Vita sessuale cambiata a causa della "prostata"?

Gentili utenti, ho una relazione stabile da 1 anno e mezzo.
Tra me e il mio compagno il sesso è stato sempre esplosivo, inventivo, insolito.
Lo facevamo quasi ogni giorno e spesso anche in luoghi strani.
Insomma non ci si annoiava ed eravamo entrambi a prendere l'iniziativa.
Lui soffre di prostatite e sta facendo una cura oramai da lungo tempo ma non sembra che i risultati si vedano.
Noi due viviamo insieme e il sesso si è radicalmente ridotto.
Io mi sento sconfortata perchè prima lo facevamo ogni giorno adesso una volta a settimana e la cosa che mi stupisce di più è che soprattutto in questo periodo di quarantena avremmo la possibilità di farlo ogni giorno (non per forza sesso con penetrazione ma anche toccarci intendo) e invece io vedo che lui non prende l'iniziativa e quando la ho presa io lui mi dice che ha fastidio alla prostata.
Per carità io ci credo che lui abbia reale fastidio però questo mi svilisce molto perchè penso che forse non mi desidera più.
Per la prima volta in un anno e mezzo non si è neanche eccitato e mi ha chiesto di fermarmi perchè aveva dolore alla prostata.
Io mi sono sentita offesa ed ho pensato che fosse a causa mia.
Ne abbiamo discusso e lui mi ha detto che questa situazione della prostata è difficile da accettare anche per lui perchè ovviamente il suo fisico e la sua prestanza sono diversi ma io inevitabilmente ne soffro.
Ho bisogno di fare sesso, non dico tutti i giorni però ho bisogno di avere una vita sessuale attiva.
Ho 35 anni (lui ha 10 anni in più di me) e vorrei avere una vita sessuale frizzante ma adesso non so più in che modo stuzzicarlo e farmi notare e di conseguenza non prendo più l'iniziativa per paura di essere rifiutata.
Con lui sono stata sempre molto intraprendente ma adesso ho un blocco fortissimo e penso 100 volte prima di accarezzarlo giù ma poi rinuncio e non lo faccio.
Questa situazione mi sta distruggendo psicologicamente perchè mi sento inadeguata e inibita.
Onestamente non ho più stimoli ma non voglio vivere una relazione dal punto di vista sessuale così piatta anche perchè ricordo benissimo come era prima tra noi.
Mi sento frustrata e mi ritrovo spesso e volentieri a masturbarmi per sopperire al bisogno e poi mi viene da piangere.
Se non dovesse più tornare la mia "sfacciataggine sessuale", il sesso improvviso, spontaneo e anche strano cosa posso fare?
E' il destino di tutte le relazioni a prescindere dai suoi problemi legati alla prostata?
La convivenza col tempo porta a questo appiattimento?
Io pensavo che la convivenza invece rafforzasse la possibilità di sperimentare cose nuove, fare più sesso soprattutto in un periodo di isolamento come questo.
Si è forse stancato di me o la prostata è l'unica ragione plausibile secondo voi?
Grazie
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Dr. Mauro Bruzzese Psicologo 126 6
Gentile utente,

Comprendo che questa situazione è davvero sconfortante e come il ritmo sessuale così allentato possa aver di fatto modificato la relazione di molto impattando violentemente su di essa.

Lei in un certo senso ora si trova di fronte due strade: scegliere di fare il gioco dei ruoli e provare ad indossare il ruolo del suo compagno con questo forte dolore che non gli permette di avere un sesso soddisfacente con la sua partner (quindi genuinamente credendo al suo dolore, essere empatica e rispettosamente aspettando che stia meglio per poter riprendere i ritmi sessuali di una volta).

Oppure scegliere di credere intermittentemente a questo dolore e sospettare che questa sia una scusa per non avere approcci fisici ed intimi con lei.

La strada che sceglie potrebbe dare secondo me degli spunti per ripensare alla relazione a livello emotivo e di comunicazione.

Cordiali saluti,

Dott. Mauro Bruzzese,
Psicologo clinico presso il Newham University Hospital di Londra, Fondatore e CEO di PsicologON.
www.psicologon.com

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Utente
Utente
Gentile Dottore, la ringrazio per la risposta. Amando una persona è ovvio che vorrei posizionarmi imboccando la prima strada e provare ad essere empatica anche se come lei può ben immaginare la parte irrazionale e il non sentirsi più desiderati come prima ferisce e segna. un saluto e buona giornata.
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