Rapporto difficile con la propria madre motivo di scarsa autostima e difficili problemi relazionali
Buongiorno e ringrazio in anticipo per la cordiale risposta.
Sono una ragazza di 20 anni e ho finalmente deciso di chiedere aiuto ed eventualmente proseguire con delle consulenze psicologiche private.
Penso di avere qualche problema che mi impedisce di interagire completamente con gli altri, tuttavia non ho mai capito bene quale fosse la causa profonda di tutto ciò.
Soltanto ieri dopo una litigata con mia madre per un motivo davvero insensato ho pensato e forse capito che il problema sia stato causato dal problematico rapporto che ho sempre intrattenuto con mia madre.
Ho iniziato a vivere con mia madre a 10 anni (fino ad allora avevo vissuto con i nonni).
fin da subito però ho sempre avuto questo rapporto conflittuale con mia madre.
Lei voleva sempre controllare ogni aspetto della mia vita e io continuavo anche inconsciamente a ribellarmi e ho paura che tutte le azioni che faccio, le cattive azioni, le faccia quasi come un segno di ribellione nei suoi confronti, anche inconsciamente.
Mia madre ha sempre criticato le mie scelte e ogni volta che volevo intraprendere una nuova attività, non è mai stata una fan dei sentimentalismi perciò il fondamentale secondo lei nella vita è sempre stato: fare qualcosa che possa garantirti un futuro stabile, non fidarsi mai di nessuno.
Quando ero in terza media le voleva sempre controllare i miei messaggi con il ragazzo che avevo allora finché un giorno mi sono completamente ribellata ed è finito con lei che ha buttato il mio telefono per terra spaccando lo schermo.
ogni volta ho paura, davvero il terrore, di dirle qualsiasi cosa, anche la più banale, perché ho paura di come potrebbe reagire.
Ho paura che mi possa giudicare.
ho paura di dirle che mi sento con un ragazzo perché temo lei possa giudicare.
Quando esco le mento sempre e non le dico con chi esco veramente perché ho paura che potrebbe dirmi di no (anche se di solito mi fa sempre uscire).
lei rimane profondamente ferita dal fatto che le menta su ogni minima cosa ma è più forte di me ho paura che lei mi giudichi.
e questa paura di essere giudicata si mostra anche nei rapporti con i miei amici o miei coetanei.
sono continuamente attanagliata da questa insicurezza ma non riesco per esempio, a ballare davanti a uno specchio perché mi sento ridicola.
Non mi vesto come vorrei perché mi sembro ridicola.
quando canto mi sembro ridicola e ho paura che gli altri possano giudicarmi.
Questa mia insicurezza si è mostrata anche nelle mie relazioni amorose: sono alla continua ricerca di consenso da parte del sesso maschile, mi piace essere apprezzata dai ragazzi e quando mi stufo, semplicemente rincorro a un altro rimpiazzo.
Molte volte non riesco mai ad essere fedele perché penso sempre che ci sia un ragazzo che sia migliore, che sia più bello, più intelligente, più fatto per me.
e di conseguenza continuo a ferire persone che tengono a me, soltanto per riempire questo vuoto che ho.
mi sento come un puzzle con i pezzi completamente fuori posto.
Sono una ragazza di 20 anni e ho finalmente deciso di chiedere aiuto ed eventualmente proseguire con delle consulenze psicologiche private.
Penso di avere qualche problema che mi impedisce di interagire completamente con gli altri, tuttavia non ho mai capito bene quale fosse la causa profonda di tutto ciò.
Soltanto ieri dopo una litigata con mia madre per un motivo davvero insensato ho pensato e forse capito che il problema sia stato causato dal problematico rapporto che ho sempre intrattenuto con mia madre.
Ho iniziato a vivere con mia madre a 10 anni (fino ad allora avevo vissuto con i nonni).
fin da subito però ho sempre avuto questo rapporto conflittuale con mia madre.
Lei voleva sempre controllare ogni aspetto della mia vita e io continuavo anche inconsciamente a ribellarmi e ho paura che tutte le azioni che faccio, le cattive azioni, le faccia quasi come un segno di ribellione nei suoi confronti, anche inconsciamente.
