Dipendenza affettiva e masochismo emotivo

A luglio ho incontrato questa persona online tramite Instagram perché entrambi abbiamo un account dove parliamo di libri.
Abbiamo iniziato a scriverci ogni giorno tanto che è iniziato a fare parte della mia quotidianità serale.

Lui è una persona intelligente, più grande e quindi capace di darmi consigli letterari.
Il problema reale è sorto a fine agosto quando all'improvviso mi ha fatto una battuta sul PD e così entrambi abbiamo scoperto che eravamo "avversari" politici.

Da quel momento in poi è stato un incubo, intervallato da momenti piacevoli. La letteratura c'era sempre, ma pian piano la politica ha preso il suo posto.

Moltissime sere ci sono state accese discussioni perché io mi sentivo attaccata dalle sue parole, mi considera una comunista ed un'estremista traviata dal sistema.
Ho cercato in tutti i modi di fargli capire il mio punto di vista senza mai importo, lo giuro.
Non gli ho mai detto che dovesse pensarla come me.
Il giorno dopo la scoperta ho deciso che mi sarei fatta andare bene queste idee razziste, xenofobe e sovraniste perché gli volevo e gli voglio bene.

Gliel'ho comunicato perché lui sa tutto di me - ho un sacco di difetti, ma so di avere un pregio: la sincerità - però mai mi sarei immaginata che mi avrebbe fatto pesare così tanto la mia visione di mondo.

Ci siamo detti cose orribili.

Gli ho detto che era un pezzo di merda e un giorno ero talmente arrabbiata che gli ho scritto che per me era come se fosse morto.
Dal canto suo mi ha detto che meriterei l'impiccaggione in pubblica piazza a causa delle mie idee e che se potesse toglierebbe l'ossigeno ai comunisti (io per lui lo sono).
Nonostante tutto questo schifo ci scriviamo ancora.

Di recente siamo stati una settimana senza sentirci e se stavo da sola mi sentivo mancare il respiro.
Adesso non so cosa sia cambiato, ma non parla più di politica, risponde a monosillabi e lo percepisco più scostante.
Credo di rimpiangere i suoi modi inaccettabili.
So che è folle, ma tutto è meglio che questo limbo.

Io non so cosa voglio, non so nemmeno perché ho scritto questo papiro.
Razionalmente dovrei bloccarlo, dovrei smettere di scrivergli, dovrei ignorarlo, ma è come se la mia volontà non esistesse più.

Ho tentato di parlarne con tre mie amiche, ma sostanzialmente mi hanno dato dell'immatura perché non riesco a porre fine a questo rapporto nato su internet, mi hanno detto che non ci ho provato abbastanza e che non mi capiscono.

La mia famiglia non sa dell'esistenza di questa persona e non intendo farne parola perché ho paura che il mio dolore verrebbe sminuito.

Per mia madre ci sono problemi di Serie A e problemi di Serie B e chiaramente questo mio malessere è il secondo perché nella mia vita non ne ho di più gravi.
Non credo che accetterebbe mai che io stia male per una persona che non ho mai incontrato.

Eppure io soffro e comunque voglio bene a questa persona.

Credo di aver sviluppato una dipendenza affettiva nei confronti di questa persona e di essere una masochista emotiva.
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Dr.ssa Danila Lorenzini Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 16
Cosa vi lega dunque? Quali sono le basi su cui costruire una buona relazione? Cosa vuoi tu da un uomo? E quali sono i tuoi BISOGNI in questo momento della tua vita?
Partirei da queste semplici domande per poi andare a vedere se dietro la "discussione politica" non ci sia altro, e dunque la discussione politica potrebbe semplicemente celare dinamiche più profonde e sicuramente meno consapevoli sia da parte tua che da parte sua.

In questo periodo di emergenza Covid offro il primo colloquio gratuito, tutto tramite videochiamata (whatsapp o skype), per cui non è così importante neanche la distanza fisica dallo studio.

Dott.ssa Danila Lorenzini
3498385242
lorenzini.danila@tiscali.it

Dr.ssa Danila Lorenzini
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