Non riesco a lasciarmi andare e a fare sesso. è un problema serio?
Buongiorno, vi scrivo questo messaggio per chiedervi un consulto sul sesso.
Ho 23 anni e non ho mai avuto un rapporto sessuale completo.
Credo che, nel rapporto di coppia, il sesso abbia un grande valore: concedersi all'altro e vivere l'intimità insieme deve essere un momento di grande importanza.
Significa aprirsi completamente, dare fiducia e donare se stessi.
Questo grande significato che attribuisco al sesso non mi ha ancora permesso di lasciarmi andare e le mie brevi relazioni sono terminate perché avevo timore di dover affrontare questo passo.
Ho sempre avuto il timore di essere usata, piuttosto che essere amata.
Questi miei dubbi sul sesso sono aumentati negli ultimi mesi, in seguito all'ennesima storia finita male con un ragazzo del quale ero davvero, forse per la prima volta, innamorata.
Dopo mesi passati a chiamarci e messaggiare, infatti, decido di prendere un aereo e raggiungerlo nella sua regione.
Abbiamo passato tre giorni insieme, tra la sua famiglia e amici in comune, e abbiamo avuto la possibilità di passare una notte soli.
Purtroppo da parte sua, per la non volontà di impegnarsi, sono mancati baci e la passione era evidentemente regolata solo dagli ormoni e dalla volontà di avere un rapporto con me.
Sebbene io volessi davvero concedermi e lui non ponesse freno ai complimenti, ancora una volta non mi sono sentita pronta ad affrontare il grande passo.
Dopo il mio ritorno a casa, nei mesi, il nostro rapporto è scemato senza che ci fosse una reale spiegazione.
Aggiungo che qualche mese fa ho effettuato una visita ginecologica di controllo, la prima, e la ginecologa ha, con mali modi, sottolineato che sia strano non aver ancora avuto un rapporto alla mia età.
Ora, complice questi mesi di chiusura in casa e complice la storia finita, alla quale tenevo tantissimo, continuo a pensare al mancato rapporto sessuale con l'ormai ex e alla mia incapacità di gestire la situazione.
Sul momento, viste le sue esperienze sessuali passate, temevo di non essere all'altezza o di non fare una performance che lo soddisfasse.
Ne ho parlato con qualche amica e ognuna di loro ha, giustamente, sottolineato che la cosa verrà da sé quando troverò la persona a me adatta.
Vi chiedo, dunque, se a vostro parere le mie paure e timori siano giustificate.
È normale non aver ancora fatto sesso?
È normale attribuirgli così tanto valore?
È giusto pensare che sia un momento da riservare a qualcuno che mi ami davvero e non solo a chi mi ritenga un oggetto sessuale?
Vorrei solo vivere il momento come le mie coetanee e trarne beneficio per il corpo e la mente.
D'altra parte, a queste insicurezze, si aggiunge la paura di non riuscire a trovare una persona che mi piaccia davvero.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Ho 23 anni e non ho mai avuto un rapporto sessuale completo.
Credo che, nel rapporto di coppia, il sesso abbia un grande valore: concedersi all'altro e vivere l'intimità insieme deve essere un momento di grande importanza.
Significa aprirsi completamente, dare fiducia e donare se stessi.
Questo grande significato che attribuisco al sesso non mi ha ancora permesso di lasciarmi andare e le mie brevi relazioni sono terminate perché avevo timore di dover affrontare questo passo.
Ho sempre avuto il timore di essere usata, piuttosto che essere amata.
Questi miei dubbi sul sesso sono aumentati negli ultimi mesi, in seguito all'ennesima storia finita male con un ragazzo del quale ero davvero, forse per la prima volta, innamorata.
Dopo mesi passati a chiamarci e messaggiare, infatti, decido di prendere un aereo e raggiungerlo nella sua regione.
Abbiamo passato tre giorni insieme, tra la sua famiglia e amici in comune, e abbiamo avuto la possibilità di passare una notte soli.
Purtroppo da parte sua, per la non volontà di impegnarsi, sono mancati baci e la passione era evidentemente regolata solo dagli ormoni e dalla volontà di avere un rapporto con me.
Sebbene io volessi davvero concedermi e lui non ponesse freno ai complimenti, ancora una volta non mi sono sentita pronta ad affrontare il grande passo.
Dopo il mio ritorno a casa, nei mesi, il nostro rapporto è scemato senza che ci fosse una reale spiegazione.
Aggiungo che qualche mese fa ho effettuato una visita ginecologica di controllo, la prima, e la ginecologa ha, con mali modi, sottolineato che sia strano non aver ancora avuto un rapporto alla mia età.
Ora, complice questi mesi di chiusura in casa e complice la storia finita, alla quale tenevo tantissimo, continuo a pensare al mancato rapporto sessuale con l'ormai ex e alla mia incapacità di gestire la situazione.
Sul momento, viste le sue esperienze sessuali passate, temevo di non essere all'altezza o di non fare una performance che lo soddisfasse.
Ne ho parlato con qualche amica e ognuna di loro ha, giustamente, sottolineato che la cosa verrà da sé quando troverò la persona a me adatta.
