Ho avuto a che fare con un narcisista?
Salve, vorrei richiedere un consulto riguardante la mia ultima storia.
Complice anche il difficile periodo che si sta vivendo mi rendo conto di non riuscire a guardare avanti.
La storia in questione è durata poco più di un anno ed è stata molto importante per me, quanto sofferta, infatti a distanza di quasi 6 mesi continuo a rimuginare sull'accaduto.
Il mio ex partner è più grande di circa 5 anni di me, non è una persona molto matura e nella sua vita è stato soggetto allo sviluppo di varie dipendenze (da sostanze stupefacenti e alcolici).
All'inizio della nostra relazione faceva uso spropositato di cocaina, e forse è stato proprio il mio istinto da crocerossina a farmi prendere di lui, il mio sciocco desiderio di salvarlo.
Una volta iniziata la nostra frequentazione smise apparentemente di fare uso di sostanze ma non di alcolici, a mio avviso era già un buon inizio.
I primi mesi si dimostrava premuroso, a tratti iper appiccicoso, voleva passare ogni giorno e ogni notte con me.
Riuscì persino a convincermi a presentargli i miei genitori dopo poco più di un mese, cosa non da me, che di solito prendo le cose con molta calma.
Dopo aver conosciuto i miei quasi da subito si è stabilito a casa nostra, creando non poche tensioni, ogni volta che provavo a parlargli era una tragedia, venivo aggredita, si offendeva e non mi dava modo di riuscire a comunicare con lui bloccandomi su qualsiasi piattaforma a sua disposizione.
Era inoltre molto geloso e paranoico, non mi permetteva di vestirmi come volevo e non si è mai fidato di me è arrivato a controllarmi il cellulare mentre dormivo e computer in mia assenza, arrabbiandosi per foto contenute al suo Interno risalenti ad anni prima della nostra conoscenza.
Non potevo più uscire con nessuno, andare in palestra perché per lui non era il momento giusto, e ciò nonostante riusciva sempre a passare da vittima.
Arrivò persino a dirmi che i miei genitori, con cui ho una storia pregressa sofferta, non mi volevano bene, che mi odiava o, e che se lo avessi lasciato non avrei mai più trovato nessuno che mi amasse quanto lui.
Circa un mese prima che mettessi fine alla ns storia ho iniziato a studiare in una città vicina, facendo la pendolare tra la mia di origine e questa e durante questo periodo mi accusava di flirtare con ragazzi, né aveva persino le prove... Ma ovviamente nulla di questo è mai avvenuto.
Presi il coraggio di lasciarlo solo dopo averlo colto in fragrante su un app di incontri, ciononostante ovviamente minimizzò le sue colpe esaltando le mie: non mi concedevo a lui da qualche settimana e nelle settimane precedenti ero diventata distante... Sono passati quasi 6 mesi da quando è finita, ma nonostante tutto mi sento di aver sbagliato io, di essere io quella sbagliata... Quindi vorrei chiedervi un parere riguardo a questa relazione, per quanto possibile con un consulto online ovviamente.
Vi ringrazio anticipatamente.
Complice anche il difficile periodo che si sta vivendo mi rendo conto di non riuscire a guardare avanti.
La storia in questione è durata poco più di un anno ed è stata molto importante per me, quanto sofferta, infatti a distanza di quasi 6 mesi continuo a rimuginare sull'accaduto.
Il mio ex partner è più grande di circa 5 anni di me, non è una persona molto matura e nella sua vita è stato soggetto allo sviluppo di varie dipendenze (da sostanze stupefacenti e alcolici).
All'inizio della nostra relazione faceva uso spropositato di cocaina, e forse è stato proprio il mio istinto da crocerossina a farmi prendere di lui, il mio sciocco desiderio di salvarlo.
Una volta iniziata la nostra frequentazione smise apparentemente di fare uso di sostanze ma non di alcolici, a mio avviso era già un buon inizio.
I primi mesi si dimostrava premuroso, a tratti iper appiccicoso, voleva passare ogni giorno e ogni notte con me.
Riuscì persino a convincermi a presentargli i miei genitori dopo poco più di un mese, cosa non da me, che di solito prendo le cose con molta calma.
Dopo aver conosciuto i miei quasi da subito si è stabilito a casa nostra, creando non poche tensioni, ogni volta che provavo a parlargli era una tragedia, venivo aggredita, si offendeva e non mi dava modo di riuscire a comunicare con lui bloccandomi su qualsiasi piattaforma a sua disposizione.
