Atteggiamenti materni che provocano ansia e turbe psicologiche
Mi scuso in partenza per il "papiro" che sto per scrivere, cercherò di renderla il più breve possibile, ho 23 anni (quasi 24), mia madre è iper protettiva e soprattutto ha pochissima pazienza e si agita subito, è facilmente alterabile e incazza come se avessi 10 anni, ciò mi ha sempre causato un forte stress nel come comportarmi o parlare, mi ha cresciuto sotto una campana di vetro sostanzialmente e io sono cresciuto con un forte senso di ansia e insicurezza, ogni volta che litighiamo (non succede spesso) mi dice, avendomi cresciuto da sola, che ha fatto tutti lei i sacrifici (di cui le sono sempre grato), e che se voglio fare "come mi pare" me ne devo andare via di casa (come fece lei), arrivando a dire che così lei muore una volta per tutte e via, a me si spezza il cuore sentirlo dire, e quindi alla fine sto sempre zitto e faccio come vuole lei.
Però io da 3 mesi circa ho la mia prima ragazza (alla buon ora), abita a una 30ina di minuti di macchina da me e mi piace andarla a trovare quelle 3 volte a settimana, ora io non ho mai preteso niente, non bevo, nè fumo, mai andato in discoteca e mai fatto le 5 del mattino a ballare, quindi mi sembrava "ragionevole" come richiesta, e da qui è riscattata la nuova sfuriata da parte sua, che mi ha messo un ansia e un "peso" immenso sullo stomaco, questi pensieri costanti sono arrivati a causarmi alcuni casi di disfunzione erettile, dato che nel "mentre", pensavo al fatto che dopo gli avrei dovuto scrivere (pretende che ogni oretta gli scriva), e che se per caso fossi voluto uscire anche il giorno dopo (sempre da lei) avrei dovuto tranquillizzarla, e quindi pensavo "e se non mi manda" andavo nel panico insomma, e anche ora sono in ansia per "post" quarantena, quando tornerò ad uscire, e mi si fa il fiato corto al solo pensiero.
Chiedo disperatamente un parere, un consiglio, cosa posso fare?
Cosa posso dire?
Come apro bocca ho paura di fare danno.
Grazie a tutti in anticipo.
Però io da 3 mesi circa ho la mia prima ragazza (alla buon ora), abita a una 30ina di minuti di macchina da me e mi piace andarla a trovare quelle 3 volte a settimana, ora io non ho mai preteso niente, non bevo, nè fumo, mai andato in discoteca e mai fatto le 5 del mattino a ballare, quindi mi sembrava "ragionevole" come richiesta, e da qui è riscattata la nuova sfuriata da parte sua, che mi ha messo un ansia e un "peso" immenso sullo stomaco, questi pensieri costanti sono arrivati a causarmi alcuni casi di disfunzione erettile, dato che nel "mentre", pensavo al fatto che dopo gli avrei dovuto scrivere (pretende che ogni oretta gli scriva), e che se per caso fossi voluto uscire anche il giorno dopo (sempre da lei) avrei dovuto tranquillizzarla, e quindi pensavo "e se non mi manda" andavo nel panico insomma, e anche ora sono in ansia per "post" quarantena, quando tornerò ad uscire, e mi si fa il fiato corto al solo pensiero.
Chiedo disperatamente un parere, un consiglio, cosa posso fare?
Cosa posso dire?
Come apro bocca ho paura di fare danno.
Grazie a tutti in anticipo.
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Io immagino che potrebbe essere utile per lei conoscere meglio se stesso ed imparare soprattutto a "dire di NO". il dire di NO è il primo passo per mettere confini psicologici, gli stessi confini sui quali sua madre sembra avere dei problemi. Lei però deve pensare alla sua vita, perchè ognuno di noi è responsabile della propria vita e per questo è necessario fare delle scelte. La dipendenza affettiva che sua madre le propone sarebbe quasi da manuale in una visione psicoanalitica della vicenda. Ma Freud diceva anche che la terapia consiste metaforicamente nell'"uccidere i propri genitori", intendendo con questo il fatto di raggiungere una piena autonomia psichica.
In questo periodo di emergenza Covid offro il primo colloquio gratuito, tutto tramite videochiamata (whatsapp o skype), per cui non è così importante neanche la distanza fisica dallo studio.
Dott.ssa Danila Lorenzini
3498385242
lorenzini.danila@tiscali.it
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Dr.ssa Danila Lorenzini
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Utente
Salve, ma come dico no? Lei mi fa una sceneggiata come detto, e non mi sembra di pretendere troppo chiedendo di uscire 3 volte a settimana per la mia ragazza, mia madre dice di dirle di venire anche lei da me ma anche lei ha una situazione particolare in casa, ma a prescindere non mi sembra di chiede troppo, come dovrei impuntarmi poi? Non so fare sceneggiate anche io non ne sarei capace sinceramente, poi rischierei davvero di fargli prende un infarto a mia madre.
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Imparare a dire di NO non significa fare scenate, nè esprimere rabbia in maniera aggressiva, e neanche immaginare di avere eventuali responsabilità sulla salute di qualcun altro. Si definisce "assertività" ed è molto importante che ognuno di noi, crescendo, si renda autonomo da condizionamenti affettivi. Addirittura è importante anche per l'altro, ma questo è un argomento un po' pià complesso e non è questa la sede per approfondire la dinamica genitore/figlio. Questo percorso (quello che porta la persona ad essere maggiormente assertiva) non è nè semplice nè veloce ed ecco perchè esistono dei professionisti che si dedicano a questo: aiutare la persona che vuole cambiare...a cambiare davvero!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 977 visite dal 21/04/2020.
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