsi per almeno un centinaio di anni.


Grazie mille anticipatamente per le risposte gentili dottori/dottoresse
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

a tutti capita di avere dei pensieri negativi che passano rapidamente e inconsapevolmente nella propria mente. Spesso, non ce ne rendiamo conto, o non gli diamo importanza.
Lei ci riferisce essere una persona riflessiva. Cosa intende? L'impressione che mi da, è che spesso tenda a soffermarsi sui suoi pensieri, affrontarli, esaminarli, trovare una soluzione anche nei momenti in cui la soluzione sembrerebbe non esserci (veda per esempio, il suo desiderio: "vorrei soltanto levarmi questa paura e avere la certezza"). Non è possibile avere la certezza di nulla. Sembra che lei faccia fatica a lasciar correre alcuni di questi pensieri negativi, che potrebbero recitare come pensieri terribili (e causa di ansia). Per esempio, potrebbero esserci pensieri del tipo: "Oddio, e se un buco nero mi risucchiasse? Sarebbe tremendo (per vari motivi)".
Probabilmente, la situazione di lockdown vissuto l'ha avvicinata ancora di più alle riflessioni (alla ruminazione mentale), cosa che ha amplificato una situazione di disagio magari già presente in passato.
Quello che le consiglio è di parlare apertamente di questo suo disagio alla sua famiglia, al fine di trovare una soluzione utile per affrontare questo problema. Non perchè è il contenuto ad essere preoccupante, ma perchè è la forma che le causa questo malessere. Infatti, ci racconta che ha spesso avuto paure di questo tipo.
Se la situazione persiste, le consiglio di prendere un appuntamento con uno psicologo "dal vivo", in modo da poter capire realmente cosa succede e cosa le crea così tanto disagio.

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile dr. Ziglioli,

la ringrazio per avermi risposto e mi scuso per il ritardo. Quando dicevo riflessiva, intendevo che mi piace pormi quesiti e cercare di riflettere su temi filosofici e/o fisici/astronomici, motivo per cui durante la quarantena ho letto molti articoli di natura scientifica, che mi hanno fatto scatenare questa nuova fobia.
Con l’avvenire della fase tre ho ripreso ad avere una vita sociale (ovviamente in sicurezza) e a riuscire a distrarmi un po’, ma una notte ho fatto un sogno molto realistico sulla Terra risucchiata da un buco nero e mi è tornata l’ossessione. L’ho detto ai miei genitori, ma non ci hanno dato molto peso, anche perché con mio padre non ho un buon rapporto. Sono consapevole dell’assurdità delle mie paure e che quello era solo un sogno scaturito da esse, vorrei soltanto non pensarci ma mi risulta impossibile... Ogni singolo rumore e ogni singola luce che proviene dall’ambiente esterno, quando sono a casa, mi fa sobbalzare e mi fa pensare al peggio...
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Il fatto che lei non riesca a smettere di dare credito ai suoi pensieri, è perché probabilmente ritiene il suo rimuginio in qualche modo utile. Di solito, ma non vale per tutti, il rimuginio caratterizzato da pensieri ansiosi ha la funzione apparente di proteggersi da un eventuale pericolo nel momento in cui si dovesse verificare. In altre parole, ci dà la sensazione di poterci preparare in anticipo qualcosa che avverrà.
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Utente
Utente
E c’è qualcosa che il possa fare per far smettere questo continuo flusso di pensieri e vivere la mia vita serenamente?
La sera, prima di dormire, mi tocca prendere 10 gocce di Ansiodep per evitare attacchi di panico notturni...
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