Rapporto con un fratello

Gentili Dottori,
vi scrivo perché ho una situazione che non vivo serenamente.
Si tratta del rapporto con uno dei miei fratelli, il maggiore, con cui ho 12 anni di differenza (io ne ho 46).

Fino a quando io ero ventenne era quello con cui avevo un bel rapporto: mi confidavo con lui, andavo spesso a trovare e a giocare con i suoi bambini, insomma lo cercavo volentieri.

Poi, tutto è cambiato, esattamente il giorno di Natale di 12 anni fa per una battuta mia fuori luogo, lui è andato in escandescenze (cosa che non faceva MAI quando viveva in famiglia con me e gli altri): ha cominciato a dirmi che devo cambiare, sono un’egoista, mi credo chissà chi ecc.

Dopo qualche giorno, è venuto a scusarsi e ha cercato di rimediare invitandomi qua e là.
Io qualche volta andavo, altre volte prendevo scuse.

Anche con gli altri due fratelli, più vicini a lui di età, ha avuto reazioni simili.
Abbiamo pensato che avrà problemi con la moglie con cui si scambiano pure parolacce davanti a noi.

Il culmine è stato proprio il giorno di Capodanno scorso quando in piazza, sottolineo in piazza, ha cominciato ad urlarmi dietro tutti i miei difetti ecc.
Tutto questo perché per il pranzo di mia madre avevo deciso di non cucinare ma di offrire la casa (vivo con lei) e di rendermi utile a fare spese di ogni tipo (ho pagato infatti 200 di spesa!).
Sapevo che avrebbero portato il pranzo le mie cognate.

Ma a lui questo non è andato giù.

Lui ha pure una figlia ventenne che studia in una città del nord dove lavoro.
Lei è un tipo molto chiuso e a tratti superba.
Ho cercato di instaurare un rapporto ma lei si limita a rispondere alle mie domande, per il resto silenzio tombale molto imbarazzante.

Quando è arrivata all’università, io l’ho accompagnata negli uffici vari.
L’anno dopo l’ho aiutata a fare un trasloco di 4 piani a piedi su e giù e lei alla fine non mi ha nemmeno detto grazie.

Mio fratello, mi ha rinfacciato che non la chiamo mai.
Questo è vero, però gli ho fatto presente che nel momento del bisogno sono stata presente e lo sono ancora.
Gli ho anche detto che pure lei dovrebbe farsi sentire ed essere più aperta.
Sembra quasi scocciata della mia compagnia... Quindi, per quanto sia mia nipote, perché devo cercarla se lancia questi messaggi?
Non è mica una bambina in collegio!
Quando penso che lui deve venire a casa di mia madre, dove risiedo durante le vacanze, mi viene il voltastomaco.
Ultimamente non ho fatto altro che pensare all’ultimo episodio in piazza e mi sono sentita uno schifo.

Io sono sicura che se fossi sposata, lui non si permetterebbe di attaccarmi così lasciandomi a dir poco spiazzata. Sarebbe più contenuto.

Non voglio passare né per vittima né per una bravissima persona, però vorrei essere lasciata in pace con i miei difetti senza avere paura che lui stia li a stigmatizzare anzi peggio a segnalarmi che DEVO CAMBIARE, perché, come mi ha detto qualche mese fa, gli faccio pena!!
Come convivere con questa situazione?

Grazie dell’attenzione
[#1]
Dr.ssa Silvia Greco Psicologo 135 2
Carissima Utente
ho riletto in maniera approfondita il suo messaggio.
Parla di un rapporto con suo fratello che ha iniziato a deteriorarsi in un Natale di circa 12 anni fa. Lei assume la sua responsabilità per la battuta fuori luogo, è lì per la prima volta suo fratello ha reagito in maniera esagerata. Lei afferma che anche gli altri due suoi fratelli hanno notato un certo cambiamento in lui, giustificato attribuendo problemi coniugali.
Le reazioni di suo fratello da Lei descritte, mi sembrano reazioni esagerate, appartenenti ad una persona impulsiva, con poco controllo degli impulsi e che aggredisce facilmente a causa di rabbia repressa o altre emozioni negative che conserva dentro di lui.
Afferma anche di aver fatto tanto per provare ad instaurare un rapporto con sua nipote, mettendosi a disposizione ogni volta che ne aveva bisogno. Ma, ha trovato un muro davanti a lei, e purtroppo il muro non può essere abbattuto da una sola persona ma da entrambe. Un rapporto può essere costruito soltanto se voluto da entrambe le persone, altrimenti diventa solo una lotta unilaterale. Bisogna solo capire se questa chiusura di sua nipote è dettata da un carattere molto chiuso e introverso, o è influenzato dalle dinamiche familiare.
La sua domanda è : come convivere con questa situazione ?
La risposta è di risolvere no convivere. Ma per risolverla è necessario il volere anche di suo fratello. Se questo volere è assente allora deve ACCETTARE. Sicuramente quella che deve cambiare non è lei. Ma provi magari a parlarne con gli altri due fratelli, scambiatevi i vostri pareri e decidere insieme se affrontare il discorso con il diretto interessato. Le parole feriscono, ed è più che giustificabile il suo " Quando penso che lui deve venire a casa di mia madre, dove risiedo durante le vacanze, mi viene il voltastomaco" perchè sta maturando un enorme dispiacere verso suo fratello e verso la situazione.
Cordiali Saluti.

Dr.ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute.

Dr.ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio, Dott.ssa, per la risposta esaustiva.
Volevo aggiungere due considerazioni:
1) Riguardo al carattere di mio fratello la cosa che più mi spiazza è che da giovane, quando viveva in famiglia, non era per niente impulsivo, anzi considerato sempre il più ragionevole e docile. Poi è cambiato...e forse questo ricordo mi spiazza ancora di più.
2) Relativamente alla figlia, credo sia proprio il suo carattere; quando siamo tutti a casa di mia madre, lei non parla nemmeno con i suoi cugini, con cui è cresciuta, ascolta e fa ogni tanto dei sorrisi. Poi a domanda risponde. Stop.
Mio fratello sostiene che devo essere io a cercarla bla bla. Ma io non ci riesco, l'ho fatto qualche volta ma vedo che a lei non importa nulla della mia compagnia. E' forse più un problema che si creano i suoi.
Perchè quindi cercarla? Perché devo sentirmi in colpa se non lo faccio?
Tutto questo l'ho detto qualche mese a mio fratello ma lui sembra non capire. E' pure vero, come dice Lei Dottoressa, che un rapporto si costruisce in due.
[#3]
Dr.ssa Silvia Greco Psicologo 135 2
Carissima Utente
dato che suo fratello dà tanta importanza al messaggio da inviare a sua nipote lo mandi. Non lo veda però come un cedere ad una richiesta di suo fratello ma piuttosto come un non dar modo di parlare e criticare, esattamente quello che Lei desidera.
Purtroppo può succedere che le persone cambino, così come cambiano le situazioni,le emozioni che si provano e come si vivono, i rapporti. Possono cambiare a causa delle responsabilità, dei pensieri, problemi in famiglia, lavoro e tanti altri motivi. Per quello il supporto psicologico è necessario per avere un maggiore benessere psico-fisico, migliorando la qualità di vita del soggetto.
Dato che ad essere cambiato è suo fratello, come ha detto Lei (tanto da aver descritto i problemi che ha con lei anche con i suoi fratelli) cerchi di non prendersi colpe che non ha, ma di vedere la situazione da un punto di vista oggettivo.
Cordiali Saluti.

Dr.ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute.