Coraggio di osare o stare al proprio posto
Cari medici, scrivo perché in questo periodo di quarantena sto riflettendo molto su me stessa e sulle relazioni con gli altri.
Penso sempre ad un uomo, che però è impegnato.
Lo conosco poco, tra noi c'è solo una simpatia, sono sicura che lui non pensi a me tanto quanto io penso o meglio, fantastico, su di lui o su di noi. Non sicurissima, dato che non si può mai stare nelle testa di qualcun altro.
In ogni caso sono consapevole di essere attratta più dell'idea che ho di lui che proprio da lui, solo per il fatto che ci conosciamo poco.
Vorrei chiedervi un consiglio perché non voglio occupare mesi della mia vita a fantasticare, dato che non sappiamo quando la situazione sociale riprenderà la "normalità".
potrebbe darsi che io lo riveda tra un anno... e quindi, sapendo che è impegnato, mi consigliereste di lasciar perdere o tentare un dialogo... o una "dichiarazione" a cuore aperto?
mi preme solo il fatto che sia impegnato, non la distanza o che potremmo vederci chissà quando.
Mentre scrivo mi rendo conto dell'assurdità della situazione, perché mi chiedo: e anche dichiarandoti, che puoi fare?
mica lo vedi! però per motivi professionali mi tocca sentirlo online, vedo la sua compagna che passeggia per casa e la cosa non mi è indifferente.
cosa posso fare per sentirmi meglio?
grazie
Penso sempre ad un uomo, che però è impegnato.
Lo conosco poco, tra noi c'è solo una simpatia, sono sicura che lui non pensi a me tanto quanto io penso o meglio, fantastico, su di lui o su di noi. Non sicurissima, dato che non si può mai stare nelle testa di qualcun altro.
In ogni caso sono consapevole di essere attratta più dell'idea che ho di lui che proprio da lui, solo per il fatto che ci conosciamo poco.
Vorrei chiedervi un consiglio perché non voglio occupare mesi della mia vita a fantasticare, dato che non sappiamo quando la situazione sociale riprenderà la "normalità".
potrebbe darsi che io lo riveda tra un anno... e quindi, sapendo che è impegnato, mi consigliereste di lasciar perdere o tentare un dialogo... o una "dichiarazione" a cuore aperto?
mi preme solo il fatto che sia impegnato, non la distanza o che potremmo vederci chissà quando.
Mentre scrivo mi rendo conto dell'assurdità della situazione, perché mi chiedo: e anche dichiarandoti, che puoi fare?
mica lo vedi! però per motivi professionali mi tocca sentirlo online, vedo la sua compagna che passeggia per casa e la cosa non mi è indifferente.
cosa posso fare per sentirmi meglio?
grazie
[#1]
Gentile utente,
in questo periodo di solitudine
è frequente che le fantasie occupino lo spazio che dovrebbe essere occupato dalla realtà:
uscire,
incontrare coetanei,
fare un aperitivo,
ecc.
Invece incontriamo colleghi in videochiamata e "buttiamo un occhio" dentro
la loro casa,
le loro fotografie,
libri,
scrivania,
"..compagna che passeggia per casa..".
Tale intrusione non giova a mantenere i giusti confini.
"..cosa posso fare per sentirmi meglio?.."
Riconoscere la natura fantastica della cosa e relegarla al posto che le compete.
Se la situazione COVID si sbloccherà, inizi ad uscire e a frequentare Suoi coetanei in carne ed ossa.
Se non ce la fa, occorre riconosce che la fantasia prende il posto della realtà a causa di difficoltà psicologiche
e farsi aiutare.
Ma questo è stato suggerito anche in precedenti consulti.
Se invece per Lei "dichiararsi" significa "osare", cioè essere coraggiosa, lo faccia,
pronta alle conseguenze.
Dott. Brunialti
in questo periodo di solitudine
è frequente che le fantasie occupino lo spazio che dovrebbe essere occupato dalla realtà:
uscire,
incontrare coetanei,
fare un aperitivo,
ecc.
Invece incontriamo colleghi in videochiamata e "buttiamo un occhio" dentro
la loro casa,
le loro fotografie,
libri,
scrivania,
"..compagna che passeggia per casa..".
Tale intrusione non giova a mantenere i giusti confini.
