Famiglia complicata

Gentili dottori,
Sono una ragazza /donna

Per problemi di lavoro vivo in casa con i miei in eterno conflitto dalla mia nascita

Mio padre fin che ero piccola a volte era manesco verso mia madre poi crescendo ricordo solo violenze di tipo verbale fino ad oggi.
Lui soffre da un bel po' di anni di depressione è in cura psichiatrica.

Più volte si sono separati.

Un mese fa hanno avuto una lite in cui mio padre ha usato dei termini verso lei che non posso trascrivere.
sono intervenuta, ho litigato con lui da allora pratica il silenzio verso mia madre.

Io sono diventata un martello verso di lei ogni giorno non so cosa mi sia successo per me è diventato un tarlo che dobbiamo andare via di casa, glielo ripeto sempre, lei non vuole, ma evidentemente essendo che ho insistito tanto, ha chiamato mia zia per chiederle nel caso estremo se potessimo andare da lei.
Comunque ne io ne lei al momento abbiamo voglia di spostarci, lei spera in una riappacificazione con mio padre e in più dice che se continuo così a parlarle ogni giorno a tutte le ora di questo mi porta veramente via di casa perché sto impazzendo.

2 o 3 volte le ho detto o fatto notare delle cose contro mio padre, non so se sbaglio ditemi voi... Forse dovrei essere neutrale?

L'ultima è stata che mio padre chiudendosi sempre nella sua stanza e non parlando con lei, le sta facendo una violenza psicologica di cui lui stesso è vittima, nel senso che mio padre sta male e che va aiutato, che vorrei portarlo da uno psicoterapeuta.
Non so, forse ho sbagliato, così forse ho peggiorato la situazione?

Poi un giorno vado in cucina, mio padre ha la musica alta dalla sua stanza.. Lo faccio notare e mia madre dice vai a dirgli di abbassarla, io non ho voluto perché ero arrabbiata con lui e lei va sparata verso la sua stanza e gli urla di abbassarla.. Li mi sono sentita responsabile, perché forse non avrei dovuto far notare la musica alta
Mia madre non è un tipo pacato, ma questo non giustifica gli atteggiamenti di mio padre
Mio padre quando ha i suoi raptus la insulta in tutte le maniere, le fa minacce di morte e minaccia di morte anche se stesso.

Non è un uomo cattivo e non ci fa mancare nulla, però io mi son messa in mezzo forse perché presa dalla paura, ho avuto paura per l'incolumità di mia madre... Ho alternato fino ad oggi parole contro mio padre, a parole buone, in quanto poi mi veniva il senso di colpa... Tipo anche il fatto delle cose cucinate non toccate, le ho poi detto "dai comunque era arrabbiato".


Come uscire da questo loop di pensieri negativi, lesivi, sto impazzendo...
Adesso la mia paura è che se mia madre va via di casa sia stato per il mio incitarla, se si riappacificheranno poi la prossima volta che litigheranno sarà conseguenza del fatto che mi sono intromessa alimentando le convinzioni di mia madre...
Soprattutto mi sento come la figlia che ha messo zizzania tra i genitori, ho dei sensi di colpa assurdi verso mia madre che non sono riuscita a far star bene e verso mio padre che tra depressione e acciacchi vari va avanti, sento di essere stata cattiva con lui, lui strsvede per me e non mi ha mai fatto mancare nulla.
Come posso rimediare al male che ho fatto?
Se potreste gentilmente darmi qualche parere.
Grazie in anticipo
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

ci chiede se
"...Forse dovrei essere neutrale?.."
Sì, proprio così.

Ricorda l'antico detto "Tra moglie e marito non mettere il dito"?,
Anche il buonsenso popolare dall'esperienza aveva dovuto prendere atto che nella coppia esistono tali e tante alchimie, del genere più vario.
E poi ... "Chi si batte si ama"? Proprio per giustificare forse una situazione (incomprensibile ai più) di due che continuano a litigare ma non si lasciano mai.

Lei sarebbe giunta all'età anagrafica dell'autonomia dai genitori,
ed invece si avviluppa sempre più nelle loro dinamiche.

Che ne sarà della Sua vita personale?
Se Sua madre andrà via dalla casa coniugale per Sua insistenza,
come potrà poi allontanarsi Lei a Sua volta da Sua madre se incontrerà la persona della Sua vita?
Domande che è opportuno farsi.

"..Soprattutto mi sento come la figlia che ha messo zizzania tra i genitori..",
sì, è così. E' il comportamento tipico dell'adolescente, che in tale modo sperimenta la propria "onnipotenza" e "potere" sui genitori. Ma non è il comportamento dell'adulto, il quale sa, si è accorto, che i torti e le ragioni non sono mai da una parte sola.

"..Come posso rimediare al male che ho fatto?.."
Provi a produrre qualche ipotesi Lei stessa, da mettere in atto da oggi. Gliela supervisionerò.

