Crisi post-adolescenziale
Buonasera. Sono una ragazza molto confusa e vorrei capire se la crisi che attraverso è normale per la mia età o se sarebbe il caso di farsi vedere da uno specialista.
Vi elenco quelli che per me sono i sintomi del mio malessere:
-non riesco ad andare a dormire prima delle 4 di notte, spesso resto sveglia per più di 24 ore consecutive e nel 90% dei casi rimango solo a fissare una pagina inutile del computer o il soffitto buio;
-mi sento sottovalutata dai miei genitori, che spesso mi rinfacciano i miei continui fallimenti(vedi voci seguenti) senza darmi modo di replicare;
-sono iscritta ad una laurea triennale da 6 anni e ho dato la metà degli esami: non riesco a convincermi a studiare e se anche lo faccio, il giorno dell'esame in preda al panico, non mi presento!
-sono grassa e continuo a mangiare, non riesco a darmi dei limiti e a superare la pigrizia che mi porta a passare intere giornare senza far nulla;
-ho un ragazzo molto presente che mi vuole bene e mi stima, ma nessun amico e spesso mi sento sola, anche quando esco con lui e i suoi amici e cerco di fare la simpatica..
è tutto nella norma? Mi sento ferma mentre il mondo gira, passo tanto tempo a piangere e ad immaginare qualcosa di diverso.. Ma non riesco ad impadronirmi della mia vita, rimango sempre spettatrice passiva..
Grazie.
Vi elenco quelli che per me sono i sintomi del mio malessere:
-non riesco ad andare a dormire prima delle 4 di notte, spesso resto sveglia per più di 24 ore consecutive e nel 90% dei casi rimango solo a fissare una pagina inutile del computer o il soffitto buio;
-mi sento sottovalutata dai miei genitori, che spesso mi rinfacciano i miei continui fallimenti(vedi voci seguenti) senza darmi modo di replicare;
-sono iscritta ad una laurea triennale da 6 anni e ho dato la metà degli esami: non riesco a convincermi a studiare e se anche lo faccio, il giorno dell'esame in preda al panico, non mi presento!
-sono grassa e continuo a mangiare, non riesco a darmi dei limiti e a superare la pigrizia che mi porta a passare intere giornare senza far nulla;
-ho un ragazzo molto presente che mi vuole bene e mi stima, ma nessun amico e spesso mi sento sola, anche quando esco con lui e i suoi amici e cerco di fare la simpatica..
è tutto nella norma? Mi sento ferma mentre il mondo gira, passo tanto tempo a piangere e ad immaginare qualcosa di diverso.. Ma non riesco ad impadronirmi della mia vita, rimango sempre spettatrice passiva..
Grazie.
[#1]
Gentile ragazza, la risposta è che devi decidere tu, se farti vedere da uno specialista, in base a quanto stai male. Se tu fossi stata mia figlia, credo che ti ci avrei accompagnata personalmente. Ma nel tuo caso non so quanto tu stia soffrendo davvero per potertelo suggerire. Sai, oltre una certa età è necessario anche imparare a prendersi in prima persona la responsabilità delle cose. Persino di se stessi. Non si può fare come quando eravamo bambini, e aspettarci che siano sempre i genitori a spronarci.
Detto questo, se ritieni di averne bisogno credo che la figura più indicata nel tuo caso sia lo psicologo/psicoterapeuta. Puoi recarti anche da sola alla tua ASL, se non puoi permettertene uno privatamente, e richiedere un primo colloquio psicologico, in genere gratuito. Abitando a Milano, credo che non avrai che l'imbarazzo della scelta.
Cordiali saluti
Detto questo, se ritieni di averne bisogno credo che la figura più indicata nel tuo caso sia lo psicologo/psicoterapeuta. Puoi recarti anche da sola alla tua ASL, se non puoi permettertene uno privatamente, e richiedere un primo colloquio psicologico, in genere gratuito. Abitando a Milano, credo che non avrai che l'imbarazzo della scelta.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile Utente,
Il rapporto sonno-veglia nell'essere umano è decisamente importante come la nutrizione, l' igiene mentale ed altro.
Il soggetto umano ha bisogno di dormire per almeno 7/8 ore. Non dormire comporta dei problemi sul piano organico e psicologico. Pensi che durante il sonno REM, da alcune aree cerebrali, vengono emesse sia la serotonina che la noradrenalina che poi passano in varie parti del corpo e favoriscono l'espletamento delle funzioni di alcuni organi. Inoltre , durante il sonno Rem si scaricano molte tensioni psichiche che, accumulandosi troppo, possono portare a situazioni ansiose e/o depressive.
Ritornerò su questo problema con più calma.
Pensi a regolare la sua vita diurna e notturna. Poi ne riparliamo.
