Credo di avere un forte complesso di inferiorità nei confronti della ex del mio ragazzo
Gentile,
Le scrivo perché non mi è possibile andare da uno psicologo.
Ho 25 anni, e da 4 anni ho una relazione con un ragazzo.
Le cose sono sempre andate bene, abbiamo dei progetti per il futuro.
Quando ci siamo messi insieme, entrambi eravamo single da circa un anno.
Lui prima era stato insieme ad una ragazza, per circa 10 mesi, che lo aveva lasciato all'improvviso spezzandogli il cuore e lui ne era stato profondamente innamorato.
Una delle prime volte che abbiamo dormito insieme, lui mi ha mostrato il telefono e l'ultima ricerca Instagram era proprio il profilo della sua ex.
Successivamente, mi ha portato ad un concerto: un concerto della sua ex.
E così, ogni volta che la vedeva mentre era fuori, correva a dirmelo "c'è la mia ex qui dove sto facendo aperitivo".
Non credo volesse farmi del male, rendendomi partecipe del fatto che la incontrasse, l'ho interpretato come una sorta di segno di "fedeltà", nonostante lo percepissi con fastidio.
Ma io, che inizialmente non avevo alcun interesse per questa persona, a causa di queste piccole cose, piano piano cominciai ad interessarmi.
A spaventarmi.
Ad aggravare la cosa, e a rendere più o meno costante la sua presenza, la ex era ed è molto amica della migliore amica del mio ragazzo.
Ora, probabilmente all'inizio della nostra relazione Marco era ancora incastrato, anche solo mentalmente, nel ricordo della sua ex.
E io ne sono stata gelosa immediatamente.
Ma la nostra coppia ha cominciato a funzionare fin da subito, e dopo pochissimo si sono assottigliati questi riferimenti alla ex, noi ci siamo innamorati follemente, nessuno ne parlava più.
Ma ormai il germe era entrato.
Mi dava fastidio il fatto che avessero amici comuni, il fatto che spesso si vedessero, il fatto che io stessa l'abbia incontrata più volte, e allora cominciai a controllare costantemente i profili social di lei.
Quest'abitudine non è mai venuta meno nel corso di 4 anni.
Mentre il mio ragazzo, con il passare degli anni, smetteva totalmente di occuparsi di lei, mentre lei si trasferiva all'estero e non c'era più possibilità di incontrarla o motivo di preoccuparsi, io ingigantivo la sua presenza.
Al punto che non è più motivo di gelosia per me, ma di confronto.
Controllo i suoi profili social di continuo, ormai conosco i suoi amici e i suoi colleghi, e inevitabilmente faccio paragoni.
È una ragazza carina, niente di eclatante, come potrei esserlo io, ma per me è diventata una nemesi, il traguardo impossibile a cui ambire.
Lei è un'artista, io comparo la mia vita e la sua e mi compatisco per quanto mi senta "di meno" rispetto a lei.
Questo atteggiamento, questo controllo dei social ossessivo e mio conseguente abbattimento, viene fuori in maniera prepotente soprattutto in momenti di forte stress per me.
E nonostante lo sappia, continuo.
Ieri l'ho bloccata su tutti i social.
Ho iniziato a scrivere un diario.
Non so cos'altro fare per eliminare un mostro che ho costruito da sola, per smettere di trasferire le mie insicurezze su di lei.
Le scrivo perché non mi è possibile andare da uno psicologo.
Ho 25 anni, e da 4 anni ho una relazione con un ragazzo.
Le cose sono sempre andate bene, abbiamo dei progetti per il futuro.
Quando ci siamo messi insieme, entrambi eravamo single da circa un anno.
Lui prima era stato insieme ad una ragazza, per circa 10 mesi, che lo aveva lasciato all'improvviso spezzandogli il cuore e lui ne era stato profondamente innamorato.
Una delle prime volte che abbiamo dormito insieme, lui mi ha mostrato il telefono e l'ultima ricerca Instagram era proprio il profilo della sua ex.
Successivamente, mi ha portato ad un concerto: un concerto della sua ex.
E così, ogni volta che la vedeva mentre era fuori, correva a dirmelo "c'è la mia ex qui dove sto facendo aperitivo".
Non credo volesse farmi del male, rendendomi partecipe del fatto che la incontrasse, l'ho interpretato come una sorta di segno di "fedeltà", nonostante lo percepissi con fastidio.
Ma io, che inizialmente non avevo alcun interesse per questa persona, a causa di queste piccole cose, piano piano cominciai ad interessarmi.
A spaventarmi.
Ad aggravare la cosa, e a rendere più o meno costante la sua presenza, la ex era ed è molto amica della migliore amica del mio ragazzo.
Ora, probabilmente all'inizio della nostra relazione Marco era ancora incastrato, anche solo mentalmente, nel ricordo della sua ex.
E io ne sono stata gelosa immediatamente.
Ma la nostra coppia ha cominciato a funzionare fin da subito, e dopo pochissimo si sono assottigliati questi riferimenti alla ex, noi ci siamo innamorati follemente, nessuno ne parlava più.
Ma ormai il germe era entrato.
Mi dava fastidio il fatto che avessero amici comuni, il fatto che spesso si vedessero, il fatto che io stessa l'abbia incontrata più volte, e allora cominciai a controllare costantemente i profili social di lei.
