Gelosia normale o patologica? cosa fare?

Buonasera, volevo confronarmi con voi per quanto riguarda il rapporto con la mia compagna.

La nostra storia è nata 3 anni fa, lei ha scoperto con me la sua omosessualità dopo 20 anni di vita affianco ad un uomo.


Io sono sarda e lei e campana.
Considerato che abbiamo iniziato un progetto di vita e lavorativa insieme abbiamo iniziato una convivenza.
Prima stavamo in Sardegna e ora stiamo in Campania.


Il problema nasce quando io sento la necessità di passare del tempo con la mka famiglia.


Purtroppo per i miei {sopratutto per mia madre} non è semplice accettare la mia omosessualità e quindi prefersico dividere vita sentimentale e familiare... Almeno per il momento.


Non nascondo che anche per me non è facile confrontarmi su questo tema con i miei.
Comunque tornando a noi... Ho deciso dopo quasi 8 mesi che non vedo di voler passare da loro una decina di giorni.


Voglio viverli, ne sento il bisogno.
Lei davanti a queste decisioni va fuori di testa.
Mi dice che non è normale, che posso passare giusto una settimana.


Poi inizia con il dirmi che sono egoista, che lei si deve occupare da sola dei nostri cani quando io andrò li... Etc etc

Questo accade ogni volta che io desidero staccare e stare con i miei.
Non oso immaginare se dovessi staccare e andare in vacanza con qualche amica.


Il fatto è che ogni volta litighiamo e io non so più come comportarmi.
Non voglio rinunciare a vivere i miei...

Vorrei un rapporto più tranquillo e che lei non fosse così soffocante con me.


Mi dice che è colpa mia se lei non frequenta nessuno, ma io l ho conosciuta senza nessuno e non le ho mai impedito di vedere persone.


Spesso forse ho evitato io di uscire con dei suoi "colleghi" perché non mi andavano a genio, questo si.


Ma non le ho mai impedito di uscire.
Anzi è lei che nei momenti di tranquillità mi dice di non uscire per non lasciarmi sola in una città che non è la mia.


Perché si sentirebbe in colpa...

Non so più cosa pensare o come comportarmi.
Devo restare meno tempo dai miei?
È sbagliato il mio bisogno?
Non capisco veramente... So solo che ho bisogno anche della mia libertà, di vivermi quello che desidero senza che lei decida per me.


Quando, quanto come e perché.
Penso che l'amore così diventi una prigione.
[#1]
Dr.ssa Silvia Greco Psicologo 135 2
Carissima Utente
ha provato a parlare con la sua compagna senza litigare di questo senso di "oppressione" che sta vivendo ?
Penso che sia l'amore sia gli effetti familiari siano due situazioni importanti nella vita di una persona, ma devono essere indipendenti uno dall'altro.
La famiglia per quanto importante non dovrebbe interferire nelle situazioni sentimentali e viceversa. Pertanto se lei nutre il bisogno (più che giustificato) di trascorrere del tempo con la sua famiglia deve essere libera di farlo.
Mi permette alcune domande necessarie per una maggiore chiarezza della situazione...
- la sua compagna quando ha iniziato a manifestare queste sue "preoccupazioni" e timori?
- che atteggiamento mostra davanti al suo coinvolgimento nelle relazioni interpersonali?
- in che modo avete impostato il vostro rapporto sin dagli inizi....vi siete lasciate i propri spazi o vi siete entrambe allontanate dalle vostre situazioni quotidiane ?
Mi aggiorni.
Cordiali Saluti.

Dr.ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta. Cercherò di rispondere alle sue domande.

Ho iniziato a notare questo suo modo di fare sin da subito. Lei ha sofferto per 20 anni di attacchi di panico che dice di aver superato da quando ha incontrato me.

Però non riesce a stare sola la notte. Infatti quando capita che io scendo a casa lei chiama la Dog sitter per aiutarla con i nostri cagnolini e le chiede di restare a dormire.

All'inizio le liti erano proprio sul fatto che io dovessi andare dalla famiglia per starci qualche giorno o sul fatto che io volessi vedere e frequentare la mia ex compagna.

Purtroppo siamo uscite entrambi da due lunghe storie che ci hanno annullato amicizie etc... {a parte la mia migliore amica} che mi è sempre vicino seppur lontana in questo momento.

