Relazione finita con ragazzo bisessuale
Sono un ragazzo di 25 anni.
Ho sempre avuto relazioni omosessuali, ma la piu’ importante per me e significativa è stata l’ultima, per durata e intensità.
Il mio ragazzo si definisce bisessuale, prima di me ha sempre avuto relazioni eterosessuali della durata al massimo di sei mesi.
La relazione con me ha durato invece 16 mesi.
La mia situazione è molto diversa dalla sua: i miei amici sanno tutto di me, mentre i suoi niente, cosa che ci obbligava a vivere nell’oscurità.
Se uscivamo insieme, dovevamo sempre stare in luoghi lontani da casa, mentre se uscivamo con i miei amici problema non c’era.
Negli ultimi 3 mesi è nato in lui il pensiero negativo di non vedere un futuro possibile con me, avendo mille difficoltà nel poter portare avanti una relazione omosessuale non alla luce del sole.
Le cause della sua paura nel dichiarare la sua storia con me risiedono nel suo lavoro e nella famiglia, due mondi che a detta sua mai accetterebbero una cosa del genere.
Nasce contemporaneamente in lui il la voglia di tornare ad avere una relazione con una ragazza.
Tuttavia con la quarantena lui mi esterna tutti questi timori.
Continuiamo a sentirci ma noto che lui è molto molto più distaccato.
Appena possibile con la fase 2, ci rivediamo.
Andiamo a letto ma lui non riesce in alcun modo a raggiungere l’orgasmo, anche se durante l’atto era molto coinvolto.
Alla fine io tiro fuori il problema vedendolo sconfortato e molto dispiaciuto.
Capisco che erano tornati in lui timori e paure che forse io non ero piu’ adatto a lui.
Affronto il problema e infatti era cosi.
Decidiamo di comune accordo (contro la mia volontà) di lasciarci, e lui mi chiede del tempo affinchè lui possa capire bene il suo orientamento e mettere a posto qualcosa dentro di sè.
Adesso io sto molto male e lui pure.
Mi ha detto che lui si fará aiutare da qualcuno di esperto.
Come posso capire se ci sono spiragli per un ritorno insieme?
Io ho fatto mille considerazioni razionali, ho provato a mettermi nei suoi panni.
Pero’ non riesco a trovare risposte certe per il nostro futuro e sono completamente demoralizzato.
Grazie
Ho sempre avuto relazioni omosessuali, ma la piu’ importante per me e significativa è stata l’ultima, per durata e intensità.
Il mio ragazzo si definisce bisessuale, prima di me ha sempre avuto relazioni eterosessuali della durata al massimo di sei mesi.
La relazione con me ha durato invece 16 mesi.
La mia situazione è molto diversa dalla sua: i miei amici sanno tutto di me, mentre i suoi niente, cosa che ci obbligava a vivere nell’oscurità.
Se uscivamo insieme, dovevamo sempre stare in luoghi lontani da casa, mentre se uscivamo con i miei amici problema non c’era.
Negli ultimi 3 mesi è nato in lui il pensiero negativo di non vedere un futuro possibile con me, avendo mille difficoltà nel poter portare avanti una relazione omosessuale non alla luce del sole.
Le cause della sua paura nel dichiarare la sua storia con me risiedono nel suo lavoro e nella famiglia, due mondi che a detta sua mai accetterebbero una cosa del genere.
Nasce contemporaneamente in lui il la voglia di tornare ad avere una relazione con una ragazza.
Tuttavia con la quarantena lui mi esterna tutti questi timori.
Continuiamo a sentirci ma noto che lui è molto molto più distaccato.
Appena possibile con la fase 2, ci rivediamo.
Andiamo a letto ma lui non riesce in alcun modo a raggiungere l’orgasmo, anche se durante l’atto era molto coinvolto.
Alla fine io tiro fuori il problema vedendolo sconfortato e molto dispiaciuto.
Capisco che erano tornati in lui timori e paure che forse io non ero piu’ adatto a lui.
Affronto il problema e infatti era cosi.
Decidiamo di comune accordo (contro la mia volontà) di lasciarci, e lui mi chiede del tempo affinchè lui possa capire bene il suo orientamento e mettere a posto qualcosa dentro di sè.
Adesso io sto molto male e lui pure.
Mi ha detto che lui si fará aiutare da qualcuno di esperto.
Come posso capire se ci sono spiragli per un ritorno insieme?
Io ho fatto mille considerazioni razionali, ho provato a mettermi nei suoi panni.