Mia madre ha sempre criticato le mie scelte e ogni volta che volevo intraprendere una nuova attività, non è mai stata una fan dei sentimentalismi perciò il fondamentale secondo lei nella vita è sempre stato: fare qualcosa che possa garantirti un futuro stabile, non fidarsi mai di nessuno.
Quando ero in terza media le voleva sempre controllare i miei messaggi con il ragazzo che avevo allora finché un giorno mi sono completamente ribellata ed è finito con lei che ha buttato il mio telefono per terra spaccando lo schermo.
ogni volta ho paura, davvero il terrore, di dirle qualsiasi cosa, anche la più banale, perché ho paura di come potrebbe reagire.
Ho paura che mi possa giudicare.
ho paura di dirle che mi sento con un ragazzo perché temo lei possa giudicare.
Quando esco le mento sempre e non le dico con chi esco veramente perché ho paura che potrebbe dirmi di no (anche se di solito mi fa sempre uscire).
lei rimane profondamente ferita dal fatto che le menta su ogni minima cosa ma è più forte di me ho paura che lei mi giudichi.
e questa paura di essere giudicata si mostra anche nei rapporti con i miei amici o miei coetanei.
sono continuamente attanagliata da questa insicurezza ma non riesco per esempio, a ballare davanti a uno specchio perché mi sento ridicola.
Non mi vesto come vorrei perché mi sembro ridicola.
quando canto mi sembro ridicola e ho paura che gli altri possano giudicarmi.
Questa mia insicurezza si è mostrata anche nelle mie relazioni amorose: sono alla continua ricerca di consenso da parte del sesso maschile, mi piace essere apprezzata dai ragazzi e quando mi stufo, semplicemente rincorro a un altro rimpiazzo.
Molte volte non riesco mai ad essere fedele perché penso sempre che ci sia un ragazzo che sia migliore, che sia più bello, più intelligente, più fatto per me.
e di conseguenza continuo a ferire persone che tengono a me, soltanto per riempire questo vuoto che ho.
mi sento come un puzzle con i pezzi completamente fuori posto.
[#1]
Gentile utente,
rispetto alla problematica contenuta nel titolo
"Rapporto difficile con la propria madre motivo di scarsa autostima e difficili problemi relazionali"
non trovo nessuna domanda.
Confermo dunque la Sua ipotesi:
se la realtà è quella che Lei descrive,
se la sua autostima è bassa,
se le relazioni con l'altro genere sono problematiche,
sì,
concordo con la Sua ipotesi di "..eventualmente proseguire con delle consulenze psicologiche private."
Cordiali saluti.
Dott. Brunialti
rispetto alla problematica contenuta nel titolo
"Rapporto difficile con la propria madre motivo di scarsa autostima e difficili problemi relazionali"
non trovo nessuna domanda.
Confermo dunque la Sua ipotesi:
se la realtà è quella che Lei descrive,
se la sua autostima è bassa,
se le relazioni con l'altro genere sono problematiche,
sì,
concordo con la Sua ipotesi di "..eventualmente proseguire con delle consulenze psicologiche private."
Cordiali saluti.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Mi scusi molto sono una nuova iscritta e devo ancora comprendere bene le modalità di questo sito. Ha ragione, la domanda era legata al fatto se tutti questi problemi possano essere generate di questo rapporto con mia madre oppure sia un problema mio non legato a ciò e che sia la causa del cattivo rapporto con mia madre? La ringrazio moltissimo per la risposta !
[#3]
Le categorie di causa-effetto sono ormai obsolete;
per capire meglio l'influenza di una certa esperienza infantile sui comportamenti adulti è necessario un percorso di approfondimento
in quanto sono compresenti svariatissimi fattori ma anche elementi di resilienza.
Percorso psicologico che si affronta quando c'è un disagio,
e dunque per risolvere,
oltre che per capire.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
per capire meglio l'influenza di una certa esperienza infantile sui comportamenti adulti è necessario un percorso di approfondimento
in quanto sono compresenti svariatissimi fattori ma anche elementi di resilienza.
Percorso psicologico che si affronta quando c'è un disagio,
e dunque per risolvere,
oltre che per capire.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.3k visite dal 28/04/2020.
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