Vi chiedo, dunque, se a vostro parere le mie paure e timori siano giustificate.
È normale non aver ancora fatto sesso?
È normale attribuirgli così tanto valore?
È giusto pensare che sia un momento da riservare a qualcuno che mi ami davvero e non solo a chi mi ritenga un oggetto sessuale?
Vorrei solo vivere il momento come le mie coetanee e trarne beneficio per il corpo e la mente.
D'altra parte, a queste insicurezze, si aggiunge la paura di non riuscire a trovare una persona che mi piaccia davvero.
Vi ringrazio per l'attenzione.
[#1]
Gentile utente,
rispetto alla sessualità
Lei ha dei pensieri che rivestono la stessa di valore e significato simbolico, che esprime così:
"...Significa aprirsi completamente, dare fiducia e donare se stessi.
Questo grande significato che attribuisco al sesso ...".
Questo La porta ad avere comportamenti maggiormente riflessivi rispetto alla sessualità
piuttosto che se la considerasse in altro modo.
E La porta anche a porsi domande,
alcune delle quali,
ad es. quelle sulla "normalità",
non hanno risposta:
ognuno agisce come meglio crede e/o in base a quanto pensa.
Talvolta però si è portati a salvaguardare
non solo per il valore che noi diamo alla cosa, ossia la sessualità,
quanto per la paura.
Esplicitamente è la paura di sprecare,
ma in realtà può essere timore del fallimento, di essere delusi dall'esperienza, ed altro.
Chiedo:
all'avvicinarsi dell'altro con chiare intenzioni sessuali il Suo corpo rimane rilassato,
oppure che altro succede?
Cordiali saluti.
Dott. Brunialti
rispetto alla sessualità
Lei ha dei pensieri che rivestono la stessa di valore e significato simbolico, che esprime così:
"...Significa aprirsi completamente, dare fiducia e donare se stessi.
Questo grande significato che attribuisco al sesso ...".
Questo La porta ad avere comportamenti maggiormente riflessivi rispetto alla sessualità
piuttosto che se la considerasse in altro modo.
E La porta anche a porsi domande,
alcune delle quali,
ad es. quelle sulla "normalità",
non hanno risposta:
ognuno agisce come meglio crede e/o in base a quanto pensa.
Talvolta però si è portati a salvaguardare
non solo per il valore che noi diamo alla cosa, ossia la sessualità,
quanto per la paura.
Esplicitamente è la paura di sprecare,
ma in realtà può essere timore del fallimento, di essere delusi dall'esperienza, ed altro.
Chiedo:
all'avvicinarsi dell'altro con chiare intenzioni sessuali il Suo corpo rimane rilassato,
oppure che altro succede?
Cordiali saluti.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Buongiorno, la ringrazio per la celere risposta.
Mi ritrovo d'accordo con le sue affermazioni e credo che, oltre alla riflessione, la paura svolga un ruolo importante.
Riguardo alla sua domanda.
Se provo interesse per la persona in questione e questo mostra intenzioni sessuali, acconsento il contatto fisico e lo cerco io stessa. Sono tranquilla e in quel momento desidero solo quello. Il problema giunge quando si deve passare al rapporto vero e proprio: sebbene il mio corpo sia eccitato e ne abbia voglia, la mente riesce a gestire la situazione e a fermarmi. Il timore di essere considerata solo un numero da inserire in una lista di ragazze conquistate, mi frena. Purtroppo ho incontrato molti ragazzi che avevano solo interesse sessuale nei miei confronti, senza alcuna volontà di instaurare una relazione.
La ringrazio.
Mi ritrovo d'accordo con le sue affermazioni e credo che, oltre alla riflessione, la paura svolga un ruolo importante.
Riguardo alla sua domanda.
Se provo interesse per la persona in questione e questo mostra intenzioni sessuali, acconsento il contatto fisico e lo cerco io stessa. Sono tranquilla e in quel momento desidero solo quello. Il problema giunge quando si deve passare al rapporto vero e proprio: sebbene il mio corpo sia eccitato e ne abbia voglia, la mente riesce a gestire la situazione e a fermarmi. Il timore di essere considerata solo un numero da inserire in una lista di ragazze conquistate, mi frena. Purtroppo ho incontrato molti ragazzi che avevano solo interesse sessuale nei miei confronti, senza alcuna volontà di instaurare una relazione.
La ringrazio.
[#3]
Sarà Suo compito riuscire a capire meglio quale sia
il ruolo della paura e del timore
e
il ruolo del rispetto verso di sè e per cose per Lei importanti.
Al momento i due aspetti sembrano aggrovigliati e non Le permettono di capir/si chiaramente.
Se non riuscisse da sola,
La oriento a chiedere aiuto di persona ad una nostra/o Collega.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
il ruolo della paura e del timore
e
il ruolo del rispetto verso di sè e per cose per Lei importanti.
Al momento i due aspetti sembrano aggrovigliati e non Le permettono di capir/si chiaramente.
Se non riuscisse da sola,
La oriento a chiedere aiuto di persona ad una nostra/o Collega.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10.6k visite dal 08/05/2020.
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