La mia famiglia non perdona i miei errori
Ho già parlato in passato dei problemi affrontati con la mia famiglia, che rappresenta senza dubbio il mio "ostacolo" più grande per vivere serena.
Non ho un carattere forte, sono sempre stata sottomessa alle loro idee e decisioni, ora come ora ho 25 anni e la loro imposizione era farmi comprare una macchina nuova.
Circa 4 mesi fa ho detto di sì, che andava bene.
Ora i miei piani sono cambiati, e non riesco più a prendere le loro decisioni come se fossero le mie, così mi sono rifiutata di comprare questa macchina, per la quale a dire loro avevano già un contratto aperto.
Si sono arrabbiati, e io gli ho solamente detto che questa era la mia decisione, che le soluzioni ci sono.
Loro non hanno fatto a meno di dirmi che la mia è una scelta stupida, che sono una stupida, che quando con la mia macchina vecchia rimarrò a piedi mi arrangeró, una marea di insulti che a me fanno venire un'ansia tremenda...non so come gestire la cosa, mi sento in trappola.
Mi agito, piango.
Eppure vorrei che le loro parole non mi facessero così male.
Mi sento in colpa ma allo stesso tempo non sopporto che per loro ogni mia scelga sia stupida, che se non faccio come dicono loro sono stupida.
Mi sto laureando, lavoro a tempo pieno, sono una ragazza normale.
Possibile che mi debba sentire sempre così?
Come posso controllare le mie emozioni e far valere le mie ragioni?
Non ho un carattere forte, sono sempre stata sottomessa alle loro idee e decisioni, ora come ora ho 25 anni e la loro imposizione era farmi comprare una macchina nuova.
Circa 4 mesi fa ho detto di sì, che andava bene.
Ora i miei piani sono cambiati, e non riesco più a prendere le loro decisioni come se fossero le mie, così mi sono rifiutata di comprare questa macchina, per la quale a dire loro avevano già un contratto aperto.
Si sono arrabbiati, e io gli ho solamente detto che questa era la mia decisione, che le soluzioni ci sono.
Loro non hanno fatto a meno di dirmi che la mia è una scelta stupida, che sono una stupida, che quando con la mia macchina vecchia rimarrò a piedi mi arrangeró, una marea di insulti che a me fanno venire un'ansia tremenda...non so come gestire la cosa, mi sento in trappola.
Mi agito, piango.
Eppure vorrei che le loro parole non mi facessero così male.
Mi sento in colpa ma allo stesso tempo non sopporto che per loro ogni mia scelga sia stupida, che se non faccio come dicono loro sono stupida.
Mi sto laureando, lavoro a tempo pieno, sono una ragazza normale.
Possibile che mi debba sentire sempre così?
Come posso controllare le mie emozioni e far valere le mie ragioni?
[#1]
Gentile Utente,
Lei non può controllare (anche perché non esiste un metodo) le emozioni, le frasi pronunciate dai Suoi genitori sono offensive e chiunque al posto Suo si sentirebbe a disagio nel sentirsele attribuite.
Però credo che i Suoi genitori siano eccessivamente preoccupati per Lei (" che quando con la mia macchina vecchia rimarrò a piedi mi arrangeró "), tant'è che loro evidentemente puntano a ciò che dal loro punto di vista è il meglio (un automobile nuova che possa abbassare il LORO livello di ansia, in quanto maggiormente sicura e performante di una vecchia e magari inaffidabile).
Ha mai provato a parlarne con loro?
Lei di solito condivide tutte le Sue scelte con loro (acquisro dell'automobile, ecc...)?
Cordiali saluti,
Lei non può controllare (anche perché non esiste un metodo) le emozioni, le frasi pronunciate dai Suoi genitori sono offensive e chiunque al posto Suo si sentirebbe a disagio nel sentirsele attribuite.