Era inoltre molto geloso e paranoico, non mi permetteva di vestirmi come volevo e non si è mai fidato di me è arrivato a controllarmi il cellulare mentre dormivo e computer in mia assenza, arrabbiandosi per foto contenute al suo Interno risalenti ad anni prima della nostra conoscenza.
Non potevo più uscire con nessuno, andare in palestra perché per lui non era il momento giusto, e ciò nonostante riusciva sempre a passare da vittima.
Arrivò persino a dirmi che i miei genitori, con cui ho una storia pregressa sofferta, non mi volevano bene, che mi odiava o, e che se lo avessi lasciato non avrei mai più trovato nessuno che mi amasse quanto lui.
Circa un mese prima che mettessi fine alla ns storia ho iniziato a studiare in una città vicina, facendo la pendolare tra la mia di origine e questa e durante questo periodo mi accusava di flirtare con ragazzi, né aveva persino le prove... Ma ovviamente nulla di questo è mai avvenuto.
Presi il coraggio di lasciarlo solo dopo averlo colto in fragrante su un app di incontri, ciononostante ovviamente minimizzò le sue colpe esaltando le mie: non mi concedevo a lui da qualche settimana e nelle settimane precedenti ero diventata distante... Sono passati quasi 6 mesi da quando è finita, ma nonostante tutto mi sento di aver sbagliato io, di essere io quella sbagliata... Quindi vorrei chiedervi un parere riguardo a questa relazione, per quanto possibile con un consulto online ovviamente.
Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Cara ragazza,
Rispondendo alla sua domanda che dá il titolo al consulto risponderei (con tutti i dovuti e cari limiti della chat) proprio di sí, che ad "occhio e croce" sembrerebbe proprio un gran bel narcisista.
Mi permetta però: questa etichetta cosa cambierebbe? Nulla.
Non cambia nulla se lui sia un narcisista o non, cosa davvero importa è come lei ha interagito con lui. Come si é comportata (in un modo che lei disconosce dalla sua persona).
Cosa importa é come lei si sia sentita attratta da lui, come lui con grandi parole e gesti iniziali l'abbia conquistata e poi da un giorno all'altro avendola nel suo totale controllo ha fatto il bello e il cattivo tempo su cosa fare non fare, avendo il controllo assoluto di tutto.
Passiamo un momento a vedere i suoi punti di forza: introspezione: molta. Forza: moltissima {é riuscito a lasciarlo, è molto difficile che un partner del genere (presunto narcisista) si faccia lasciare ed é molto difficile riuscire a lasciarlo}.
Ora passiamo ai punti incerti: come mai questo rimuginare su questo ragazzo? perché dopo 6 mesi é ancora lí a pensarci?
Perché non riesce ad andare avanti? Cosa sta succedendo adesso nella sua vita? (tralasciando questa situazione pandemica di totale incertezza su tutto...).
Chiedo genuinamente.
Cordialmente,
Rispondendo alla sua domanda che dá il titolo al consulto risponderei (con tutti i dovuti e cari limiti della chat) proprio di sí, che ad "occhio e croce" sembrerebbe proprio un gran bel narcisista.
Mi permetta però: questa etichetta cosa cambierebbe? Nulla.
Non cambia nulla se lui sia un narcisista o non, cosa davvero importa è come lei ha interagito con lui. Come si é comportata (in un modo che lei disconosce dalla sua persona).
Cosa importa é come lei si sia sentita attratta da lui, come lui con grandi parole e gesti iniziali l'abbia conquistata e poi da un giorno all'altro avendola nel suo totale controllo ha fatto il bello e il cattivo tempo su cosa fare non fare, avendo il controllo assoluto di tutto.
Passiamo un momento a vedere i suoi punti di forza: introspezione: molta. Forza: moltissima {é riuscito a lasciarlo, è molto difficile che un partner del genere (presunto narcisista) si faccia lasciare ed é molto difficile riuscire a lasciarlo}.
Ora passiamo ai punti incerti: come mai questo rimuginare su questo ragazzo? perché dopo 6 mesi é ancora lí a pensarci?
Perché non riesce ad andare avanti? Cosa sta succedendo adesso nella sua vita? (tralasciando questa situazione pandemica di totale incertezza su tutto...).
Chiedo genuinamente.
Cordialmente,
Dott. Mauro Bruzzese,
Psicologo clinico presso il Newham University Hospital di Londra, Fondatore e CEO di PsicologON.
www.psicologon.com
[#2]
Utente
La ringrazio molto per la risposta è davvero molto gentile.