Saluti cordiali.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Gentile dottoressa,
Grazie della risposta..
In realtà prima che lei mi rispondesse ho invogliato mia madre al dialogo con mio padre, in quanto lui i giorni scorsi ha cercato un confronto con lei e le ho spiegato che mio padre si chiude in sé stesso perché sta male e non sa come uscirne.. Che al di là di tutto si prodiga per noi.
Hanno ripreso il dialogo e la mia intenzione è di non mettermi più in mezzo.
Il punto è che fin da quando sono piccola loro si sono separati e litigato più volte ed io ho sempre sempre messo una parola buona e quindi adesso sono arrivata al punto di pensare che se stanno ancora insieme e stanno male sia stata colpa mia.
Lei pensa che dopo la mia "zizzania" che le giuro non era voluto, era una cosa che facevo senza pensare, nel senso non era su comando, lo facevo come a dire se adesso metto ancora una parola buona non sono giusta, quindi mi sembrava giusto sbagliando far presente il negativo, ma è stato in tutto 2 o 3 volte.. se loro dovessero litigare nuovamente potrebbe essere conseguenza dei miei comportamenti?
Consideri che loro le liti più severe le hanno avute quando io non ci sono in casa, può stare certa e lì ci metto mano sul fuoco che se io non fossi in casa loro si scanner ebbero.. Fecero una vacanza in cui non ero presente inutile spiegare il dramma..
Fino a che punto devo sentirmi responsabile?
[#3]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Mi scusi, vorrei aggiungere una cosa
Alcuni mesi fa durante una loro altra lite,
mia madre mi disse che io non intervenivo mai, che non dicessi mai nulla a mio padre per farlo smettere, anche per questo io mi son sentita causa.
[#4]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile ragazza,

sembra che Lei sia giunta a sentirsi responsabile dei Suoi genitori,
quasi che il genitore fosse Lei.
E dunque se non mette "zizzania", mette "una buona parola".

Però, Lei osserva,
"... loro le liti più severe le hanno avute quando io non ci sono in casa..",
e ancora
"..Fecero una vacanza in cui non ero presente inutile spiegare il dramma.."
può essere che in sua assenza siano ancora più bellicosi,
ma dopo tanti anni e tante liti, dopo una separazione rientrata, sono ancora vivi e vegeti e ancora insieme.

Lasci che regolino loro la propria coppia,
non si faccia "tirare per la giacca" nemmeno attraverso i sensi di colpa;
finirebbe irrimediabilmente con il parteggiare per uno/a o fare da paciere. In ogni caso sempre in mezzo a loro.

Lei avrebbe da occuparsi della *Sua* vita
dato che ora sta vivendo la *loro*,
quella che giorno dopo giorno la espropria della Sua
facendole credere di essere indispensabile per la loro coppia
e non facendoLe prendere in considerazione una Sua affettività e una Sua propria coppia.
E' così?

Dott. Brunialti
[#5]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Gentile dottoressa,
grazie ancora per la partecipazione.
Ho un compagno che non riesco a portare a casa in quanto un po' lo abbiamo scelto noi per stare tranquilli, poi un giorno si e uno no c'è un clima di astio.

Mi son fatta prendere da mille scrupoli.. incolumità di mia madre.. Paura di non so che.. Forse cose che non esistono, mostri che mi si son creati dall'esasperazione di mia madre.. e allora ho attivato questo meccanismo di difesa verso di lei come se fosse un riflesso, per es anche il fatto di farle presente che non è vero che lei non gli lava le cose.. La mia mente viaggiava e diceva forse lei si sente svalutata, dovrei farle presente che quello che dice mio padre non è vero..ho pensato se non va via di casa è per colpa mia adesso la convinco ad andare via..però poi mi dispiaceva per mio padre..
Le racconto un ultimo aneddoto.
Alcuni anni fa loro ebbero altra lite furibonda io non mi intromisi, ma ci fu qualcosa di grave per cui io non parlavo molto con mio padre. 
Lui ebbe degli scatti di nervosismo per cui io e mia madre andammo via di casa. 

È tutto complicato, alle volte penso che mi abbiano concepita per risolvere qualche problematica. 
Grazie per l'ascolto
[#6]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Dottoressa ultima cosa poi la ringrazio è stata davvero disponibile
Io sento di non meritate la felicità con il mio ragazzo..soprattutto dopo il comportamento di "zizzania" che ho avuto, sento di essere stata cattiva e quindi immeritevole,non riesco a comportarmi da alcuni giorni con spontaneità e amore con lui, sono assente.. Ho paura che il pensarmi così cattiva possa avere delle ripercussioni sulla mia storia
[#7]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile ragazza,

vede anche Lei che tutta la situazione è assai complessa
e piena di fatti e sfumature che si sono aggravate nel tempo.
Come può pensare,
lei, da sola, con due sole mani,
di dipanare o attenuare il groviglio?
O di essere colpevole se non ci riesce?

Capisco che possano essere proprio i sensi di colpa a farLe pensare fare tutto ciò.
Ma i sensi di colpa sono prodotti mentali,
NON conseguenza di colpe reali!

