Ansia e pensieri ossessivi sul suicidio
Salve,
sono una ragazza di 30 anni e vi scrivo per cercare di capire che cosa mi succede in questi ultimi mesi.
A seguito di alcune crisi di ansia ad inizio Novembre ho cominciato delle sedute terapeutiche con una psicoterapeuta.
Poco dopo la mia prima seduta, durante un forte attacco di ansia ho avuto il pensiero Basta, adesso mi butto dal balcone, da lì è cominciato il mio calvario.
Panico, paura, continui pensieri intrusivi sul mio suicidio, immagini spaventose di me che compio qualsiasi brutto gesto, pensieri del tipo bene adesso lo faccio con conseguenti sensi di colpa ecc...
Non è stata riscontrata alcuna depressione, ma disturbi di ansia con stress post traumatico.
Amo la vita, ho un marito che adoro e per cui farei di tutto, ho interessi, amo viaggiare, andare a concerti, stare all'aria aperta e non ho MAI nella mia vita pensato di potermi suicidare, anzi ho sempre avuto tanta tanta paura della morte.
Faccio fatica ad accettare che questi pensieri siano miei e all'inizio mi sono tanto spaventata.
Ho terminato la mia terapia con successo ad inizio Gennaio, ma con l'arrivo del Coronavirus (sono in casa da più di 40 giorni, molto spesso da sola), sono tornati questi pensieri intrusivi, immagini, impulsi, che mi spaventano non poco.
Mi sono ritrovata ad avere pensieri come voglio morire, Voglio suicidarmi e c'è sempre questa visione di me impiccata che mi tortura e mi spaventa, o questa sensazione di oppressione che io interpreto come voglia di morire.
Ogni giorno ho paura che penserò oggi è il giorno giusto, ho paura che mi si spenga qualcosa e possa fare davvero un gesto del genere.
E questo mi tortura e mi angoscia perchè fondamentalmente io la mia vita la amo alla follia e perderei veramente tutto ciò che di bello ho costruito.
Più mi arrovello su questa cosa, più non trovo il perchè e il cosa sia successo, sono ovviamente tornata dalla psicoterapeuta che nuovamente mi ha detto che è solo un disturbo di ansia ed abbiamo ripreso le sedute, ma non credo che questi pensieri siano normali.
La cosa che mi fa più male è che ho sempre il costante dubbio e la paura che questi non siano più pensieri intrusivi ma una mia vera volontà.
Non ho paura di parlarne con le persone a me vicino, cerco sempre di trovare una rassicurazione, leggo forum, leggo esperienze, vado a leggere i profili del suicida o del depresso per capire se possa avere dei tratti in comune con loro.
Possono questi miei pensieri non essere veri ma essere indicativi di qualcos'altro?
Mi fido di lei, ma questi pensieri, immagini, impulsi sono così reali per me che mi ritrovo ad avere paura, come se un giorno potessi mollare e non restare aggrappata a questa vita che mi piace tanto.
Quando ho queste sensazioni mi metto a piangere di paura e di angoscia, soprattuto paura di perdere le persone che ho accanto.
E io ho ancora tanto da vedere, da vivere, tanto da condividere con le persone che amo.
Vorrei un vostro parere, se possibile.
Potrei essere depressa?
Grazie
sono una ragazza di 30 anni e vi scrivo per cercare di capire che cosa mi succede in questi ultimi mesi.
A seguito di alcune crisi di ansia ad inizio Novembre ho cominciato delle sedute terapeutiche con una psicoterapeuta.
Poco dopo la mia prima seduta, durante un forte attacco di ansia ho avuto il pensiero Basta, adesso mi butto dal balcone, da lì è cominciato il mio calvario.
Panico, paura, continui pensieri intrusivi sul mio suicidio, immagini spaventose di me che compio qualsiasi brutto gesto, pensieri del tipo bene adesso lo faccio con conseguenti sensi di colpa ecc...
Non è stata riscontrata alcuna depressione, ma disturbi di ansia con stress post traumatico.
Amo la vita, ho un marito che adoro e per cui farei di tutto, ho interessi, amo viaggiare, andare a concerti, stare all'aria aperta e non ho MAI nella mia vita pensato di potermi suicidare, anzi ho sempre avuto tanta tanta paura della morte.
Faccio fatica ad accettare che questi pensieri siano miei e all'inizio mi sono tanto spaventata.
Ho terminato la mia terapia con successo ad inizio Gennaio, ma con l'arrivo del Coronavirus (sono in casa da più di 40 giorni, molto spesso da sola), sono tornati questi pensieri intrusivi, immagini, impulsi, che mi spaventano non poco.
Mi sono ritrovata ad avere pensieri come voglio morire, Voglio suicidarmi e c'è sempre questa visione di me impiccata che mi tortura e mi spaventa, o questa sensazione di oppressione che io interpreto come voglia di morire.
Ogni giorno ho paura che penserò oggi è il giorno giusto, ho paura che mi si spenga qualcosa e possa fare davvero un gesto del genere.
