Ansia qualche secondo dopo aver mangiato

Gentile utente,

esattamente prima di percepire l'ansia che sale, cosa succede? C'è qualche cambiamento fisico che percepisce? Su cosa si focalizza, in quel momento? A livello mentale, cosa pensa quando sente l'ansia crescere? Cosa le passa per la mente? Cosa teme possa succedere?

Secondo lei, quale può essere la differenza tra mangiare a casa e mangiare fuori?

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

Sento strano sensazioni alla stomaco anche se ho molta fame ma è un fame bugiarda’ mi passi il termine. Fino a poco tempo fa avevo acidità e contrazione addominale che prendendo il maalox plus è passato. Appena inizio a mangiare (tralasciando le strane sensazioni allo stomaco) non ho particolari problemi a livello di ansia e tachicardia ma già quando sono verso la fine i battiti aumentano e inizia l’ansia. Io comunque mi ripeto che so che non succederà niente, che non sto male, che non vomiterò (perché soffrendo di ipertiroidismo già il mio peso non è alto e mi darebbe fastidio vomitare anche i pranzi che faccio) o altre cose. Questi sintomi si protraggono post pranzo e tempo mezz’ora/un ora passa l’ansia ma a volte le sensazioni allo stomaco rimangono ugualmente. Se penso al mangiare fuori mi sale un pochino di ansia sul fatto che non saprei come gestire la cosa in quanto non sono a casa mia e potrei magari mettermi a sedere sul divano o uscire in giardino a prendere una boccata d’aria.
Davvero dottore non so se è una cosa fisica o mentale o altri dicono che è causata appunto dal fatto del mio disturbo alla tiroide che ormai arrivato al culmine mi crei tutti questi problemi (infatti appena la situazione virus si sistema dovrei farmi operare), ed essendo uno che si fa molte domande mi è venuto in mente: e se dopo l’operazione i sintomi di ansia e battiti aumentati non passano, come potrei fare?

Certo è che l'ansia somatizza e si trasforma in sintomi fisici che si protraggono anche quando l'emozione in sé svanisce.
Se si tratta di un problema psicogeno, la soluzione è iniziare un percorso con uno psicologo psicoterapeuta.