Ansia e attacchi di panico.sensazioni strane
Salve ho 21 anni e soffro d'ansia e attacchi di panico che non mi fanno vivere più.
Assumo escitaloprám e soluzione di fiori di bach.
Ma la mia vita sembra non essere più come una volta.
Sono sempre stanca cerchio alla testa sensazione di morire da un momento all altro e che mi si ferma tutto cuore cervello.
Come se stessi in stanbye.
Dolori al collo, alla spalla...
Sembra che ho 90 anni.
Quando capita che vado a fare la spesa o in farmacia ed entro io sola per me è un incubo dover aspettare concentrarmi essere serena.
Ho provato a fare sport ma la paura di sentire il cuore accelerato mi fa paura.
Ho provato piu volte a trovare qualcuno che mi capisce ma tutti mi prendono per pazza e io a poco a poco mi sto convincendo anch'io.
Assumo escitaloprám e soluzione di fiori di bach.
Ma la mia vita sembra non essere più come una volta.
Sono sempre stanca cerchio alla testa sensazione di morire da un momento all altro e che mi si ferma tutto cuore cervello.
Come se stessi in stanbye.
Dolori al collo, alla spalla...
Sembra che ho 90 anni.
Quando capita che vado a fare la spesa o in farmacia ed entro io sola per me è un incubo dover aspettare concentrarmi essere serena.
Ho provato a fare sport ma la paura di sentire il cuore accelerato mi fa paura.
Ho provato piu volte a trovare qualcuno che mi capisce ma tutti mi prendono per pazza e io a poco a poco mi sto convincendo anch'io.
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Gentile utente,
spesso la sofferenza psicologica è poco compresa. Complice lo stereotipo dello psicologo "per i matti", probabilmente.
Ci racconta di una situazione che è arrivata al limite. Immagino anche che possano essere presenti dei classici evitamenti (evitare situazioni temute per paura di star male), che vanno a limitare ancora di più la sua quotidianità.
Tutto questo problema "primario", in seguito, sembra costruire un "secondo problema" (come se fosse un piano superiore che poggia sul primo): ovvero quello relativo al disagio di non essere compresa, con gli eventuali pensieri svalutanti annessi (non valgo, non sono abbastanza forte, non riuscirò mai...).
Visto che assume terapia farmacologica (escitalopram), mi chiedo chi l'abbia prescritto(medico di base? psichiatra?). In questi casi, visto l'alto contenuto di pensieri disfunzionali, una psicoterapia sarebbe indicata. Ha mai pensato di contattare un collega?
spesso la sofferenza psicologica è poco compresa. Complice lo stereotipo dello psicologo "per i matti", probabilmente.
Ci racconta di una situazione che è arrivata al limite. Immagino anche che possano essere presenti dei classici evitamenti (evitare situazioni temute per paura di star male), che vanno a limitare ancora di più la sua quotidianità.
Tutto questo problema "primario", in seguito, sembra costruire un "secondo problema" (come se fosse un piano superiore che poggia sul primo): ovvero quello relativo al disagio di non essere compresa, con gli eventuali pensieri svalutanti annessi (non valgo, non sono abbastanza forte, non riuscirò mai...).
Visto che assume terapia farmacologica (escitalopram), mi chiedo chi l'abbia prescritto(medico di base? psichiatra?). In questi casi, visto l'alto contenuto di pensieri disfunzionali, una psicoterapia sarebbe indicata. Ha mai pensato di contattare un collega?
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1k visite dal 06/05/2020.
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