Come capire se rimanere in una relazione?
Buongiorno, sono una ragazza di 20 anni.
Ho una relazione con un ragazzo di 26 anni da 1 anno e mezzo.
In questo periodo di quarantena, vivendo lontani, non ci siamo mai visti.
In tutto questo periodo non ho sentito la sua mancanza neanche una volta, sebbene avessimo un buon rapporto incentrato (o almeno credevo) su un amore vero.
Mi rendo sempre di più conto che io e lui non abbiamo assolutamente nulla in comune:abbiamo due vite diverse, obbiettivi diversi, caratteri diversi e trascorsi diversi.
In un anno e mezzo, in ogni nostro litigio non gli ho mai sentito chiedere una volta scusa.
Sono sempre io a dover tornare indietro sui miei passi, a dovermi mettere in discussione e quando non lo faccio, lui si comporta come se quel litigio non fosse mai avvenuto.
Non sono libera di esprimere il mio parere.
Ogni volta che parlo mi sento inascoltata.
Lui considera ogni mio singolo pensiero come una sciocchezza o come una critica, dicendomi che non so fare altro che denigrarlo.
Più volte in questo tempo di relazione mi ha ripetuto che non voleva ascoltare i miei problemi perché lui vuole stare tranquillo e basta.
Mi sono sempre sentita felice con lui, ma ad oggi mi rendo conto che non è più così.
Non so più se voglio rimanere in una relazione del genere.
Mi spaventa lasciarlo, perché già è accaduto una volta e lui ha assunto dei comportamenti abusivi-controllanti.
Mi tempestava di telefonate, si faceva trovare sotto casa mia, si metteva in contatto con i miei familiari per offendermi e controllava ogni mio spostamento.
Mi farebbe paura rivivere una cosa del genere.
Non so cosa fare, non so se lasciarlo o meno.
Non so se questa mia decisione possa essere dettata dalla sicurezza che non voglia più questa relazione oppure dal periodo di quarantena che stiamo vivendo.
Tuttavia ad oggi mi rendo conto che gli stessi problemi che mi hanno condotta a lasciarlo un anno fa, ad oggi sono rimasti gli stessi.
Ringrazio quanti di voi avranno un minuto da dedicarmi.
Ho una relazione con un ragazzo di 26 anni da 1 anno e mezzo.
In questo periodo di quarantena, vivendo lontani, non ci siamo mai visti.
In tutto questo periodo non ho sentito la sua mancanza neanche una volta, sebbene avessimo un buon rapporto incentrato (o almeno credevo) su un amore vero.
Mi rendo sempre di più conto che io e lui non abbiamo assolutamente nulla in comune:abbiamo due vite diverse, obbiettivi diversi, caratteri diversi e trascorsi diversi.
In un anno e mezzo, in ogni nostro litigio non gli ho mai sentito chiedere una volta scusa.
Sono sempre io a dover tornare indietro sui miei passi, a dovermi mettere in discussione e quando non lo faccio, lui si comporta come se quel litigio non fosse mai avvenuto.
Non sono libera di esprimere il mio parere.
Ogni volta che parlo mi sento inascoltata.
Lui considera ogni mio singolo pensiero come una sciocchezza o come una critica, dicendomi che non so fare altro che denigrarlo.
Più volte in questo tempo di relazione mi ha ripetuto che non voleva ascoltare i miei problemi perché lui vuole stare tranquillo e basta.
Mi sono sempre sentita felice con lui, ma ad oggi mi rendo conto che non è più così.
Non so più se voglio rimanere in una relazione del genere.
Mi spaventa lasciarlo, perché già è accaduto una volta e lui ha assunto dei comportamenti abusivi-controllanti.
Mi tempestava di telefonate, si faceva trovare sotto casa mia, si metteva in contatto con i miei familiari per offendermi e controllava ogni mio spostamento.
Mi farebbe paura rivivere una cosa del genere.
Non so cosa fare, non so se lasciarlo o meno.
Non so se questa mia decisione possa essere dettata dalla sicurezza che non voglia più questa relazione oppure dal periodo di quarantena che stiamo vivendo.
Tuttavia ad oggi mi rendo conto che gli stessi problemi che mi hanno condotta a lasciarlo un anno fa, ad oggi sono rimasti gli stessi.
Ringrazio quanti di voi avranno un minuto da dedicarmi.
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Carissima Utente
credo che tu sappia perfettamente cosa vuoi e non vuoi da questa relazione. Rileggendo quello che hai scritto attentamente, mi sembra di capire che l unico motivo per il quale tu ancora non lo abbia lasciato è per il timore di essere nuovamente vittima di un atteggiamento abusivo-controllante. Se dovesse manifestare un comportamento come quello passato (controllo spostamenti, si metteva sotto casa tua,chiamate continue etc) ti consiglio di chiedere aiuto perchè rientrano in un atteggiamento di tipo disfunzionale e non sano.
Cordiali saluti.
Dr.ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute.
credo che tu sappia perfettamente cosa vuoi e non vuoi da questa relazione. Rileggendo quello che hai scritto attentamente, mi sembra di capire che l unico motivo per il quale tu ancora non lo abbia lasciato è per il timore di essere nuovamente vittima di un atteggiamento abusivo-controllante. Se dovesse manifestare un comportamento come quello passato (controllo spostamenti, si metteva sotto casa tua,chiamate continue etc) ti consiglio di chiedere aiuto perchè rientrano in un atteggiamento di tipo disfunzionale e non sano.
Cordiali saluti.
Dr.ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute.
Dr.ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 819 visite dal 26/04/2020.
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