Come risolvere l’incapacità di affrontare la propria famiglia e le relazioni?

Salve,
Ho 23 anni e mi sono fidanzata con un uomo di 41, libero senza figli.

È iniziato tutto in maniera speciale, io stavo chiudendo una storia deleteria ed è arrivato al contempo lui che mi ha illuminato la strada in tante cose.
Credo, Senza di lui non sarei riuscita a chiudere l’altra relazione.
Oltre la distanza d’età però tra noi c’è anche una grande distanza fisica, poiché il mare ci separa ma lui ha preso e si è trasferito nella mia città ed ora è quasi un anno che siamo insieme.
Io in tutto questo periodo ho sempre avuto un po’ di perplessità per grande differenza d’età e di conseguenza anche estetica che ci separa: come l’avrebbe presa la mia famiglia, i miei amici ma alla fine tutti questi ostacoli sono stati superati e mi sono resa conto che molti problemi me li sono fatta quasi sempre e solo io.
Lo hanno accettato tutti anche se mia madre dice che avrebbe aspirato a di più per me.

Io con lui perlopiù sto benissimo, su alcune cose non ci troviamo bene...
su altre sì.
Il problema che mi affligge è che non sono completamente sicura che sia l’uomo della mia vita e quindi su alcune cose mi sento bloccata... per esempio soltanto poco tempo fa sono andata nel suo paese a conoscere la sua famiglia.
Non dormo mai con lui perché la mia famiglia è molto all’antica e so che non vorrebbe, nonostante io passi quasi ogni giorno con lui da quando è qui.
Ma dopo questa quarantena (che lui ha dovuto passare da solo nella mia città) senza la possibilità di vederci e solo nell’attesa di rivedermi ora giustamente pretende di più da me, prima o poi desidera fare una famiglia con me e quindi mi ha detto che non accetta più di vivere la vita come la vivevamo prima ma vorrebbe almeno per ora una sorta di mezza convivenza... tipo che io passi ora almeno una settimana da lui poi tornerei qui e poi di nuovo andrei a stare da lui... senza fare avanti e indietro come fidanzatini.
Io non ho questa estrema esigenza dato che vivo con la mia famiglia qui e forse anche per la mia età... ma capisco che lui ce l’abbia e quindi dovremmo venirci incontro come due persone mature.
Io però mi rendo conto che matura non lo sono, dipendo molto dalla mia famiglia... sia economicamente poiché frequento l’università sia affettivamente e non ho quindi il coraggio di andargli contro sapendo che loro non sono assolutamente d’accordo a queste cose che per altri sono normali e alla convivenza.
Quindi: Se non cambierò il mio modo di vivere la relazione lui tornerà a vivere nella sua regione e cambierà tutto tra noi, magari fino a lasciarci.
Se invece decido di fare questa mezza convivenza con lui so che dovrò discutere fortemente con i miei genitori e probabilmente si romperà qualcosa anche con loro.

Mi rendo conto che sono incapace di affrontare la situazione Ma vorrei cercare di farlo in modo maturo per vivere la mia vita senza perdere tutto cercando di farmi capire dai miei genitori, Che mi creano seri problemi per la loro mentalità Troppo chiusa.
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.4k 597
Gentile utente,

Lei si trova di fronte a esigenze contrastanti e vorrebbe renderle compatibili,
".. Ma vorrei cercare di farlo in modo maturo", Lei osserva,
dopo aver affermato però che "..Io però mi rendo conto che matura non lo sono, dipendo molto dalla mia famiglia..".

E dunque situazione ingarbugliata,
nella quale Lei non riuscirà ad accontentare tutti, compresa se stessa.
Ma ne va della Sua vita
e dunque è importante per Lei capire se tiene veramente a quest'uomo che, peraltro, ha attraversato il mare per Lei;
oppure se l' 'essere figlia' sovrasta tuttora il Suo 'essere compagna'.

Lei ha scritto a noi per affrontare il problema del
"Come risolvere l’incapacità di affrontare la propria famiglia e le relazioni?",
ma noi non possediamo la bacchetta magica per una risposta che neppure Lei al momento intravede. Essa si svela gradualmente attraverso un percorso di consapevolezza,
di presa di coscienza dei propri desideri, della propria forza e determinazione. Del proprio coraggio nell'affrontare i genitori, che forse non sono neppure così "chiusi", alla prova dei fatti.

Ed è proprio questo che La oriento ad intraprendere: un percorso psicologico, che, se fatto presso il Consultorio dell'Azienda Sanitaria, è gratuito e lo può fare - naturalmente - in autonomia e riservatezza.

E' una ipotesi che può prendere in considerazione?

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr.ssa Stefania Stocchino Psicologo, Psicoterapeuta 5 1
Buongiorno,
il suo racconto riporta il desiderio di stare con una persona ma allo stesso tempo c'è una parte di lei confusa e dubbiosa (rispetto all'età, all'estetica, alle aspettative, ai bisogni....).

La confusione probabilmente è legata ad un conflitto interno tra la sua parte emotiva e quella razionale.

Maggior consapevolezza dei suoi valori, bisogni, emozioni e pensieri l'aiuterebbero a riconoscere meglio, il tipo di relazione affettiva che ha con questa persona.

La convivenza è un grande passo esperienziale che potrebbe aiutarla a far luce dentro di lei, rispetto a cosa desidera in questo momento dalla sua vita, quali sono i suoi obiettivi e valori di vita, cosa vuol dire avere delle responsabilità rispetto a se stessa e verso l'altra persona..

Le consiglio la lettura di un libro "le vostre zone erronee" Wayne W. Dyer
la lettura protrebbe aiutarla ad imparare a rispondere a se stessa.

un caro saluto
Stefania Stocchino

Dr. STEFANIA STOCCHINO
Psicologa, Specialista in Psicoterapia Cognitivo comportamentale,
Terapeuta Psicotraumatologia-EMDR, Ipnosi Ericksoniana