Penso che il motivo di questo mio rimuginare sia dovuto alla mia insicurezza. Sono una persona molto insicura e fragile, in questa pandemia, ho stoppato la mia intera vita e ho molte cose in sospeso in un limbo. E il passato è tornato ad essere molto vivido. Ho passato notti intere ad analizzare la mia relazione con l'intento di capire, comprendere le dinamiche e cosa avessi/avesse sbagliato, qua troviamo anche il perché dell'etichetta narcisista, un'etichetta non cambia le cose è vero ma aiuta a comprendere. Ho passato più di un anno a sentirmi dire che fossi pazza, il soggetto in questione arrivò a manipolare pure mia madre e arrivai a sentirmi dire da lei che avrebbe voluto lui come figlio al posto mio ( N.B.dopo un anno che lo difendeva a spada tratta venne raggirata pure lei e si rese conto di con chi avevo a che fare). Inoltre in tutto questo diciamo che non è mai sparito ma sempre rimasto nell'ombra. Ha fatto auguri e congratulazioni ai membri della mia famiglia in più occasioni, Pasqua compresa e mi ha sempre mandato i "saluti", fa del buon sano e vecchio martirismo sui social e mi lancia varie frecciatine da mesi. Tutto questo non fa che confondermi perché mi sento io la cattiva della storia.
E infine se un lato di me è ancora molto arrabbiato, per quello che ho permesso mi venisse fatto, l'altro pensa che sotto sotto me lo meriti. Per concludere credo che dovrei entrare in psicoterapia, perché individui simili non scelgono le loro "vittime" senza un perché, i loro comportamenti non verrebbero certo tollerati da persone con una sana autostima. Lei cosa ne pensa?
La ringrazio molto per la cortesia e il tempo dedicatomi.
Penso che il motivo di questo mio rimuginare sia dovuto alla mia insicurezza. Sono una persona molto insicura e fragile, in questa pandemia, ho stoppato la mia intera vita e ho molte cose in sospeso in un limbo. E il passato è tornato ad essere molto vivido. Ho passato notti intere ad analizzare la mia relazione con l'intento di capire, comprendere le dinamiche e cosa avessi/avesse sbagliato, qua troviamo anche il perché dell'etichetta narcisista, un'etichetta non cambia le cose è vero ma aiuta a comprendere. Ho passato più di un anno a sentirmi dire che fossi pazza, il soggetto in questione arrivò a manipolare pure mia madre e arrivai a sentirmi dire da lei che avrebbe voluto lui come figlio al posto mio ( N.B.dopo un anno che lo difendeva a spada tratta venne raggirata pure lei e si rese conto di con chi avevo a che fare). Inoltre in tutto questo diciamo che non è mai sparito ma sempre rimasto nell'ombra. Ha fatto auguri e congratulazioni ai membri della mia famiglia in più occasioni, Pasqua compresa e mi ha sempre mandato i "saluti", fa del buon sano e vecchio martirismo sui social e mi lancia varie frecciatine da mesi. Tutto questo non fa che confondermi perché mi sento io la cattiva della storia.
E infine se un lato di me è ancora molto arrabbiato, per quello che ho permesso mi venisse fatto, l'altro pensa che sotto sotto me lo meriti. Per concludere credo che dovrei entrare in psicoterapia, perché individui simili non scelgono le loro "vittime" senza un perché, i loro comportamenti non verrebbero certo tollerati da persone con una sana autostima. Lei cosa ne pensa?
La ringrazio molto per la cortesia e il tempo dedicatomi.
[#3]
Quanto é vero che momenti di totale incertezza e confusione fanno davvero in modo che si scaglionino scelte pregresse, recenti e remote e poi ...il rimuginare é sempre in agguato.
Liberarsi dai narcisisti é difficile, sono striscianti e subdoli.
Andare in psicoterapia non può che farle bene, non in funzione di lui e della storia con lui, ma proprio per andare a mettere a fuoco queste parti di lei vulnerabili ("l'altro-lato- pensa che sotto sotto me lo meriti").
Non sia arrabbiata per quello che lei ha permesso che le venisse fatto, lo valuti invece come un modo che ha avuto di esplorare parti inespresse di se stessa.
Ci tenga aggiornati se lo desidera,
Liberarsi dai narcisisti é difficile, sono striscianti e subdoli.
Andare in psicoterapia non può che farle bene, non in funzione di lui e della storia con lui, ma proprio per andare a mettere a fuoco queste parti di lei vulnerabili ("l'altro-lato- pensa che sotto sotto me lo meriti").
Non sia arrabbiata per quello che lei ha permesso che le venisse fatto, lo valuti invece come un modo che ha avuto di esplorare parti inespresse di se stessa.
Ci tenga aggiornati se lo desidera,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.1k visite dal 30/04/2020.
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