Quando pensate di andare a vivere insieme
Voi nuova coppia?

Ci pensi seriamente.

Se non ci riesce a svincolarsi
si faccia aiutare.
Tempus fugit ... dicevano i nostri bis-bisnonni...
E quando si mette a fuoco la questione, magari con anni di ritardo, ci si tormenta per non averlo capito e fatto prima. Per aver perso tempo di vita per cose che, tanto, non potevamo modificare di un solo millimetro.

Un caro saluto.
Dott. Brunialti
[#8]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Gentile dottoressa in riferimento a questa sua.. "Ma i sensi di colpa sono prodotti mentali,NON conseguenza di colpe reali!"
ha ragione, cercherò di prenderne atto, adesso ho capito fino a che punto debbo spingermi
Io ed il mio ragazzo vorremmo andare a convivere non appena si sia stabilizzato lui ed io a livello economico, se avrò interferenze mi farò aiutare di sicuro,in realtà vorrei iniziare da subito un percorso di psicoterapia.
Le riporto anche una mia sensazione che le ho scritto prima che mi rispondesse, poi la saluto e la ringrazio davvero tanto
Io sento di non meritate la felicità con il mio ragazzo..soprattutto dopo il comportamento di "zizzania" che ho avuto, sento di essere stata cattiva e quindi immeritevole,non riesco a comportarmi da alcuni giorni con spontaneità e amore con lui, sono assente.. Ho paura che il pensarmi così cattiva possa avere delle ripercussioni sulla mia storia. Su questo punto come potrei lavorare?
Grazie ancora è stata davvero esauriente
[#9]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
"...Ho paura che il pensarmi così cattiva possa avere delle ripercussioni sulla mia storia."
Lei è molto perspicace (mentalmente; è nel fare che si confonde..). La sua intuizione può essere reale: "..sento di non meritare la felicità con il mio ragazzo".

"Su questo punto come potrei lavorare?...
E' possibile lavorare sulle ideazioni che sostengono i sensi di colpa e di indegnità.
Ma come farlo da sola
se è proprio Lei che le produce
e che le scambia per "vere"?

E' per questo che Le consiglio di iniziare SUBITO un percorso. Il resto è tempo perso.

Spero di essere risultata chiara.

Saluti cari.
Dott. Brunialti
[#10]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Si è stata chiara. La aggiornerò in futuro sui risvolti del mio percorso. Buone cose anche a lei, grazie ancora
[#11]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Prego.
Volentieri La leggerò nuovamente,
ma con questo "accordo":
di mettere in atto qualche (tentativo di) cambiamento (le riflessioni la abbiamo già fatte).
Può andare? Le sembra produttivo? Cioè che La possa aiutare?

Dott. Brunialti
[#12]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Ho ricevuto preziosi consigli. Voglio mettere in atto il tentativo di cambiamento. Spero di riuscire a produrre cose buone.
Grazie ancora dell'aiuto a presto
[#13]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Prego.
E a presto.

Dott. Brunialti
[#14]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Dottoressa non vorrei abusare della sua gentilezza, ho bisogno di un consiglio di emergenza, ci vorrà qualche settimana per un mio incontro con una sua collega.
Questi giorni già non sono facili.. sospetto che che mio padre guardi contenuti erotici,chiude la porta della sua camera, una volta mia madre se ne accorse anche che chiuse la porta e disse :"qualche scemenza starà vedendo"
[#15]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Se Suo padre guarda porno non è un fatto che La riguarda,
appartiene solo a Suo padre.
Lei ha guardato sul suo telefonino non so per quale motivo
e non ha certo fatto bene. Oppure vi è incappata casulmente.
I figli si arrabbiano quando sono i genitori a farlo verso di loro ...

E poi, perchè dovrebbe dirlo a Sua madre? per rinfocolare risentimenti? oppure accentuare una cosa che lei magari già sa e tace per pudore o altro, posto che non abbiano forse rapporti sessuali tra loro da tempo?

Non aggravi la situazione.
Posto che possa aver sbagliato guardando il cellulare,
non aggravi la situazione.
'Paghi pegno' tenendosi dentro silenziosamente i sensi di colpa scaturiti dal Suo comportamento;
questo sarebbe un cambiamento degno di nota,
rinunciare a fare l'angelo vendicatore.

Del resto anche questo episodio, come tutto il consulto, sembra segnalare le Sue difficoltà a starcene fuori, a diventare affettivamente autonoma.
Più aspetta ad iniziare un percorso psicologico 'ad hoc' e più si avviluppa.

Gentile ragazza,
quello che potevamo fare online
- fornirle un orientamento motivato -
lo abbiamo fatto e dunque
- chiudendo il Consulto -
Le porgo saluti cordiali.

Dott. Brunialti
[#16]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Purtroppo rapportata alla situazione l'ho ingigantita.

La ringrazio tanto per il consiglio. 
[#17]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Prego!

Dott. Brunialti