Rapporto paziente terapeuta e alleanza terapeutica

Buonasera, Mi scuso ma sono in una situazione di stallo e avrei bisogno di qualche consiglio.

Sono in terapia analitica nella mia città di origine da 10 anni.

Mi sono poi mosso di città per università e forse per irrisolti nella mia città di origine ci torno solo nel week end (per genitori e terapeuta).

La mia prima forte crisi nella città di origine è stata per una ragazza.
Dopo frequentazione (anche se senza contatto fisico) mi ha scritto che aveva ancora il ragazzo (cosa accennata all inizio della nostra frequentazione) e che le sarei mancato vista la mia reazione di fortissimo dolore e forte disperazione (avevo 19 anni oggi ne ho 32).

Non abbiamo mai più chiarito.
Leggendo i sintomi del disturbo post traumatico e quelli del tradimento/lutto mi ci sono ritrovato molto.

Avevo distrutto la mia vita (cambio di università e telefono) mi svegliavo di notte urlando e strappandomi capelli.

Mi sono sentito rompere dentro.
Ho trovato sollievo solo con una terapeuta consigliatami dal mio medico.

Ho poi cambiato università seguito dalla mia terapeuta e sono stato bene
Un intoppo dopo la laurea mi sono fermato a vivere in questa nuova città forse per i miei vecchi irrisolti.

Ho sempre avuto problemi lavorativi e dopo anni di stallo mi sono rivolto a una terapeuta nella città in cui sono rimasto.

Molto importante questo rapporto terapeutico e di forte affetto almeno da parte mia.
La Terapeuta è poco più grande della ragazza che ha causato la mia prima crisi e per molte cose parlando me la ricorda però solo in modo positivo come sanando quelle disfunzionalita' di rabbia che mi porto da anni.
La sensazione è quella di dolcezza che si contrappone a delusioni e rabbia per quell evento di anni fa (ero impotente e vuoto).
Nuova linfa vitale!
Ho lasciato un lavoro perché volevo stare meglio!

Adesso il problema: ho scoperto casualmente in internet che questa persona è sposata.
L argomento non era uscito o comunque con nel transfert creato non era nel mio immaginario (a me bastava stare meglio)
Da quando l ho scoperto tanta confusione molte delle convinzioni fatte mi sono chiesto se rimanessero reali così distanti dalla realtà da me immaginata.
Ho sentito come un micro trauma/tradimento (cosa già successa nella mia vita).
Penso che in qualche modo si possa recuperare ma ho sofferto e soffro ancora molto.
Mi sono sentito di nuovo più solo più piccolo, tradito
In questo periodo ho dovuto accettare un nuovo lavoro (dico dovuto perché ho avuto forti momenti di discontinuità e dolore) e mi portò dietro un po' le solite problematiche.
Tendo a congelare nuovi colleghi e la mia vita perché non so.
Rallenta e si svuota la mia vita.

Penso che se sono stato così male di tenerci forse avrei dovuto immaginare che una donna a 40 anni etc.

Voglio recuperare la mia salute oltre al rapporto con una persona a cui tengo forse tanto più perché qui non ho molto ma non voglio pensare a suo marito perché è come un blocco.

Grazie a chiunque potrà darmi qualche spunto per andare avanti
F.
[#1]
Dr.ssa Sara Pontecorvo Psicologo 7 3
Buonasera, credo che una cosa importante da fare sia proprio parlare con la sua terapeuta di quello che sta provando e di quello che sta vivendo. È importante farlo proprio perché sembra si stia ripetendo un qualcosa che le è già avvenuto in passato e che la fa soffrire. Come ben lei saprà la terapia consiste anche nel capire queste delusioni/sentimenti verso il terapeuta che sono molto intensi e spesso hanno radici antiche (cioè sono stati provati verso altre figure del passato e tendono a ripetersi quando la/il terapeuta diventa importante).
Penso che siate in un punto importante della terapia e se lo affrontate insieme parlandone (ci vorrà del tempo comunque) potrebbe essere un punto di svolta per lei...
Se la sentirebbe?


Un grosso augurio.

Dr.ssa sara pontecorvo

[#2]
Utente
Utente
Gentile dott.ssa,
Grazie per la risposta.
Il dolore è stato un microtrauma per me e ho sofferto moltissimo ma sto continuando a provarci.
Non perché mi venga istintivo, quando il fuoco scotta tanto la prima reazione emotiva è quella di scappare, ma perché penso sia la cosa giusta.
Penso ci sia gratitudine a prescindere dall esito della terapia e questo tanto basta.
Chi riceve da e spero le cose migliorino in fretta.
Grazie di nuovo,
Cordiali saluti
[#3]
Utente
Utente
Un ultima domanda è normale che io non sapessi ne avessi intuito che questa persona era sposata? A domande di dove sarebbe andata in vacanza mi rispondeva in modo generico facendo più pensare ad amici o come se non fosse nulla di che
... è giusto agire così?
Grazie
[#4]
Dr.ssa Sara Pontecorvo Psicologo 7 3
Buonasera, bisognerebbe capire meglio come è andata. Di solito comunque è piuttosto comune e normale mantenere una certa riservatezza sulla propria vita privata. Il grado di apertura-chiusura dipende comunque da persona a persona e da situazione a situazione. Ne parli con la sua terapeuta così potrà sciogliere tutti questi dubbi.

Saluti