"..cosa posso fare per sentirmi meglio?.."
Riconoscere la natura fantastica della cosa e relegarla al posto che le compete.
Se la situazione COVID si sbloccherà, inizi ad uscire e a frequentare Suoi coetanei in carne ed ossa.
Se non ce la fa, occorre riconosce che la fantasia prende il posto della realtà a causa di difficoltà psicologiche
e farsi aiutare.
Ma questo è stato suggerito anche in precedenti consulti.
Se invece per Lei "dichiararsi" significa "osare", cioè essere coraggiosa, lo faccia,
pronta alle conseguenze.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Grazie per la risposta che leggo solo ora. Si, con osare intendevo una vera e propria dichiarazione ma sono sicura sia una pessima idea. Peraltro qualora la situazione covid si sboccasse dovrei vederlo di persona e sarebbe molto imbarazzante. Solo che ho saputo da poco che ha divorziato due anni fa e quella che ho visto io è la nuova compagna. Siccome sono una persona molto insicura, quello che penso costantemente è che forse non gli piaccio, che non gli piacerò mai. I dubbi mi vengono perché ci siamo sentiti privatamente e mi ha sempre fatto apprezzamenti a livello lavorativo. Una cosa che ho notato però, è il suo imbarazzo, il modo in cui mi saluta o trema quando mi parla. Dal linguaggio non verbale secondo me qualcosa c'è. Il problema, oltre questa sitazione covid in cui non ci si può vedere, è anche affrontare il fatto che è impegnato e io non vorrei mettermi in mezzo. Solo che la domanda che volevo fare a lei, o chi legge, è: non oso perchè sono troppo insicura o perché sono rispettosa della situazione che ha lui? (che poi non conosco, magari non è felice, che ne so...)
[#3]
"... non oso perchè sono troppo insicura o perché sono rispettosa della situazione che ha lui? (che poi non conosco, magari non è felice, che ne so...)..."
Impossibile rispondere a questa domanda,
che presuppone la conoscenza diretta di Lei che ci scrive.
Posso notare però che rispetto a certi dati:
"..suo imbarazzo, il modo in cui mi saluta o trema quando mi parla. Dal linguaggio non verbale secondo me qualcosa c'è.." tende ad *interpretarli* in modo da confermare le Sue speranze. Condannandosi ad un limbo del dubbio, forse improduttivo.
E se lui poi, divorziato da poco, ri-accoppiato da poco, guardasse un'altra (cioè Lei), che si potrebbe pensare?
Dott. Brunialti
Impossibile rispondere a questa domanda,
che presuppone la conoscenza diretta di Lei che ci scrive.
Posso notare però che rispetto a certi dati:
"..suo imbarazzo, il modo in cui mi saluta o trema quando mi parla. Dal linguaggio non verbale secondo me qualcosa c'è.." tende ad *interpretarli* in modo da confermare le Sue speranze. Condannandosi ad un limbo del dubbio, forse improduttivo.
E se lui poi, divorziato da poco, ri-accoppiato da poco, guardasse un'altra (cioè Lei), che si potrebbe pensare?
Dott. Brunialti
[#4]
Utente
"E se lui poi, divorziato da poco, ri-accoppiato da poco, guardasse un'altra (cioè Lei), che si potrebbe pensare?"
che è un don giovanni? non conoscendolo bene però non mi permetterei mai. ma grazie per farmi riflettere. comunque il "da poco" era la notizia. cioè io ho saputo da poco che ha divoziato. il suo divorzio risale a 2 anni fa.
" tende ad *interpretarli* in modo da confermare le Sue speranze. Condannandosi ad un limbo del dubbio, forse improduttivo."
beh scusi, ma proprio perché non lo conosco bene, perchè improduttivo?
che è un don giovanni? non conoscendolo bene però non mi permetterei mai. ma grazie per farmi riflettere. comunque il "da poco" era la notizia. cioè io ho saputo da poco che ha divoziato. il suo divorzio risale a 2 anni fa.
" tende ad *interpretarli* in modo da confermare le Sue speranze. Condannandosi ad un limbo del dubbio, forse improduttivo."
beh scusi, ma proprio perché non lo conosco bene, perchè improduttivo?
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.7k visite dal 19/04/2020.
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