Senso di frustrazione
Salve, mi chiamo Enrico, ho 25 anni.
Provo spesso un senso di frustrazione per la mia vita.
Potrebbe sembrare strano visto dall'esterno perché mi sono da poco laureato e ho trovato subito un ottimo lavoro.
Sento di aver sprecato delle possibilità.
Un esempio per tutti: oggi ho letto di un ragazzo che conosco che è stato premiato per la sua tesi di laurea, dopo aver ottenuto una doppia laurea italia/Danimarca ora lavora a Copenaghen... È proprio quello che avrei voluto fare io... Stavo per percorrere esattamente la stessa strada ma poi per non voler lasciare qui la mia ragazza dell'epoca e soprattutto per la presenza di problemi familiari in casa (non volevo lasciare da sola mia mamma a gestire la malattia di mia nonna) non me la sono sentita.
Ma sono sempre più pentito.
Sono qui a 25 anni ancora a casa con i miei in un piccolo paese di pronvicia quando avrei potuto sfruttare molto di più le possibilita che avevo, dal punto di vista economico la mia famiglia mi avrebbe sostenuto.
Lo so che possono sembrare delle lamentele da ragazzo viziato che si lamenta per nullla ma io sto male e sento che non ce la faccio più a sopportare questa situazione... Sento di aver bisogno di una svolta nella mia vita ma sono come paralizzato, non ho il coraggio di cambiare.
Provo spesso un senso di frustrazione per la mia vita.
Potrebbe sembrare strano visto dall'esterno perché mi sono da poco laureato e ho trovato subito un ottimo lavoro.
Sento di aver sprecato delle possibilità.
Un esempio per tutti: oggi ho letto di un ragazzo che conosco che è stato premiato per la sua tesi di laurea, dopo aver ottenuto una doppia laurea italia/Danimarca ora lavora a Copenaghen... È proprio quello che avrei voluto fare io... Stavo per percorrere esattamente la stessa strada ma poi per non voler lasciare qui la mia ragazza dell'epoca e soprattutto per la presenza di problemi familiari in casa (non volevo lasciare da sola mia mamma a gestire la malattia di mia nonna) non me la sono sentita.
Ma sono sempre più pentito.
Sono qui a 25 anni ancora a casa con i miei in un piccolo paese di pronvicia quando avrei potuto sfruttare molto di più le possibilita che avevo, dal punto di vista economico la mia famiglia mi avrebbe sostenuto.
Lo so che possono sembrare delle lamentele da ragazzo viziato che si lamenta per nullla ma io sto male e sento che non ce la faccio più a sopportare questa situazione... Sento di aver bisogno di una svolta nella mia vita ma sono come paralizzato, non ho il coraggio di cambiare.
[#1]
Gentile utente,
di sè ci dice:
".. Sento di aver bisogno di una svolta nella mia vita ma sono come paralizzato, non ho il coraggio di cambiare."
Può succedere di "sapere" cosa bisognerebbe fare,
ma di non riuscire a fare un solo passo in quella direzione.
E' una situazione altamente frustrante,
ma che - al contempo - pur passando il tempo non si modifica.
".. avrei voluto .."
".. avrei potuto.."
".. sono sempre più pentito.."
e la malinconia di rimpianto intristisce la vita.
Lei ha scritto a noi Psy, e dunque Le proponiamo quanto la nostra professionalità suggerisce in questa situazione:
--> un percorso psicologico per supportare e favorire il CAMBIAMENTO.
Il senso comune ritiene che si vada dallo Psicologo per *capire*. Talvolta succede, ma l'orientamento che io stessa seguo e pratico in qualità di Psicoterapeuta si pone come obiettivo il *cambiamento*.
La qualità di vita è preziosa; va cercata, tutelata e protetta;
non lasci trascorrere troppo tempo,
sono trascorsi ormai due anni dal Suo ultimo consulto triste qui.
Dott. Brunialti
di sè ci dice:
".. Sento di aver bisogno di una svolta nella mia vita ma sono come paralizzato, non ho il coraggio di cambiare."
Può succedere di "sapere" cosa bisognerebbe fare,
ma di non riuscire a fare un solo passo in quella direzione.
E' una situazione altamente frustrante,
ma che - al contempo - pur passando il tempo non si modifica.
".. avrei voluto .."
".. avrei potuto.."
".. sono sempre più pentito.."
e la malinconia di rimpianto intristisce la vita.
Lei ha scritto a noi Psy, e dunque Le proponiamo quanto la nostra professionalità suggerisce in questa situazione:
--> un percorso psicologico per supportare e favorire il CAMBIAMENTO.
Il senso comune ritiene che si vada dallo Psicologo per *capire*. Talvolta succede, ma l'orientamento che io stessa seguo e pratico in qualità di Psicoterapeuta si pone come obiettivo il *cambiamento*.
La qualità di vita è preziosa; va cercata, tutelata e protetta;
non lasci trascorrere troppo tempo,
sono trascorsi ormai due anni dal Suo ultimo consulto triste qui.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 16/05/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.