Difficoltà a respirare e ansia

Buongiorno, sono una ragazza di 22 anni.
Scrivo a causa di un problema che ho da ormai due mesi e che è diventato un incubo.
Da due mesi, appunto, ho delle difficoltà respiratorie: sento fame d’aria, la continua necessità di prendere aria dalla bocca e di gonfiare i polmoni, e quando lo faccio la maggior parte delle volte ho la sensazione che non si riempiano del tutto.
Tutto ciò mi porta dolori nella parte alta del petto e una sensazione di pressione a livello dello stomaco.
Preoccupatissima mi sono recata da due medici diversi, ed entrambi dopo avermi visitata mi hanno detto che sono sanissima ma che si tratta di ansia, e i dolori al petto sono dolori intercostali.
L’ultimo medico da cui sono stata mi ha segnato delle gocce (non farmaceutiche, a base di erbe) con biancospino, passiflora e Melissa per rilassarmi.
Ho preso queste gocce ieri mattina e sera e stamattina, ma non trovo miglioramenti.
Ho continui attacchi di panico per questo motivo e non nego di aver avuto dei pensieri suicidi.
Prendere continuamente aria dalla bocca per giornate intere è una cosa altamente fastidiosa e mi sta recando parecchi disagi: non riesco a studiare, non riesco a pensare ad altro, ho paura a rimanere sola, ad uscire o a guidare per paura di sentirmi male.
Sono sempre stata un soggetto particolarmente ansioso ed ipocondriaco, ho sofferto e soffro tuttora di bolo ansiogeno, ma mai ho avuto manifestazioni ansiose così forti.
Apparentemente non ho nessuna preoccupazione: ho una famiglia stupenda, delle amiche e un fidanzato che mi stanno vicino.
Non riesco a capire cosa mi provochi questa ansia.
Forse la situazione che c’è adesso in Italia a causa del coronavirus?
Razionalmente mi verrebbe da pensare di no; nella mia regione fortunatamente i casi giornalieri sono pochissimi... puó essere che inconsciamente sia proprio questo a crearmi questa enorme ansia?
Mi viene da pensare che sia un circolo vizioso: più penso a questo problema più non riesco a respirare.
Ho una tremenda paura di non riuscire a risolvere il problema, non voglio vivere per anni così, non ce la faccio.
C’è qualche esercizio di rilassamento che posso fare, qualcosa che posso fare o a cui posso pensare per risolvere questo problema?
Sono davvero arrivata al limite, non riesco più a godermi nulla.
È come un macigno sul petto a cui devo continuamente pensare.
Ogni volta che cerco di distrarmi me ne ricordo e di nuovo non riesco a respirare.
Non ho la possibilità di andare da uno psicologo ma ho assoluta necessità di stare meglio.
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.9k 605
Gentile utente,

cosa risponderebbe Lei ad una Sua amica con la gamba rotta a fronte dalla affermazione "..Non ho la possibilità di andare da un ortopedico, ma ho assoluta necessità di stare meglio..."?
Sono certa che si troverebbe in difficoltà.

E così noi, nel rispondere a chi si rivolge proprio a noi Psicologi dichiando che non ha la possibilità di andarci di persona,
anche perchè - come scrivo sotto - tutti possono accedervi.

Premesso che Lei ha opportunamente fatto le visite mediche escludenti una patologia organica,
non mi sembra fuori luogo propendere per una causa psichica; ma la diagnosi la fa lo Specialista: Psicologo o Psichiatra.

Al "Servizio di Psicologia" dell'Azienda Sanitaria si accede con la impegnativa del medico di base versando il solo ticket, modesto.
Perchè dunque tenersi da tempo il "bolo ansiogeno", e tuttora la "difficoltà a respirare e ansia" che Le rendono difficile anche lo studio?
Inutile cercare le cause; anche trovandole cosa cambierebbe?
Dove si colloca la Sua difficoltà nel chiedere aiuto in presenza?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile

Consulti simili su attacchi di panico

Consulti su disturbi d'ansia

Altri consulti in psicologia