Non mi sento più me stesso
Buongiorno a tutti, sono un ragazzo di 18 anni da poco compiuti e volevo condividere con voi la mia situazione al momento un po' complicata.
Io fin da piccolo sono sempre stato ipocondriaco ed ansioso, oltre che a molto timido e sensibile, diciamo che le persone con cui mi aprivo completamente sono sempre state poche, questa cosa però l'ho sempre accettata, certo alcune volte mi arrabiavo con me stesso perché ero troppo timido davanti ad una ragazza, ma comunque mi piacevo.
Fino all'anno scorso sentivo di avere trovato me stesso, solo che i miei problemi d'ansia e di ipocondria sono ritornati (prima sembravano quasi spariti).
Ho trascorso mesi e mesi molto brutti, non mi importava più niente perché ero convinto di essere malato (cosa che però mi veniva smentita alle visite), ho avuto tanta tensione e anche depressione comunque; avevo anche iniziato un percorso con una psicoterapeuta per l'ansia che poi dopo poco ho interrotto convinto di farcela da solo.
Le miei paure riguardo le malattie ora sono passate da circa due/tre mesi, solo che io non mi sento più me, in senso alcuni giorni sono giù di morale (cosa che comunque mi era sempre successa) e sembra che non riesco più a provare emozioni al pieno.
Anche il calcio che fin da piccolo ho amato alla follia sembra che non mi attiri più così tanto (avevo perso un po' l'interesse nei mesi d'ansia e ipocondria), inoltre ultimamente anche le ragazze sembra che non mi piacciono come una volta (le ragazze mi sono sempre piaciute, alcune volte ho provato eccitazione per alcuni miei amici, ma era secondo me solo un "piacere" fisico, a me piacevano solamente le ragazze) e per questo mi sono convinto di essere omosessuale, cosa che non mi fa stare bene e mi mette a disagio.
Innanzitutto chiedo scusa per la lunghezza, ma volevo spiegare bene la mia situazione, inoltre cosa potete gentilmente consigliarmi?
Lo so che sono in una fase di sviluppo, ma cambiare in poco tempo così non mi convince, anche perché sentivo di avere trovato me stesso.
È un periodo così che se affrontato in modo corretto si supera o è una fase della mia crescita (considerando anche il brutto periodo passato) perché così non mi sento propio bene con me stesso e questo va a influenzare il rapporto con i miei genitori e parenti.
Grazie mille
Io fin da piccolo sono sempre stato ipocondriaco ed ansioso, oltre che a molto timido e sensibile, diciamo che le persone con cui mi aprivo completamente sono sempre state poche, questa cosa però l'ho sempre accettata, certo alcune volte mi arrabiavo con me stesso perché ero troppo timido davanti ad una ragazza, ma comunque mi piacevo.
Fino all'anno scorso sentivo di avere trovato me stesso, solo che i miei problemi d'ansia e di ipocondria sono ritornati (prima sembravano quasi spariti).
Ho trascorso mesi e mesi molto brutti, non mi importava più niente perché ero convinto di essere malato (cosa che però mi veniva smentita alle visite), ho avuto tanta tensione e anche depressione comunque; avevo anche iniziato un percorso con una psicoterapeuta per l'ansia che poi dopo poco ho interrotto convinto di farcela da solo.
Le miei paure riguardo le malattie ora sono passate da circa due/tre mesi, solo che io non mi sento più me, in senso alcuni giorni sono giù di morale (cosa che comunque mi era sempre successa) e sembra che non riesco più a provare emozioni al pieno.
Anche il calcio che fin da piccolo ho amato alla follia sembra che non mi attiri più così tanto (avevo perso un po' l'interesse nei mesi d'ansia e ipocondria), inoltre ultimamente anche le ragazze sembra che non mi piacciono come una volta (le ragazze mi sono sempre piaciute, alcune volte ho provato eccitazione per alcuni miei amici, ma era secondo me solo un "piacere" fisico, a me piacevano solamente le ragazze) e per questo mi sono convinto di essere omosessuale, cosa che non mi fa stare bene e mi mette a disagio.
Innanzitutto chiedo scusa per la lunghezza, ma volevo spiegare bene la mia situazione, inoltre cosa potete gentilmente consigliarmi?
Lo so che sono in una fase di sviluppo, ma cambiare in poco tempo così non mi convince, anche perché sentivo di avere trovato me stesso.
È un periodo così che se affrontato in modo corretto si supera o è una fase della mia crescita (considerando anche il brutto periodo passato) perché così non mi sento propio bene con me stesso e questo va a influenzare il rapporto con i miei genitori e parenti.
Grazie mille
[#1]
Gentile utente,
vero che lei vive una fase di cambiamento, in cui i tratti di personalità di modificano e si stabilizzano, però è anche vero che vivere con una serie di problematiche (ansia, ipocondria, depressione) di certo non aiuta.
Non aiuta perchè, da una parte, costringe a fare i conti quotidianamente con il disagio e le difficoltà e, dall'altra, perché limita fortemente la vita (come lei ci racconta, per esempio, con il calcio).
Giustamente lei sente la necessità di fare le sue esperienze, ma portarsi dietro questi pesi rende la cosa più faticosa.
