Relazione difficile con padre padrone
Buongiorno,
con questa e-mail vorrei esprimere tutto il mio disgusto verso un padre padrone, una figura che non riconosco tale come vero padre.
Mio padre, fin dalla nascita, non si è mai occupato di me e di mia madre, invalida da anni e affetta da demenza.
Sono le mie zie che si sono sempre occupate di me.
A parte l’averci trattato come pezza da piedi, alla morte di mia madre lui pretenderebbe che io trovi un compagno a 60 anni poiché a 40 ormai non ha più senso sposarsi, a maggior ragione che mio fratello è andato via da casa anni fa con la moglie;, qualcuno, disse lui, deve pur rimanere a casa.
Alla mia decisione di prendere casa in affitto, lui si è scagliato contro di me dicendo che per lui sono drogata, che mi hanno montato la testa e quant’altro.
Abbiamo anche un altro appartamento vuoto nella nostra casa ma io non voglio andare poiché avrei sempre la sua pressione.
Non abbiamo mai avuto un dialogo, non mi ha mai chiesto come sto, la sua unica preoccupazione è pagare le bollette.
Io sono una donna indipendente e posso benissimo decidere della mia vita anche senza di lui.
Non potrò negarmi se lui avrà bisogno di cure un domani, ma adesso che è indipendente ancora a 72 anni può fare ciò che vuole, la casa è intestata a lui...mi preoccupa solo il fatto che non vuole pagare la donna delle pulizie per tenere in ordine.
Sinceramente io non voglio fargli da badante.
Capisco che sarebbe bello sentire parlare sempre in positivo del proprio padre, ma in alcuni casi credo che non si possono recuperare rapporti che non hanno mai avuto un inizio.
con questa e-mail vorrei esprimere tutto il mio disgusto verso un padre padrone, una figura che non riconosco tale come vero padre.
Mio padre, fin dalla nascita, non si è mai occupato di me e di mia madre, invalida da anni e affetta da demenza.
Sono le mie zie che si sono sempre occupate di me.
A parte l’averci trattato come pezza da piedi, alla morte di mia madre lui pretenderebbe che io trovi un compagno a 60 anni poiché a 40 ormai non ha più senso sposarsi, a maggior ragione che mio fratello è andato via da casa anni fa con la moglie;, qualcuno, disse lui, deve pur rimanere a casa.
Alla mia decisione di prendere casa in affitto, lui si è scagliato contro di me dicendo che per lui sono drogata, che mi hanno montato la testa e quant’altro.
Abbiamo anche un altro appartamento vuoto nella nostra casa ma io non voglio andare poiché avrei sempre la sua pressione.
Non abbiamo mai avuto un dialogo, non mi ha mai chiesto come sto, la sua unica preoccupazione è pagare le bollette.
Io sono una donna indipendente e posso benissimo decidere della mia vita anche senza di lui.
Non potrò negarmi se lui avrà bisogno di cure un domani, ma adesso che è indipendente ancora a 72 anni può fare ciò che vuole, la casa è intestata a lui...mi preoccupa solo il fatto che non vuole pagare la donna delle pulizie per tenere in ordine.
Sinceramente io non voglio fargli da badante.
Capisco che sarebbe bello sentire parlare sempre in positivo del proprio padre, ma in alcuni casi credo che non si possono recuperare rapporti che non hanno mai avuto un inizio.
[#1]
Gentile utente
"...in alcuni casi credo che non si possono recuperare rapporti che non hanno mai avuto un inizio."
E' proprio così,
come narrato anche nel romanzo-verità che sto concludendo: "L'unica notte che abbiamo" (Miorandi, Exorma), splendida saga familiare tenera e spietata al tempo stesso.
E, come la protagonista che occupa molti anni della vita a far pace col padre dentro di sè unicamente distanziandosene,
anche Lei forse ci riuscirà solo col distanziamento.
"Però - fa intendere la protagonista divenuta ormai anziana - anche il conflitto è pur sempre una forma di relazione". Noi Psy condividiamo.
Non c'è alcuna domanda nel Suo consulto:
però "..con questa e-mail vorrei esprimere tutto il mio disgusto verso un padre padrone".
Noi accogliamo il Suo sentimento e ce ne prendiamo cura.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
"...in alcuni casi credo che non si possono recuperare rapporti che non hanno mai avuto un inizio."
E' proprio così,
come narrato anche nel romanzo-verità che sto concludendo: "L'unica notte che abbiamo" (Miorandi, Exorma), splendida saga familiare tenera e spietata al tempo stesso.
E, come la protagonista che occupa molti anni della vita a far pace col padre dentro di sè unicamente distanziandosene,
anche Lei forse ci riuscirà solo col distanziamento.
"Però - fa intendere la protagonista divenuta ormai anziana - anche il conflitto è pur sempre una forma di relazione". Noi Psy condividiamo.
Non c'è alcuna domanda nel Suo consulto:
però "..con questa e-mail vorrei esprimere tutto il mio disgusto verso un padre padrone".
Noi accogliamo il Suo sentimento e ce ne prendiamo cura.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
I genitori sono "dentro" di noi,
interiorizzati si direbbe in gergo tecnico.
E dunque occorre molto tempo prima di poter dare risposta affermativa a "..riuscirò mai veramente a sentirmi libera e a fare la mia vita?.."
Dott. Brunialti
interiorizzati si direbbe in gergo tecnico.
E dunque occorre molto tempo prima di poter dare risposta affermativa a "..riuscirò mai veramente a sentirmi libera e a fare la mia vita?.."
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 08/05/2020.
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