Non so più cosa pensare, sono in crisi. Relazione

Salve, ho 25 anni e sto con un ragazzo di 33 da 1 anno.
Premetto che sono stata io a "far iniziare" la relazione in quanto lui non era molto convinto ma poi mi ha ricercato lui.
Da un po' di tempo siamo entrati in argomenti un po' "spinosi" e oggi ho voluto parlarne meglio.

Mi ha detto che a un futuro con me non ci pensa perché non sa come andrà, non capisce come fanno le persone a decidersi di sposarsi, come fanno a capire che è quella giusta?
Lui dice "o sei innamorato pazzo o ti accontenti" e gli ho detto "allora non pensi a un futuro con me dato che non sei innamorato pazzo e ti stai accontentando" e lui dice sempre"ma no, non è così, non te lo so spiegare".
Però con me non immagina un futuro, non sa se sarò quella giusta ecc
Inoltre, ci vediamo solo il fine settimana abitando in 2 città diverse, e mi dice che se fossi stata lì sarebbe stato più semplice.
Si preoccupa ogni volta che faccio tutti quei km per andare da lui e, quando ci sono, è come obbligato a dover stare con me per forza perché ho fatto tutta questa strada.
Vorrebbe vedere i suoi amici ma non può rimandarmi via.


Dice che gli fa piacere stare con me, se non ci stava bene non avrebbe continuato così tanto la relazione ecc però ha questo senso di oppressione e di obbligo nei miei confronti.
Tra poco andrà ad abitare da solo e, dice, che sarà l unico modo per risolvere questa cosa quando andrò da lui, però allo stesso tempo vuole stare a casa solo e avere la sua libertà.


Ci sono rimasta veramente male, mi sento un peso, non mi sento amata anche se mi dice il contrario ma vuole altro.
Gli dico che non lo vedo felice e lui sta zitto pero poi mi dice che a me ci tiene tanto.
In poche parole vorrebbe essere libero ma vuole anche il mio bene, a quanto penso io.

Non ci vediamo da 2 mesi e non so quando potrò rivederlo e mi dice che gli manco... Non so più cosa fare, sto sclerando.
Ho attacchi di pianto continui, ansia... Non ha mai avuto relazioni dove potesse pensare ad un futuro, forse può influenzare anche questo, con me ha una realtà diversa.


Io ho avuto una storia di 9 anni finita 2 anni fa e ancora ho molte insicurezze, ero un peso per l'altro, non voglio esserlo per questo.
Ho ancora molte ferite, della passata relazione, che il mio attuale ragazzo riapre sempre con questi discorsi.


Grazie a chi mi risponderà
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
ci ha già scritto un anno fa e io le ho risposto, ma non ho avuto riscontro. La sua email era intitolata "Un periodo ho incontrato un ragazzo".
Lei sembrava già allora orientata a non prendere decisioni ma ad accettare quelle prese dal partner. Eppure la storia era appena agli inizi, non poteva essere molto attaccata al suo ragazzo e spaventata di perderlo.
Adesso le cose sembrano più definite, ma a danno della stabilità della relazione, anziché a favore. Il ragazzo è piuttosto netto nel manifestare il desiderio di abitare da solo e di trascorrere dei weekend con gli amici anziché con lei.
Lui sarà anche ambiguo, alle volte, ma molti uomini sembrano così quando sono stati scelti anziché scegliere, ed essendo troppo sicuri dell'amore di una donna stanno bene in una situazione di impegno parziale, finché non incontrano un'altra, o restano in questo limbo anche tutta la vita.
Per lei è la seconda situazione sentimentale in cui non si sente amata, e pare che ne soffra in maniera eccessiva. Dico questo perché il suo partner non ha mai dato segni di attaccamento, tuttavia lei l'ha scelto e ci sta insieme... allora?
Allora, delle due l'una: o lei per prima non vuole una relazione stabile, oppure concepisce l'amore come un eterno inseguimento di qualcuno che le sfugge sempre.
Nel primo caso, forse non soffrirebbe così.
Grazie alla sua giovinezza, le consiglio di cercare una terza via: realizzi sé stessa, nello studio, nella professione, nelle amicizie, anche con uomini da frequentare in vista di una possibile scelta futura. Sia lei a desiderare dei weekend senza di lui, dando al suo ragazzo il modo di apprezzarla e temere di perderla, ma soprattutto apprezzi sé stessa e pensi a diventare qualcuno che non si senta mai più un peso per il partner, come le è capitato già due volte.
Ci si sente così quando ci si abbandona a peso morto aspettando che sia lui a realizzare la nostra vita, e questo è un errore.
Dice un grande psicologo, Edoardo Giusti: "Le donne che aspettano il Principe Azzurro che venga a rapirle sul cavallo bianco, imparino per prima cosa ad andare a cavallo da sole".
Ci pensi. Mi faccia sapere.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Salve,grazie per la risposta. Ci continuo a stare perché mi ha dimostrato molte volte di tenerci. Quando siamo insieme è dolce ma quando siamo lontani cambia. Non ho mai sentito un ti amo da parte sua, me lo disse la prima volta e poi stop.
Ammetto di essere troppo sognatrice e di avere un attaccamento troppo profondo nei suoi confronti.
Forse pretendo cose che è troppo presto da definire, ma sognare tra coppie non è abbastanza normale?
Cercherò di esserci meno e di far sentire la mia mancanza come mi ha suggerito.
Grazie di nuovo
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
ci tengo a precisare che non le ho suggerito di usare la vecchia tecnica del farsi desiderare incontrandolo meno spesso, metodo che può essere controproducente.
Io le ho detto di puntare a coltivare le sue proprie qualità, interessi, amicizie, mete professionali.
Essere sinceramente impegnata in questi obiettivi otterrà due scopi: fare di lei una persona interessante con dei contenuti, e tenerla lontana dal partner per ragioni vere, non per strategia.
Lei scrive: "Forse pretendo cose che è troppo presto da definire, ma sognare tra coppie non è abbastanza normale?".
Sognare, se vuol dire progettare insieme, va benissimo; sognare da sola un partner innamorato mentre si ha vicino un indifferente, è un modo per ingannare sé e torturare l'altro col farlo sentire sempre inferiore alle aspettative.
E poi, dopo un anno che state insieme è ancora presto per parlare d'amore e di attaccamento anche da parte di lui? Non scherziamo.
Nella sua regione c'è un bravo psicologo strategico che ha scritto anche un libro sull'Arte della Seduzione.
Provi a prendere in considerazione l'idea di qualche colloquio.