Però credo che i Suoi genitori siano eccessivamente preoccupati per Lei (" che quando con la mia macchina vecchia rimarrò a piedi mi arrangeró "), tant'è che loro evidentemente puntano a ciò che dal loro punto di vista è il meglio (un automobile nuova che possa abbassare il LORO livello di ansia, in quanto maggiormente sicura e performante di una vecchia e magari inaffidabile).
Ha mai provato a parlarne con loro?
Lei di solito condivide tutte le Sue scelte con loro (acquisro dell'automobile, ecc...)?
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Non ho mai preso decisioni di testa mia perché questo avrebbe significato ricevere i loro insulti. Spesso ho preferito lasciar stare, un po' per me stessa ( le loro parole mi rovinano le giornate alla fine) sia per la quiete fra di noi. Ma io non riesco più ad accettare questa situazione, andare via di casa è difficile, il mio fidanzato attualente abita in un altra regione e io non so più cosa fare. Sono guarita da una forte depressione circa un anno fa, e ora mi sembra di tornare indietro. Vorrei dire alla mia famiglia che il loro comportamento per me è motivo di sofferenza, che vorrei essere ascoltata di più e come una persona normale non come una stupida. Ma quando ho accennato a mia madre dei problemi di depressione che avevo ( uscivo ogni giorno per le terapie quindi ho preferito dirglielo) mi ha risposto che semplicemente sono stata troppo viziata. Che non so affrontare i problemi della vita e che la depressione è la malattia di chi non ha niente da fare e si deprime. Inutile dire che mi sono sentita ancora più sola, trovavo più amore nei medici che mi curavano piuttosto che in casa mia. Vorrei poter trovare il modo di sentirmi più sicura di me stessa perché le loro critiche mi hanno resa insicura su tutto, metto in discussione continuamente me stessa e credo che se fossi più sicura questi problemi non li avrei. Un po' di mesi fa ho interrotto anche le sedute con la psicologa, ero guarita, ci sentiamo solo ogni tanto per telefono per sapere se va tutto bene anche perché lei ha smesso di lavorare nella mia città. E ora non so cosa fare. Mi sento triste, e molto sola.
[#3]
"Non ho mai preso decisioni di testa mia perché questo avrebbe significato ricevere i loro insulti. "
Scusi, ma il lavoro che svolge, l'università, il fidanzato sono decisioni prese in condivisione con i Suoi genitori o in qualche modo approvate da loro?
Ora stiamo parlando dell'acquisto dell'auto nuova, che per carità è una somma di denaro più importante rispetto ad un altro acquisto che possiamo fare ogni giorno, ma la scelta finale è sempre la Sua.
Secondo Lei come mai i Suoi genitori si comportano così?
Lei è figlia unica?
Per quanto riguarda la depressione, purtroppo chi guarda dall'esterno non sempre è in grado di capire e spesso la depressione viene vista come una mancanza di volontà.
Legga qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1583-depressione-patologia-o-poca-forza-di-volonta.html
Ma io Le suggerisco anche di puntare lo sguardo non sul modo di funzionare dei Suoi genitori (che comunque nessuno può cambiare), quanto sui Suoi cambiamenti, progressi, e traguardi che si avvicinano.
Cordiali saluti,
Scusi, ma il lavoro che svolge, l'università, il fidanzato sono decisioni prese in condivisione con i Suoi genitori o in qualche modo approvate da loro?
Ora stiamo parlando dell'acquisto dell'auto nuova, che per carità è una somma di denaro più importante rispetto ad un altro acquisto che possiamo fare ogni giorno, ma la scelta finale è sempre la Sua.
Secondo Lei come mai i Suoi genitori si comportano così?
Lei è figlia unica?
Per quanto riguarda la depressione, purtroppo chi guarda dall'esterno non sempre è in grado di capire e spesso la depressione viene vista come una mancanza di volontà.
Legga qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1583-depressione-patologia-o-poca-forza-di-volonta.html
Ma io Le suggerisco anche di puntare lo sguardo non sul modo di funzionare dei Suoi genitori (che comunque nessuno può cambiare), quanto sui Suoi cambiamenti, progressi, e traguardi che si avvicinano.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 22/05/2020.
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