Quarantena inizia a pesare
Buonasera, dottori
Come si evince dal titolo, la quarantena sta cominciando a pesare.
All'inizio devo dire di averla presa come una sorta di pausa dalle mille preoccupazioni e dagli impegni quotidiani, anche se comunque la situazione spaventava.
Ho una figlia di 10 anni e probabilmente quella calma iniziale era dovuta alla speranza di poter tornare alla normalità in tempi brevi.
Il problema sorge nel momento in cui hanno dichiarato che le scuole non riapriranno: mia figlia fa quinta elementare e mi si sta spezzando il cuore al pensiero che non avrà questi ultimi mesi per poter salutare le maestre, i compagni più cari, fare l'ultima foto di classe delle elementari, festeggiare la fine di questo percorso importante.
Mentre scrivo mi sento davvero male, mia figlia ha capito che non si può fare altrimenti, ma per me sta diventanto un macigno e solo per i motivi che riguardano la bambina.
Non so come superare questo momento di sconforto... anche l'idea che comincerà le medie nell'incertezza non aiuta...
non posso fare a meno di notare dai suoi consulti precedenti su questo sito che lei sembrerebbe essere estremamente preoccupato per la sua salute e per la salute psicofisica di sua figlia.
Detto ciò, è normalissimo vivere momenti di sconforto in relazione all'emergenza che stiamo vivendo, così come è normale essere preoccupati per ciò che sarà o avere pensieri ansiosi rispetto alla situazione in generale. Tuttavia, posso ipotizzare che questa sua ansia sia pervasiva nella sua vita quotidiana e che sua figlia, inevitabilmente, viva insieme a lei le sue preoccupazioni. I bambini, vedendo la figura genitoriale preoccupata ed ansiosa, facilmente fanno proprie queste caratteristiche, come l'idea di un mondo minaccioso, o di un corpo in pericolo a causa delle malattie.
E' un fattore importante per lo sviluppo psicologico della bambina.
Non si pre-occupi (occuparsi prima) per ciò che sarà, poichè al momento non sa come andrà a finire (magari le maestre organizzeranno una rimpatriata a fine emrgenza, per concedere ai bambini il momento che tanto desidera per sua figlia, oppure le scuole medie inizieranno sì con delle modifiche, ma senza importanti disagi..). Piuttosto, viva nel "qui ed ora".
Se il problema persiste, come sembra che stia facendo già da tempo, le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo per valutare meglio la situazione. Questo potrebbe portare benefici sia a lei sia a sua figlia!
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.