Non posso dirle nulla a riguardo del fatto che provi attrazione per le donne ma anche per gli uomini. Si dovrebbe cercare di capire che tipo di attrazione, verso chi, per quale motivo. Per esempio, non è raro avere una forte ammirazione per qualcuno (veda i calciatori), ma non per questo significa essere omosessuali.
In generale, senza entrare troppo nel merito della sua situazione, cosa difficile da fare in questa sede, alcune delle situazioni che ci racconta potrebbero essere segnali del disturbo depressivo. Mi riferisco alla perdita di interessi, all'assenza di emozioni, al rimuginio, alla sensazione di non star bene con sé stessi.
Consideri anche che, in questa fase di emergenza, non mi sento di "patologizzare" le sue ansie e la sua ipocondria, perchè è un momento delicato. Certo è che questi problemi erano presenti anche da prima.
Visto che ha già avuto modo di provare un percorso con un collega, prenda in considerazione l'ipotesi di iniziarne uno nuovo. Probabilmente, il percorso ha avuto effetto ma solo parzialmente. A lei la scelta. Comunque, noi rimaniamo qui, se vorrà aggiornarci!
vero che lei vive una fase di cambiamento, in cui i tratti di personalità di modificano e si stabilizzano, però è anche vero che vivere con una serie di problematiche (ansia, ipocondria, depressione) di certo non aiuta.
Non aiuta perchè, da una parte, costringe a fare i conti quotidianamente con il disagio e le difficoltà e, dall'altra, perché limita fortemente la vita (come lei ci racconta, per esempio, con il calcio).
Giustamente lei sente la necessità di fare le sue esperienze, ma portarsi dietro questi pesi rende la cosa più faticosa.
Non posso dirle nulla a riguardo del fatto che provi attrazione per le donne ma anche per gli uomini. Si dovrebbe cercare di capire che tipo di attrazione, verso chi, per quale motivo. Per esempio, non è raro avere una forte ammirazione per qualcuno (veda i calciatori), ma non per questo significa essere omosessuali.
In generale, senza entrare troppo nel merito della sua situazione, cosa difficile da fare in questa sede, alcune delle situazioni che ci racconta potrebbero essere segnali del disturbo depressivo. Mi riferisco alla perdita di interessi, all'assenza di emozioni, al rimuginio, alla sensazione di non star bene con sé stessi.
Consideri anche che, in questa fase di emergenza, non mi sento di "patologizzare" le sue ansie e la sua ipocondria, perchè è un momento delicato. Certo è che questi problemi erano presenti anche da prima.
Visto che ha già avuto modo di provare un percorso con un collega, prenda in considerazione l'ipotesi di iniziarne uno nuovo. Probabilmente, il percorso ha avuto effetto ma solo parzialmente. A lei la scelta. Comunque, noi rimaniamo qui, se vorrà aggiornarci!
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
[#2]
Ex utente
Innanzitutto grazie mille per la risposta.
Riguardo al mio caso dell'orientamento sessuale non mi sono mai preoccupato, in senso ho provato alcune volte eccitazione per determinati miei amici in momenti intimi(in piscina), ma solo lì, in senso non mi piacevano a livello amoroso e sinceramente questa cosa con il tempo andava a svanire(scusi se non mi spiego molto bene); mentre per le ragazze ho sempre avuto fino a questo periodo un'attrazione oltre a livello fisico, ma anche a livello amoroso, non so se mi spiego, ero cosciente di questa cosa, solo che adesso in questo momento di fragilità emotiva se penso di essere al cento per cento omosessuale sembra che lo sono(un bel ragazzo visto in televisione o per strada non mi ha mai attirato, ma non ci ho ma neanche pensato se mi attirasse). Lei cosa pensa a riguardo? (anche se giustamente mi ha già scritto che non è la sede giusta).
Ora cercherò quando possibile di rifare un percorso con la psicoterapeuta, sperando che questo periodo passi, perché ho ancora voglia di riavere le miei emozioni, di essere come alla fine sono sempre stato( tranne per la questione omosessualità).
Riguardo al mio caso dell'orientamento sessuale non mi sono mai preoccupato, in senso ho provato alcune volte eccitazione per determinati miei amici in momenti intimi(in piscina), ma solo lì, in senso non mi piacevano a livello amoroso e sinceramente questa cosa con il tempo andava a svanire(scusi se non mi spiego molto bene); mentre per le ragazze ho sempre avuto fino a questo periodo un'attrazione oltre a livello fisico, ma anche a livello amoroso, non so se mi spiego, ero cosciente di questa cosa, solo che adesso in questo momento di fragilità emotiva se penso di essere al cento per cento omosessuale sembra che lo sono(un bel ragazzo visto in televisione o per strada non mi ha mai attirato, ma non ci ho ma neanche pensato se mi attirasse). Lei cosa pensa a riguardo? (anche se giustamente mi ha già scritto che non è la sede giusta).
Ora cercherò quando possibile di rifare un percorso con la psicoterapeuta, sperando che questo periodo passi, perché ho ancora voglia di riavere le miei emozioni, di essere come alla fine sono sempre stato( tranne per la questione omosessualità).
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.6k visite dal 05/05/2020.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.