Ossessione per i denti
Buongiorno... ho un problema che, per quanto possa sembrare banale, mi attanaglia e non mi permette di godermi tranquillamente la quotidianità, considerando poi la mia giovane età.
È cominciato tutto all'incirca un anno fa, quando mi recai da un dentista per farmi otturare una carie al dente che il mio dentista di fiducia non aveva intenzione di otturare, essendo molto piccola.
Da lì è cominciato per me un calvario, questo dentista mi ha "scavato" volta dopo volta il dente inutilmente, fino a fare infiammare il nervo.
Ho dovuto necessariamente devitalizzare questo dente, quasi sano se non fosse stato per una MINUSCOLA carie.
Il problema?
Non riusciva a devitalizzarlo, mi ha somministrato antibiotici e antinfiammatori per due mesi, fino a quando sono scappata dal mio dentista di sempre, in preda al dolore ormai da due mesi, per risolvere.
In quel periodo avevo accumulato davvero tanto stress, perché oltre a quel dolore che ho sopportato per due mesi, il "dentista" mi ha danneggiato anche un altro dente, interamente sano, ritenendo che ci fosse una carie "non visibile ai non addetti ai lavori", rendendomi impossibile masticare da un lato della bocca a causa di entrambi i denti (l'ultimo di cui ho parlato mi fa tuttora male se mastico qualcosa di più "duro").
Il mio dentista di fiducia riesce a devitalizzare il primo dente, mentre l'altro preferisce lasciarlo così dato che il dolore non compare sponteneamente, se non sollecitato, poiché l'otturazione fatta da quel "dentista" è abbastanza vicina al nervo.
Dopo questi mesi di stress, probabilmente avrò iniziato a digrignare i denti durante la notte o non so cosa, e una mattina mi sono svegliata con l'incisivo dolorante, come se avessi preso durante la notte una botta.
Il dentista (quello di fiducia) mi ha proposto di aspettare, e a distanza di 6 mesi il dente mi fa ancora male, anche se oramai il dolore è sopportabile.
Le uniche alternative sono "tenermi il dolore" fino a quando non sarò costretta a prendere una decisione e, ovviamente, non mordere più (già non mastico cose "dure" da un lato della bocca per quel dente che, se sollecitato, mi dà dolore), o, per "risolvere" immediatamente, devitalizzarlo e incapsularlo, cosa che non voglio assolutamente fare poiché il dentista mi ha premesso che si noterebbe, ed è una cosa che mi pesa davvero tanto psicologicamente.
Ora appena vedo una carie me ne vado in panico, vado e vengo dal dentista, passo il filo interdentale anche più del dovuto, non mangio fuori casa perché sono ossessionata dal dover lavare i denti appena finito di mangiare.
Qualcuno potrebbe dirmi che è normale avere "più cura" (ma l'ho sempre avuta) dei denti, in seguito a quello che è successo...ma non si tratta di avere cura, si tratta di essere letteralmente ossessionati.
Penso costantemente ai denti, sto male se vedo una macchia e non vado immediatamente dal dentista, vivo tutto in modo davvero pesante, tutto gira intorno ai denti.
Non so più cosa fare.
Vi ringrazio per la disponibilità.
È cominciato tutto all'incirca un anno fa, quando mi recai da un dentista per farmi otturare una carie al dente che il mio dentista di fiducia non aveva intenzione di otturare, essendo molto piccola.
Da lì è cominciato per me un calvario, questo dentista mi ha "scavato" volta dopo volta il dente inutilmente, fino a fare infiammare il nervo.
Ho dovuto necessariamente devitalizzare questo dente, quasi sano se non fosse stato per una MINUSCOLA carie.
Il problema?
Non riusciva a devitalizzarlo, mi ha somministrato antibiotici e antinfiammatori per due mesi, fino a quando sono scappata dal mio dentista di sempre, in preda al dolore ormai da due mesi, per risolvere.
