Arrossire sempre, costantemente.
Salve,da anni oramai avverto un disagio che giorno dopo giorno si amplifica.
Non riesco a sostenere lo sguardo di chi mi è dinanzi. Anche lo sguardo distratto di uno sconosciuto mi imbarazza, mi fa palesemente arrossire. Ho difficoltà a parlare in pubblico anche se per pubblico si intende due persone. Mi capita di arrossire senza una ragione valida, al punto che chi mi è difronte per un istante rimane spiazzato. Sono una ragazza che tutti considerano bella, ho coseguito la laurea a pieni voti reggendo bene lo sguardo dei docenti ad ogni esame.Forse perchè la "mente" piuttosto che concentrasi sul "disagio" si concentra sulle domande poste dal docente? Non so, ho paura che chi mi è innanzi guardandomi possa leggermi dentro. Leggere tutto quello che non amo di me, leggere la rabbia che provo verso me stessa. Non reggo nemmeno lo sguardo di mio padre, di mio fratello. Per risolvere questo disagio davvero ho bisogno di un "dottore", di farmaci? In alternativa cosa potrei fare affronatare quello che credo sia il timore che ho degli altri, di essere giudicata... Magari, riuscendo a controllare questo impulso, potrei affrontare gli altri serenamente. Controllandolo semplicemente "distraendo" l'attenzione da me stessa,non pensando al fatto che... potrei arrossire da li a poco. Cosa posso fare? grazie... ps: lo so, le patologie vanno curate con farmaci e trattamenti opportuni ma temo che possano provocare dipendenza. Inoltre, conoscendomi, imputerei i benefici semplicemente all'assunzione del farmaco... continuando a sminuire me stessa...
Non riesco a sostenere lo sguardo di chi mi è dinanzi. Anche lo sguardo distratto di uno sconosciuto mi imbarazza, mi fa palesemente arrossire. Ho difficoltà a parlare in pubblico anche se per pubblico si intende due persone. Mi capita di arrossire senza una ragione valida, al punto che chi mi è difronte per un istante rimane spiazzato. Sono una ragazza che tutti considerano bella, ho coseguito la laurea a pieni voti reggendo bene lo sguardo dei docenti ad ogni esame.Forse perchè la "mente" piuttosto che concentrasi sul "disagio" si concentra sulle domande poste dal docente? Non so, ho paura che chi mi è innanzi guardandomi possa leggermi dentro. Leggere tutto quello che non amo di me, leggere la rabbia che provo verso me stessa. Non reggo nemmeno lo sguardo di mio padre, di mio fratello. Per risolvere questo disagio davvero ho bisogno di un "dottore", di farmaci? In alternativa cosa potrei fare affronatare quello che credo sia il timore che ho degli altri, di essere giudicata... Magari, riuscendo a controllare questo impulso, potrei affrontare gli altri serenamente. Controllandolo semplicemente "distraendo" l'attenzione da me stessa,non pensando al fatto che... potrei arrossire da li a poco. Cosa posso fare? grazie... ps: lo so, le patologie vanno curate con farmaci e trattamenti opportuni ma temo che possano provocare dipendenza. Inoltre, conoscendomi, imputerei i benefici semplicemente all'assunzione del farmaco... continuando a sminuire me stessa...
[#1]
Gentile ragazza, il suo disturbo è ben conosciuto e può essere risolto anche senza farmaci, per via psicologica. Sarebbe pertanto opportuno che richiedesse un colloquio con uno psicologo o uno psichiatra-psicoterapeuta. Le suggerisco di orientarsi verso un approccio terapeutico di tipo breve. In particolare, la terapia breve strategica dispone di protocolli sperimentati per il suo disturbo.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
La ringrazio vivamente per l'attenzione prestata alla mia richiesta...
Prima di rivolgermi ad uno specialista, in primis per motivi di carattere economico, gradirei ricevere dei consigli pratici, laddove sia possibile considerando anche i limiti della comunicazione "virtuale", che potrebbero consentirmi di affrontare o di "accettare" questo problema...
Grazie...
Prima di rivolgermi ad uno specialista, in primis per motivi di carattere economico, gradirei ricevere dei consigli pratici, laddove sia possibile considerando anche i limiti della comunicazione "virtuale", che potrebbero consentirmi di affrontare o di "accettare" questo problema...
Grazie...
[#3]
Gentile ragazza,
probabilemente soffri d'ansia, in particolare di "fobia sociale", un disturbo che porta chi ne soffre a sentirsi in imbarazzo di fronte alle altre persone:
1- quando si deve firmare un documento
2- quando si deve parlare in pubblico
3- quando si chiede un'informazione
e così via, con la sensazione costante di arrossire, oppure di avere le mani sudate. Tutto questo condito da un vago timore di venire "beccati", ovvero che gli altri si accorgano dell'imbarazzo e della nostra ansia.
Se così fosse la migliore terapia in questo caso è quella di tipo cognitivo comportamentale. Capisco che ti preoccupi dei costi: puoi sempre aspettare, mettendo da parte il denaro sufficiente per affrontare un lavoro del genere (che non dura anni!).
Nel frattempo puoi raccogliere informazioni sulla terapia, sui costi, puoi leggere qualcosa sull'ansia in generale, come ad es questi due articoli
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html
Ti ho suggerito di aspettare perchè comunque tutti i tuoi sintomi non ti hanno impedito, per ora, di raggiungere gli obiettivi importanti della tua vita.
ma non aspettare troppo mi raccomando
probabilemente soffri d'ansia, in particolare di "fobia sociale", un disturbo che porta chi ne soffre a sentirsi in imbarazzo di fronte alle altre persone:
1- quando si deve firmare un documento
2- quando si deve parlare in pubblico
3- quando si chiede un'informazione
e così via, con la sensazione costante di arrossire, oppure di avere le mani sudate. Tutto questo condito da un vago timore di venire "beccati", ovvero che gli altri si accorgano dell'imbarazzo e della nostra ansia.
Se così fosse la migliore terapia in questo caso è quella di tipo cognitivo comportamentale. Capisco che ti preoccupi dei costi: puoi sempre aspettare, mettendo da parte il denaro sufficiente per affrontare un lavoro del genere (che non dura anni!).
Nel frattempo puoi raccogliere informazioni sulla terapia, sui costi, puoi leggere qualcosa sull'ansia in generale, come ad es questi due articoli
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html
Ti ho suggerito di aspettare perchè comunque tutti i tuoi sintomi non ti hanno impedito, per ora, di raggiungere gli obiettivi importanti della tua vita.
ma non aspettare troppo mi raccomando
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.7k visite dal 29/03/2009.
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