A risentirci.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Il rapporto sonno-veglia nell'essere umano è decisamente importante come la nutrizione, l' igiene mentale ed altro.
Il soggetto umano ha bisogno di dormire per almeno 7/8 ore. Non dormire comporta dei problemi sul piano organico e psicologico. Pensi che durante il sonno REM, da alcune aree cerebrali, vengono emesse sia la serotonina che la noradrenalina che poi passano in varie parti del corpo e favoriscono l'espletamento delle funzioni di alcuni organi. Inoltre , durante il sonno Rem si scaricano molte tensioni psichiche che, accumulandosi troppo, possono portare a situazioni ansiose e/o depressive.
Ritornerò su questo problema con più calma.
Pensi a regolare la sua vita diurna e notturna. Poi ne riparliamo.
A risentirci.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
[#3]
cara ragazza quando lei dice:
è tutto nella norma? presumo che sia una sorta di ironia per contestare il suo stato giusto? perchè se non fosse cosi' il sentirsi ferma mentre il mondo gira intorno o passare la maggior parte del tempo a piangere, sono tutti elementi di disagio che non dovrebbero essere percepiti come "norma". Per cui le sue affermazioni sono già delle risposte al suo primo quesito.
quindi segua i consigli già dati dai colleghi che mi hanno preceduto.
cordialmente
è tutto nella norma? presumo che sia una sorta di ironia per contestare il suo stato giusto? perchè se non fosse cosi' il sentirsi ferma mentre il mondo gira intorno o passare la maggior parte del tempo a piangere, sono tutti elementi di disagio che non dovrebbero essere percepiti come "norma". Per cui le sue affermazioni sono già delle risposte al suo primo quesito.
quindi segua i consigli già dati dai colleghi che mi hanno preceduto.
cordialmente
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#4]
Utente
Anche voi mi fate capire che mi basterebbe "poco" per risolvere ogni mio conflitto interiore, che dormendo meglio per esempio, tutto il resto mi verrebbe più facile..
Io so che mi notte sento addosso tanta ansia, passo ogni minuto a ripetermi i miei buoni propositi.. "domani andrò a correre.. domani frequenterò le lezioni.." ma puntualmente il giorno dopo mi sfugge di mano, e la sera mi rendo conto che non ho fatto proprio nulla.
Non mi aspetto che i miei genitori mi sistemino la vita. I sensi di colpa universitari mi hanno portata a lavorare part-time in un negozio per 3 anni, l'ho lasciato ad ottobre scorso perchè mi sentivo troppo stressata.. Ho chiesto ai miei genitori appoggio, solo una parola di stima ognittanto per darmi un pochino di carica, ma mio padre, un uomo preso solo dal suo hobby, non fa che ripetermi quanto si vergogna di me, di come sono grassa e di come sono incapace nella vita..e le sue parole mi strappano energie. Non mi aspetto che i miei genitori mi prendano per mano e sorridenti mi accompagnino in università tutti i giorni, ma che la smettano di ridere di me per esempio. O che la smettano di parlarmi di soldi in continuazione (siamo una famiglia nella media, ma non povera).
Io mi sento mancare il respiro, sento il cuore battermi velocemente..e di notte tutta quest ansia cresce.. Ed è un circolo vizioso che non so bloccare, dove più mi obbligo a studiare e meno mi concentro, inizio diete che abbandono dopo 2 giorni..
Io so che mi notte sento addosso tanta ansia, passo ogni minuto a ripetermi i miei buoni propositi.. "domani andrò a correre.. domani frequenterò le lezioni.." ma puntualmente il giorno dopo mi sfugge di mano, e la sera mi rendo conto che non ho fatto proprio nulla.
Non mi aspetto che i miei genitori mi sistemino la vita. I sensi di colpa universitari mi hanno portata a lavorare part-time in un negozio per 3 anni, l'ho lasciato ad ottobre scorso perchè mi sentivo troppo stressata.. Ho chiesto ai miei genitori appoggio, solo una parola di stima ognittanto per darmi un pochino di carica, ma mio padre, un uomo preso solo dal suo hobby, non fa che ripetermi quanto si vergogna di me, di come sono grassa e di come sono incapace nella vita..e le sue parole mi strappano energie. Non mi aspetto che i miei genitori mi prendano per mano e sorridenti mi accompagnino in università tutti i giorni, ma che la smettano di ridere di me per esempio. O che la smettano di parlarmi di soldi in continuazione (siamo una famiglia nella media, ma non povera).
Io mi sento mancare il respiro, sento il cuore battermi velocemente..e di notte tutta quest ansia cresce.. Ed è un circolo vizioso che non so bloccare, dove più mi obbligo a studiare e meno mi concentro, inizio diete che abbandono dopo 2 giorni..
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.9k visite dal 30/03/2009.
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