E questo mi tortura e mi angoscia perchè fondamentalmente io la mia vita la amo alla follia e perderei veramente tutto ciò che di bello ho costruito.
Più mi arrovello su questa cosa, più non trovo il perchè e il cosa sia successo, sono ovviamente tornata dalla psicoterapeuta che nuovamente mi ha detto che è solo un disturbo di ansia ed abbiamo ripreso le sedute, ma non credo che questi pensieri siano normali.
La cosa che mi fa più male è che ho sempre il costante dubbio e la paura che questi non siano più pensieri intrusivi ma una mia vera volontà.
Non ho paura di parlarne con le persone a me vicino, cerco sempre di trovare una rassicurazione, leggo forum, leggo esperienze, vado a leggere i profili del suicida o del depresso per capire se possa avere dei tratti in comune con loro.
Possono questi miei pensieri non essere veri ma essere indicativi di qualcos'altro?
Mi fido di lei, ma questi pensieri, immagini, impulsi sono così reali per me che mi ritrovo ad avere paura, come se un giorno potessi mollare e non restare aggrappata a questa vita che mi piace tanto.
Quando ho queste sensazioni mi metto a piangere di paura e di angoscia, soprattuto paura di perdere le persone che ho accanto.
E io ho ancora tanto da vedere, da vivere, tanto da condividere con le persone che amo.
Vorrei un vostro parere, se possibile.
Potrei essere depressa?
Grazie
[#1]
Gentile utente,
Lei chiede a noi un parere.
Cosa Le fa credere che sarà più giusto,
o più motivato,
di quello della Sua Psicoterapeuta che La segue da mesi
e che quindi La conosce di persona?
Forse cerca una rassicurazione,
mettendoci nel novero di: "cerco sempre di trovare una rassicurazione, leggo forum, leggo esperienze, vado a leggere i profili del suicida o del depresso per capire se possa avere dei tratti in comune con loro..." e noi fra loro.
In realtà nulla di quanto descrive nelle Sue parole "virgolettate" Le fa bene,
rinforza unicamente il disturbo di cui Lei soffre
e lavora contro quanto state facendo nella Psicoterapia.
Ed altrettanto noi faremmo il Suo male se qui Le fornissimo delle rassicurazioni, che servono unicamente ad amplificare i pensieri.
Si affidi alla Sua Psicoterapeuta.
Chiuda con decisione tutti gli altri canali che Le creano un inutile continuo chiacchiericcio mentale di sottofondo.
Rispetti ed applichi coscienziosamente le eventuali consegne/indicazioni che la Sua Psy può darLe.
Solo così può guarire;
evitando di nutrire Lei stessa i Suoi disturbi
ma in realtà amplificandoli giorno dopo giorno.
Dott. Brunialti
Lei chiede a noi un parere.
Cosa Le fa credere che sarà più giusto,
o più motivato,
di quello della Sua Psicoterapeuta che La segue da mesi
e che quindi La conosce di persona?
Forse cerca una rassicurazione,
mettendoci nel novero di: "cerco sempre di trovare una rassicurazione, leggo forum, leggo esperienze, vado a leggere i profili del suicida o del depresso per capire se possa avere dei tratti in comune con loro..." e noi fra loro.
In realtà nulla di quanto descrive nelle Sue parole "virgolettate" Le fa bene,
rinforza unicamente il disturbo di cui Lei soffre
e lavora contro quanto state facendo nella Psicoterapia.
Ed altrettanto noi faremmo il Suo male se qui Le fornissimo delle rassicurazioni, che servono unicamente ad amplificare i pensieri.
Si affidi alla Sua Psicoterapeuta.
Chiuda con decisione tutti gli altri canali che Le creano un inutile continuo chiacchiericcio mentale di sottofondo.
Rispetti ed applichi coscienziosamente le eventuali consegne/indicazioni che la Sua Psy può darLe.
Solo così può guarire;
evitando di nutrire Lei stessa i Suoi disturbi
ma in realtà amplificandoli giorno dopo giorno.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Gentile utente,
certo, proprio così, non va a "giovare".
Ma ancor più, se non fosse dannosa per Lei e per il lavoro psicoterapeutico che sta facendo
Le avrei fornito la rassicurazione, non crede? Non costerebbe nulla e farebbe guadagnare consensi.
Ma nulla viene scritto a caso.
Le porgo sinceri auguri per la Sua faticosa situazione.
Cordiali saluti.
Dott. Brunialti
certo, proprio così, non va a "giovare".
Ma ancor più, se non fosse dannosa per Lei e per il lavoro psicoterapeutico che sta facendo
Le avrei fornito la rassicurazione, non crede? Non costerebbe nulla e farebbe guadagnare consensi.
Ma nulla viene scritto a caso.
Le porgo sinceri auguri per la Sua faticosa situazione.
Cordiali saluti.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 20.4k visite dal 22/04/2020.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.