Disturbo ossessivo compulsivo e paura dell’abbandono
Salve, ho 17 anni e ho il disturbo ossessivo compulsivo e soffro della sindrome dell’abbandono, volevo chiedere dei consigli riguardo le problematiche di questi disturbi.
Io prendo 75 mg zoloft il mattino 50 mg la sera e 25 ma di quetapina
Ho molti problemi a tenere delle persone a cui io mi affeziono, quando tengo a delle persone e quelle persone parlano con altri mi sale l’ansia e la preoccupazione che quella persona non mi voglia più bene solo perché parla con altre persone, so che non è una cosa normale, che tipo di terapia insieme alle terapia farmacologica posso intraprendere?
La psicoterapia dei movimenti degli occhi puó funzionare?
Vorrei che non mi salisse l’ansia quando delle persone a cui voglio bene parlino con altre persone credendo che non mi vogliano bene.
Che tipo di psicoterapia posso iniziare?
Una domanda importante?
La paura dell’abbandono si può risolvere?
Questi disturbi mi creano molto disagio, cosa posso fare?
Quando mi sale l’ansia per la paura che quando qualcuno a cui mi affeziono parla con un amico o qualcun’altro come posso capire che se parla con qualcuno non vuol dire che non mi voglia bene?
Io prendo 75 mg zoloft il mattino 50 mg la sera e 25 ma di quetapina
Ho molti problemi a tenere delle persone a cui io mi affeziono, quando tengo a delle persone e quelle persone parlano con altri mi sale l’ansia e la preoccupazione che quella persona non mi voglia più bene solo perché parla con altre persone, so che non è una cosa normale, che tipo di terapia insieme alle terapia farmacologica posso intraprendere?
La psicoterapia dei movimenti degli occhi puó funzionare?
Vorrei che non mi salisse l’ansia quando delle persone a cui voglio bene parlino con altre persone credendo che non mi vogliano bene.
Che tipo di psicoterapia posso iniziare?
Una domanda importante?
La paura dell’abbandono si può risolvere?
Questi disturbi mi creano molto disagio, cosa posso fare?
Quando mi sale l’ansia per la paura che quando qualcuno a cui mi affeziono parla con un amico o qualcun’altro come posso capire che se parla con qualcuno non vuol dire che non mi voglia bene?
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Gentile ragazzo,
voglio ricordare che questi consulti on line sono riservati a persone maggiorenni, per cui mi pare opportuno che tu ne discuta con i tuoi genitori che devono acconsentire ad un trattamento. Grazie a loro potrai rivolgerti ad uno psicologo psicoterapeuta. Non credo che la tecnica EMDR possa essere d'aiuto, in quanto non è una psicoterapia, ma una tecnica (tra le tante) che si possono usare per pazienti che hanno subito traumi.
Il tuo problema mi pare del tutto diverso. Probabilmente hai bisogno, oltre che di imparare a gestire l'ansia (ma talvolta un po' d'ansia ci può stare davanti a cose nuove e durante l'adolescenza si vivono molte esperienze nuove), anche di imparare che inevitabilmente le persone care attorno a noi non sono solo nostre, ma dobbiamo per forza "dividerle" con tutti gli altri. La società funziona così. Ovviamente questo non significa che perdiamo queste persone. Ma un po' più di sicurezza verrà anche con il tempo e con le esperienze che farai.
Parla con i tuoi genitori della tua decisione di rivolgerti ad uno psicologo e il tipo di psicoterapia che posso consigliarti è molto pratica e focalizzata sul problema, in modo che in breve tempo tu possa acquisire maggiore sicurezza.
Cordiali saluti,
voglio ricordare che questi consulti on line sono riservati a persone maggiorenni, per cui mi pare opportuno che tu ne discuta con i tuoi genitori che devono acconsentire ad un trattamento. Grazie a loro potrai rivolgerti ad uno psicologo psicoterapeuta. Non credo che la tecnica EMDR possa essere d'aiuto, in quanto non è una psicoterapia, ma una tecnica (tra le tante) che si possono usare per pazienti che hanno subito traumi.
Il tuo problema mi pare del tutto diverso. Probabilmente hai bisogno, oltre che di imparare a gestire l'ansia (ma talvolta un po' d'ansia ci può stare davanti a cose nuove e durante l'adolescenza si vivono molte esperienze nuove), anche di imparare che inevitabilmente le persone care attorno a noi non sono solo nostre, ma dobbiamo per forza "dividerle" con tutti gli altri. La società funziona così. Ovviamente questo non significa che perdiamo queste persone. Ma un po' più di sicurezza verrà anche con il tempo e con le esperienze che farai.
Parla con i tuoi genitori della tua decisione di rivolgerti ad uno psicologo e il tipo di psicoterapia che posso consigliarti è molto pratica e focalizzata sul problema, in modo che in breve tempo tu possa acquisire maggiore sicurezza.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 20/05/2020.
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