Quest'abitudine non è mai venuta meno nel corso di 4 anni.
Mentre il mio ragazzo, con il passare degli anni, smetteva totalmente di occuparsi di lei, mentre lei si trasferiva all'estero e non c'era più possibilità di incontrarla o motivo di preoccuparsi, io ingigantivo la sua presenza.
Al punto che non è più motivo di gelosia per me, ma di confronto.
Controllo i suoi profili social di continuo, ormai conosco i suoi amici e i suoi colleghi, e inevitabilmente faccio paragoni.
È una ragazza carina, niente di eclatante, come potrei esserlo io, ma per me è diventata una nemesi, il traguardo impossibile a cui ambire.
Lei è un'artista, io comparo la mia vita e la sua e mi compatisco per quanto mi senta "di meno" rispetto a lei.
Questo atteggiamento, questo controllo dei social ossessivo e mio conseguente abbattimento, viene fuori in maniera prepotente soprattutto in momenti di forte stress per me.
E nonostante lo sappia, continuo.
Ieri l'ho bloccata su tutti i social.
Ho iniziato a scrivere un diario.
Non so cos'altro fare per eliminare un mostro che ho costruito da sola, per smettere di trasferire le mie insicurezze su di lei.
[#1]
Carissima Utente
"abbattere un mostro " mentale non è semplice...specialmente con questa modalità. Qui si possono fare consulti, no veri e propri trattamenti.
E nonostante le numerose informazioni che ci ha fornito bisognerebbe approfondire meglio alcune dinamiche.
La domanda che mi sorge è : ha affrontato questo problema insieme al suo ragazzo ?
Inoltre vorrei farle notare che le due storie da lei descritte sono completamente non paragonabili....quella precedente durata solo dieci mesi, la vostra 4 anni ed una progettualità futura in corso....la prima non ha funzionato, la seconda sta funzionando.
Se vuole fare un confronto tra le due storie...perchè non mette in evidenza tutti questi aspetti positivi, reali e concreti ?
Anzi dovrebbe essere orgogliosa di non essere come la ex del suo ragazzo...perchè se voi due state ancora insieme evidentemente la Donna che lui desiderava era una come te..non credi?
Inoltre come hai più spesso ripetuto, tante circostanze potevano continuare a tenerlo legato...quindi suppongo...che se Lui avesse desiderato riprovarci o ritornare dalla sua ex lo avrebbe fatto.
Pertanto le consiglio di fermarsi un attimino, chiudere gli occhi e rivivere tutto quello che ha descritto guardando il tutto da una prospettiva diversa e se non lo ha ancora fatto provi a parlarne con lui in modo che possa sentirsi rassicurata.
Mi tenga aggiornata.
Cordiali Saluti
"abbattere un mostro " mentale non è semplice...specialmente con questa modalità. Qui si possono fare consulti, no veri e propri trattamenti.
E nonostante le numerose informazioni che ci ha fornito bisognerebbe approfondire meglio alcune dinamiche.
La domanda che mi sorge è : ha affrontato questo problema insieme al suo ragazzo ?
Inoltre vorrei farle notare che le due storie da lei descritte sono completamente non paragonabili....quella precedente durata solo dieci mesi, la vostra 4 anni ed una progettualità futura in corso....la prima non ha funzionato, la seconda sta funzionando.
Se vuole fare un confronto tra le due storie...perchè non mette in evidenza tutti questi aspetti positivi, reali e concreti ?
Anzi dovrebbe essere orgogliosa di non essere come la ex del suo ragazzo...perchè se voi due state ancora insieme evidentemente la Donna che lui desiderava era una come te..non credi?
Inoltre come hai più spesso ripetuto, tante circostanze potevano continuare a tenerlo legato...quindi suppongo...che se Lui avesse desiderato riprovarci o ritornare dalla sua ex lo avrebbe fatto.
Pertanto le consiglio di fermarsi un attimino, chiudere gli occhi e rivivere tutto quello che ha descritto guardando il tutto da una prospettiva diversa e se non lo ha ancora fatto provi a parlarne con lui in modo che possa sentirsi rassicurata.
Mi tenga aggiornata.
Cordiali Saluti
Dr.ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute
[#2]
Utente
Gentile dottoressa, la ringrazio per la risposta. Non mi è possibile in questo momento andare da uno psicologo ma si tratta di qualcosa che intendo fare al più presto.
In ogni caso, mi rendo assolutamente conto delle cose da lei evidenziate, ma il problema è per me diventato più ampio. Non si tratta più di "gelosia", quando penso a lei, è come se il mio ragazzo non facesse parte della vicenda.
In ogni caso, mi rendo assolutamente conto delle cose da lei evidenziate, ma il problema è per me diventato più ampio. Non si tratta più di "gelosia", quando penso a lei, è come se il mio ragazzo non facesse parte della vicenda.
[#3]
Utente
Per me è diventata esclusivamente motivo di confronto, tra ciò che non accetto di me e ciò che invece vedo di più perfetto in lei. È diventato qualcosa di più profondo: il mio ragazzo non c'entra più. È come se riversassi le mie insicurezze su di lei, facendo paragoni su ogni cosa, commiserandomi senza alcuna vera ragione. Lo so, ma al contempo non riesco a non farlo.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 12.2k visite dal 21/05/2020.
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