Disturbo ossessivo compulsivo e genitori che non capiscono
Salve, sono una ragazza di 20 anni a cui 9 anni fa è stato diagnosticato un disturbo ossessivo compulsivo.
In questi anni i miei mi hanno reso la vita un inferno sia prima che dopo la diagnosi.
Ci tengo a precisare che da 9 anni a questa parte i miei rituali e i miei pensieri ossessivi sono diminuiti un po', penso da soli anche perché non ho mai trattato il disturbo perché i miei non hanno voluto dare retta allo psichiatra dicendo semplicemente che la mia era semplice testardaggine e che i miei rituali fossero fatti apposta e per cattiveria.
Ogni qual volta "sistemo" cose mio padre si arrabbia e le rimette tutte in disordine apposta, ci ride anche chiamandomi pazza e dicendomi di smetterla di essere così testarda.
Questi piccoli rituali che mi sono rimasti cerco di farli senza farmi notare da lui, perché appena ne nota uno fa di tutto per non "darmela vinta", urlandomi che non sarà come voglio io.
Oggi ho allineato le scarpe nella scarpiera, lui se n'è accorto e ha iniziato ad urlarmi contro, ha preso alcune paia di scarpe e ha iniziato a mischiarle e metterle a caso, ovviamente ridendo.
Quando fa queste cose non riesco a controllare la rabbia, a volte gli urlo contro implorandolo di capirmi, di non farmi soffrire così, la sua unica reazione è urlare, diventare violento e chiamarmi pazza.
Quando mi chiama pazza sto malissimo, so di non esserlo, però mi fa sentire tale dopo anni che me lo ripete.
Non ce la faccio più vorrei solo mi capisse.
Mia madre si diverte lo stesso a prendere in giro il mio disturbo dicendomi che non ho niente e che è soltanto una mia fissa perché, appunto, sarei testarda.
Come faccio a stare meglio se i miei genitori sono i miei primi nemici e non mi capiscono?
Ho provato a parlarci, ci provo da anni, pregandoli di non rendermi le cose così difficili e di non farmi stare male.
Perché il fatto che si divertano a chiamarmi pazza e a rovinare i miei rituali la vedo come una sorta di bullismo.
Ogni volta la stessa storia, mi rispondono ridendo che non ho nulla e che sono solo pazza io e testarda.
Come posso fare per farli smettere?
Non sopporto più i loro dispetti.
Sono una persona molto ordinata e questi miei pochi e piccoli rituali non danno fastidio a nessuno.
Ma loro ci godono a farmi stare male.
Spero tanto che qualcuno possa rispondermi perché non so più cosa fare, sto male ogni giorno per questa cosa.
Ringrazio in anticipo a chiunque leggerà questo messaggio.
In questi anni i miei mi hanno reso la vita un inferno sia prima che dopo la diagnosi.
Ci tengo a precisare che da 9 anni a questa parte i miei rituali e i miei pensieri ossessivi sono diminuiti un po', penso da soli anche perché non ho mai trattato il disturbo perché i miei non hanno voluto dare retta allo psichiatra dicendo semplicemente che la mia era semplice testardaggine e che i miei rituali fossero fatti apposta e per cattiveria.
Ogni qual volta "sistemo" cose mio padre si arrabbia e le rimette tutte in disordine apposta, ci ride anche chiamandomi pazza e dicendomi di smetterla di essere così testarda.
Questi piccoli rituali che mi sono rimasti cerco di farli senza farmi notare da lui, perché appena ne nota uno fa di tutto per non "darmela vinta", urlandomi che non sarà come voglio io.
Oggi ho allineato le scarpe nella scarpiera, lui se n'è accorto e ha iniziato ad urlarmi contro, ha preso alcune paia di scarpe e ha iniziato a mischiarle e metterle a caso, ovviamente ridendo.
Quando fa queste cose non riesco a controllare la rabbia, a volte gli urlo contro implorandolo di capirmi, di non farmi soffrire così, la sua unica reazione è urlare, diventare violento e chiamarmi pazza.
Quando mi chiama pazza sto malissimo, so di non esserlo, però mi fa sentire tale dopo anni che me lo ripete.
Non ce la faccio più vorrei solo mi capisse.
Mia madre si diverte lo stesso a prendere in giro il mio disturbo dicendomi che non ho niente e che è soltanto una mia fissa perché, appunto, sarei testarda.
Come faccio a stare meglio se i miei genitori sono i miei primi nemici e non mi capiscono?
Ho provato a parlarci, ci provo da anni, pregandoli di non rendermi le cose così difficili e di non farmi stare male.
Perché il fatto che si divertano a chiamarmi pazza e a rovinare i miei rituali la vedo come una sorta di bullismo.
Ogni volta la stessa storia, mi rispondono ridendo che non ho nulla e che sono solo pazza io e testarda.
Come posso fare per farli smettere?
Non sopporto più i loro dispetti.
Sono una persona molto ordinata e questi miei pochi e piccoli rituali non danno fastidio a nessuno.
Ma loro ci godono a farmi stare male.
Spero tanto che qualcuno possa rispondermi perché non so più cosa fare, sto male ogni giorno per questa cosa.
Ringrazio in anticipo a chiunque leggerà questo messaggio.
[#1]
Gentile utente,
faccia copia di questa email che ci ha mandato e la spedisca al suo medico di famiglia chiedendo il suo aiuto e raccomandandogli di non dire nulla ai suoi genitori.
Il segreto professionale è obbligo di legge, in questo caso è anche una tutela del suo benessere.
Sarà cura del medico di famiglia prescriverle dei colloqui psicologici che potrà fare presso il Consultorio Giovani, alle ASL o presso il Centro di Salute Mentale.
In alcuni di questi centri potrebbe essere attiva la consulenza online, ma nel suo caso dialogare da sola col professionista che la prenderà in cura mi sembra indispensabile.
Se crede, spedisca al medico di famiglia anche una copia di questa mia.
Potrebbe rintracciare lo psichiatra che a suo tempo le diagnosticò il DOC? Alla visita la accompagnarono tutti e due i genitori? Forse il medico di famiglia le farà ripetere la visita psichiatrica, ma potrebbe demandare questa decisione alle ASL.
Provveda intanto a fare quello che lo ho detto, e ci dia qualche altra notizia su di lei, se studia o lavora, e sugli altri membri della famiglia, specie se presenti in casa.
Con infiniti auguri.
faccia copia di questa email che ci ha mandato e la spedisca al suo medico di famiglia chiedendo il suo aiuto e raccomandandogli di non dire nulla ai suoi genitori.
Il segreto professionale è obbligo di legge, in questo caso è anche una tutela del suo benessere.
Sarà cura del medico di famiglia prescriverle dei colloqui psicologici che potrà fare presso il Consultorio Giovani, alle ASL o presso il Centro di Salute Mentale.
In alcuni di questi centri potrebbe essere attiva la consulenza online, ma nel suo caso dialogare da sola col professionista che la prenderà in cura mi sembra indispensabile.
Se crede, spedisca al medico di famiglia anche una copia di questa mia.
Potrebbe rintracciare lo psichiatra che a suo tempo le diagnosticò il DOC? Alla visita la accompagnarono tutti e due i genitori? Forse il medico di famiglia le farà ripetere la visita psichiatrica, ma potrebbe demandare questa decisione alle ASL.
Provveda intanto a fare quello che lo ho detto, e ci dia qualche altra notizia su di lei, se studia o lavora, e sugli altri membri della famiglia, specie se presenti in casa.
Con infiniti auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.6k visite dal 29/04/2020.
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Approfondimento su Bullismo
Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).