Pensieri, quanto sono reali?
Gentili dottori,
Sono una donna di 33 anni.
Vorrei porre una domanda.
Se io faccio un pensiero/fantasia brutto, come ipotesi/soluzione di un problema, desiderandolo nel momento in cui lo penso, ma di cui poi nei giorni seguenti mi rendo conto che non vorrei mai, anzi che vorrei esattamente il contrario, che era una grande assurdità, e per il fatto che è brutto mi sento in colpa... questo desiderandolo come soluzione solo nel momento in cui lo si pensa, è realmente stato un desiderio?
Ho letto di pensieri ossessivi, ma il mio non è un pensiero ricorrente è nato e morto li, forse una due volte in forme diverse, sempre con il successivo pentimento e percezione reale di non volerlo... Più che altro è ricorrente il senso di colpa con cui ripenso a quel pensiero
Cosa può essere, premetto che sto attraversando un periodo molto stressante di conflitto familiare, ansie e rimuginazioni
Sono una donna di 33 anni.
Vorrei porre una domanda.
Se io faccio un pensiero/fantasia brutto, come ipotesi/soluzione di un problema, desiderandolo nel momento in cui lo penso, ma di cui poi nei giorni seguenti mi rendo conto che non vorrei mai, anzi che vorrei esattamente il contrario, che era una grande assurdità, e per il fatto che è brutto mi sento in colpa... questo desiderandolo come soluzione solo nel momento in cui lo si pensa, è realmente stato un desiderio?
Ho letto di pensieri ossessivi, ma il mio non è un pensiero ricorrente è nato e morto li, forse una due volte in forme diverse, sempre con il successivo pentimento e percezione reale di non volerlo... Più che altro è ricorrente il senso di colpa con cui ripenso a quel pensiero
Cosa può essere, premetto che sto attraversando un periodo molto stressante di conflitto familiare, ansie e rimuginazioni
[#1]
Gentile utente,
sembra di intuire che Lei accenni
- pur senza nominarli -
a oensieri aggressivi verso altre persone.
*SE* è così, essi sembrerebbero compatibili sia con il periodo di stress, sia con il conflitto famigliare in atto.
Sono queste le due situazioni su cui occorre lavoarare,
non su dei semplici pensieri prodotti dalla Sua mente in momenti di esaperazione
e lì rimasti,
non crede?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
sembra di intuire che Lei accenni
- pur senza nominarli -
a oensieri aggressivi verso altre persone.
*SE* è così, essi sembrerebbero compatibili sia con il periodo di stress, sia con il conflitto famigliare in atto.
Sono queste le due situazioni su cui occorre lavoarare,
non su dei semplici pensieri prodotti dalla Sua mente in momenti di esaperazione
e lì rimasti,
non crede?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
Gentile dottoressa,
Più che pensieri aggressivi, fantasie riguardo fatti, come per esempio parlare molto male di una persona cara ad un'altra persona cara, pensare che la mia morte possa far sentire in colpa alcune persone con la quale adesso sono in conflitto..
Ma ovviamente non sono cose che voglio, assolutamente io voglio vivere e si proprio così, dovrei lavorare su quei conflitti.
Grazie, mi ha dato un sollievo, pensavo di desiderare cose cattive
Più che pensieri aggressivi, fantasie riguardo fatti, come per esempio parlare molto male di una persona cara ad un'altra persona cara, pensare che la mia morte possa far sentire in colpa alcune persone con la quale adesso sono in conflitto..
Ma ovviamente non sono cose che voglio, assolutamente io voglio vivere e si proprio così, dovrei lavorare su quei conflitti.
Grazie, mi ha dato un sollievo, pensavo di desiderare cose cattive
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 805 visite dal 24/04/2020.
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