Pero’ non riesco a trovare risposte certe per il nostro futuro e sono completamente demoralizzato.
Grazie
[#1]
Gentile utente,
ci chiede "..Come posso capire se ci sono spiragli per un ritorno insieme?.."
Ma questa è una domanda che si fa alla cartomante...
Se invece Lei vuole "leggere i fatti",
il ragazzo ha avuto 16 mesi per cercare di capire cosa vuole dalla vita,
ma NON perche "..io non ero piu’ adatto a lui.." come persona
ma per la segretezza della cosa e per il disagio sociale che prova di fronte ad una scelta di omosessualità.
Il fatto che "..lui non riesce in alcun modo a raggiungere l’orgasmo.." pur essendo molto coinvolto parla di un disagio importante dato che si manifesta non solo a parole ma attraverso il corpo.
Al di là di questo, il futuro non lo conosciamo.
Attualmente sembrerebbe presente un desiderio di "normalità" sociale.
Dott. Brunialti
ci chiede "..Come posso capire se ci sono spiragli per un ritorno insieme?.."
Ma questa è una domanda che si fa alla cartomante...
Se invece Lei vuole "leggere i fatti",
il ragazzo ha avuto 16 mesi per cercare di capire cosa vuole dalla vita,
ma NON perche "..io non ero piu’ adatto a lui.." come persona
ma per la segretezza della cosa e per il disagio sociale che prova di fronte ad una scelta di omosessualità.
Il fatto che "..lui non riesce in alcun modo a raggiungere l’orgasmo.." pur essendo molto coinvolto parla di un disagio importante dato che si manifesta non solo a parole ma attraverso il corpo.
Al di là di questo, il futuro non lo conosciamo.
Attualmente sembrerebbe presente un desiderio di "normalità" sociale.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Ha ragione che è una domanda da fare alla cartomante, ci mancherebbe. Forse sono sembrato superficiale nello spiegare perchè volevo essere il piu’ sintetico possibile, ma è impossibile spiegare tutte le dinamiche in cosi’ poche righe.
Resta comunque chiara la sua volontà di normalità sociale e ne sono cosciente: ma chi dice che non si puo’ avere anche in una relazione omosessuale? (cosa di cui io sono convinto)
Il mio pensiero è che lui sia scappato per colpa delle sue paure, e non ha voluto accettare la sua situazione in nome di un futuro piu’ semplice se lui si fosse staccato da me.
Il fatto della quarantena, che lui ha passato completamente solo, in un monolocale di 3 stanze, penso che abbia contribuito parecchio alla sua crisi interiore, amplificandola fino a portarlo alla decisione finale.
Resta comunque chiara la sua volontà di normalità sociale e ne sono cosciente: ma chi dice che non si puo’ avere anche in una relazione omosessuale? (cosa di cui io sono convinto)
Il mio pensiero è che lui sia scappato per colpa delle sue paure, e non ha voluto accettare la sua situazione in nome di un futuro piu’ semplice se lui si fosse staccato da me.
Il fatto della quarantena, che lui ha passato completamente solo, in un monolocale di 3 stanze, penso che abbia contribuito parecchio alla sua crisi interiore, amplificandola fino a portarlo alla decisione finale.
[#3]
Sicuramente la "normalità" data dalla eterosessualità è più semplice di quella dell'omosessualità, non crede?
A questo ho pensato quando il Suo compagno diceva di avere "... mille difficoltà nel poter portare avanti una relazione omosessuale non alla luce del sole.
Le cause della sua paura nel dichiarare la sua storia con me risiedono nel suo *lavoro* e nella *famiglia*, due mondi che a detta sua mai accetterebbero una cosa del genere." (* .. * miei)
Se ciò sia dovuto a un amore "debole"
oppure a paure più forti dell'amore,
forse neppure lui lo sa.
Sento che Lei soffre.
E anche lui, che,
se si facesse aiutare, forse potrebbe chiarirsi.
Dott. Brunialti
A questo ho pensato quando il Suo compagno diceva di avere "... mille difficoltà nel poter portare avanti una relazione omosessuale non alla luce del sole.
Le cause della sua paura nel dichiarare la sua storia con me risiedono nel suo *lavoro* e nella *famiglia*, due mondi che a detta sua mai accetterebbero una cosa del genere." (* .. * miei)
Se ciò sia dovuto a un amore "debole"
oppure a paure più forti dell'amore,
forse neppure lui lo sa.
Sento che Lei soffre.
E anche lui, che,
se si facesse aiutare, forse potrebbe chiarirsi.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.2k visite dal 13/05/2020.
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