Quando mi capita di parlare con una mia ex compagna ormai amica, va fuori di testa perché dice che non vuole che questa ragazza mi scriva anche dei semplici messaggi ogni giorno{ma questo posso anche sforzarmi di capirlo}....

Per quanto riguarda i nostri spazi in realtà non sono tanti... Lei lavora come fisioterapista io mi occupo di lavori online da casa.

Ci sono 8 ore dove non ci si vede, per il resto poi si esce insieme o ci si divide ancora qualche ora per motivi di studio e lavori. Qui in Campania non ho instaurato nessun rapporto di amicizia, quindi gli unici momenti in cui stiamo con altre persone e quando viene la mia migliore amica con un'altra amica.

Oppure riesco a passare del tempo sola con la mia amica o la mia famiglia quando vado in Sardegna.

Purtroppo da quello che ho capito anche nel suo precedente rapporto erano sempre lei e il marito. Lei dice a causa dei suoi attacchi di panico...

Ho provato a parlare con lei, a dirle che se sto qualche giorno in più con la mia famiglia è perché ne sento il bisogno. Voglio vivermi i miei genitori.

Ma lei continua a dirmi che possono bastare anche 7 giorni.... Non riesce a capire e io non so più cosa fare per aiutarla, aiutarmi o aiutarci.

Spesso le dico che appena ricostruiró dei rapporti di amicizia, mi poacerebbe anche andare in viaggio da sola o con delle amiche... . Ma percepisco una sua resistenza.

Io penso che sia giusto avere un rapporto rispettoso ma libero. E libertà non significa per me mancanza di rispetto...

Come dicevo forse lo sbaglio è stato all'inizio quando uscite entrambi da due storie lunghe, abbiamo perso amicizie {almeno io} e punti di riferimento...

Ma non voglio e non posso permettermi di non vivere la mia famiglia.

Sicuramente avrò anche io i miei traumi, blocchi etc etc... Ma in questo momento ciò che mi turba profondamente è questo problema con la mia famiglia e nom ho intenzione di cedere questa volta.
[#3]
Dr.ssa Silvia Greco Psicologo 135 2
Carissima Utente
il Vero Amore è Libero.
Stare insieme ad una persona non significa privarsi dei propri spazi, dei propri momenti con famiglia o amici, delle proprie passioni.
E' importante coltivare ciò che si desidera, ovviamente sempre nel rispetto della propria persona ed in quella amata.
Io credo che sarebbe non corretto sia verso se stessa sia verso la sua famiglia non trascorrere a casa sua il tempo che lei desidera.
Lei ha parlato anche dell'incertezza della sua famiglia verso la sua omosessualità. Non è sbagliato stare con una persona dello stesso sesso, ma se lei sente di avere bisogno di stare con la sua famiglia anche per ottenere maggiore serenità a riguardo, è giusto condividere del tempo con loro e dimostrare che lei è la persona di sempre, nulla è cambiato, che è felice, e che nonostante la loro titubanza questo non interferira' nel rapporto con loro.
Dalla sua descrizione si percepisce che la sua compagna vive un forte senso di abbandono, magari avrà il suo perchè, i suoi motivi, le sue esperienze negative...come ogni persona. Ma questo è un problema che deve risolvere Lei , senza far ricadere eventuali conseguenze negative sulla vostra relazione.
Se la sua paura dell abbandono o la sua gelosia iniziano a dominare sulla coppia, a interferire negativamente con il sereno vivere o a far maturare sentimenti negativi come insofferenza o distacco in una delle due persone evidentemente tali segnali non devono essere sottovalutati, ma possono essere indice che qualcosa non stia andando per il verso giusto.
Le ho chiesto se ne ha parlato perchè in una coppia è fondamentale riuscire a comunicare, anche discutere è importante..ma nella discussione ci deve essere uno scambio costruttivo, un conoscersi e no un imposizione o un ricatto o un addossare colpe.
E' probabile che la sua compagna faccia così per timore di abbandono o di essere trascurata ? Perfetto allora lei faccia in modo di rassicurarla, ma questo non significa mettere in secondo piano i suoi desideri. E' importante saper equilibrare le diverse cose.
Quindi il mio consiglio è di fare in famiglia i giorni che Lei desidera. E se i problemi continuano a persistere allora forse dovrebbe fermarsi un attimino e riflettere se davvero vivere una relazione in questo modo e privarsi delle proprie cose sia giusto o no.
Mi tenga Aggiornata.
Cordiali Saluti.