In quel periodo avevo accumulato davvero tanto stress, perché oltre a quel dolore che ho sopportato per due mesi, il "dentista" mi ha danneggiato anche un altro dente, interamente sano, ritenendo che ci fosse una carie "non visibile ai non addetti ai lavori", rendendomi impossibile masticare da un lato della bocca a causa di entrambi i denti (l'ultimo di cui ho parlato mi fa tuttora male se mastico qualcosa di più "duro").
Il mio dentista di fiducia riesce a devitalizzare il primo dente, mentre l'altro preferisce lasciarlo così dato che il dolore non compare sponteneamente, se non sollecitato, poiché l'otturazione fatta da quel "dentista" è abbastanza vicina al nervo.
Dopo questi mesi di stress, probabilmente avrò iniziato a digrignare i denti durante la notte o non so cosa, e una mattina mi sono svegliata con l'incisivo dolorante, come se avessi preso durante la notte una botta.
Il dentista (quello di fiducia) mi ha proposto di aspettare, e a distanza di 6 mesi il dente mi fa ancora male, anche se oramai il dolore è sopportabile.
Le uniche alternative sono "tenermi il dolore" fino a quando non sarò costretta a prendere una decisione e, ovviamente, non mordere più (già non mastico cose "dure" da un lato della bocca per quel dente che, se sollecitato, mi dà dolore), o, per "risolvere" immediatamente, devitalizzarlo e incapsularlo, cosa che non voglio assolutamente fare poiché il dentista mi ha premesso che si noterebbe, ed è una cosa che mi pesa davvero tanto psicologicamente.
Ora appena vedo una carie me ne vado in panico, vado e vengo dal dentista, passo il filo interdentale anche più del dovuto, non mangio fuori casa perché sono ossessionata dal dover lavare i denti appena finito di mangiare.
Qualcuno potrebbe dirmi che è normale avere "più cura" (ma l'ho sempre avuta) dei denti, in seguito a quello che è successo...ma non si tratta di avere cura, si tratta di essere letteralmente ossessionati.
Penso costantemente ai denti, sto male se vedo una macchia e non vado immediatamente dal dentista, vivo tutto in modo davvero pesante, tutto gira intorno ai denti.
Non so più cosa fare.
Vi ringrazio per la disponibilità.
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Gentile Utente,
mi dispiace molto per i problemi che sono stati creati a causa di un dente che, poi, non era neppure da togliere e comprendo il Suo timore e la cura per i denti che, dopo tutto quello che è accaduto, è perfettamente logico.
Lei però ha il vantaggio di conoscere un dentista di fiducia che, a quanto pare, Le dà ottime indicazioni e che, nonostante tutto, Le ha permesso di tornare quasi ad una certa normalità.
Io suggerirei di confrontarsi con il dentista con controlli periodici, ma nel frattempo di comportarsi come si comportava in passato, godendosi la vita, ad esempio se vuole mangiare fuori casa.
Solo in questo modo, cioè modificando le Sue azioni, potrà anche modificare le Sue paure e sconfiggerle.
Cordiali saluti,
mi dispiace molto per i problemi che sono stati creati a causa di un dente che, poi, non era neppure da togliere e comprendo il Suo timore e la cura per i denti che, dopo tutto quello che è accaduto, è perfettamente logico.
Lei però ha il vantaggio di conoscere un dentista di fiducia che, a quanto pare, Le dà ottime indicazioni e che, nonostante tutto, Le ha permesso di tornare quasi ad una certa normalità.
Io suggerirei di confrontarsi con il dentista con controlli periodici, ma nel frattempo di comportarsi come si comportava in passato, godendosi la vita, ad esempio se vuole mangiare fuori casa.
Solo in questo modo, cioè modificando le Sue azioni, potrà anche modificare le Sue paure e sconfiggerle.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.8k visite dal 15/05/2020.
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