Ho molta paura e non riesco ad andare avanti, non so come fare per stare bene definitivamente
Salve, sono una ragazza di 18 anni che da due anni soffre molto di problemi d'ansia.
Ho attacchi di panico quando sono molto stressata ma ciò che mi ha sempre preoccupata sono i miei pensieri.
Penso molto alla possibilità di suicidarmi ma non ne ho il coraggio e quindi per sentire meno dolore dentro a volte mi graffio le braccia o mangio grandi quantità di cibo fino a scoppiare.
Per quest'ultimo sto avendo problemi ad accettarmi e mi vedo bruttissima, forse l'essere più brutto mai visto.
Non ho mai avuto una famiglia che mi dimostrasse tanto affetto e attenzione e molto spesso sono andata a cercarli in ragazzi che da me volevano solo il mio corpo.
Poi quando ho deciso di svoltare me li sono buttata alle spalle ma mi sento terribilmente sola perché nessuno vuole avermi vicino, dai miei genitori ai ragazzi a cui cerco di dare la parte migliore di me.
So che non è grave la mia situazione, forse sto solo esagerando ma mi sento piena di buchi che non riesco e penso che non riuscirò mai a colmare, nemmeno lo studio mi aiuta anzi, mi sembra un'ostacolo.
Non so come riprendere in mano la mia vita e come sopravvivere sola perché è così che vivrò il resto della mia vita.
Ho attacchi di panico quando sono molto stressata ma ciò che mi ha sempre preoccupata sono i miei pensieri.
Penso molto alla possibilità di suicidarmi ma non ne ho il coraggio e quindi per sentire meno dolore dentro a volte mi graffio le braccia o mangio grandi quantità di cibo fino a scoppiare.
Per quest'ultimo sto avendo problemi ad accettarmi e mi vedo bruttissima, forse l'essere più brutto mai visto.
Non ho mai avuto una famiglia che mi dimostrasse tanto affetto e attenzione e molto spesso sono andata a cercarli in ragazzi che da me volevano solo il mio corpo.
Poi quando ho deciso di svoltare me li sono buttata alle spalle ma mi sento terribilmente sola perché nessuno vuole avermi vicino, dai miei genitori ai ragazzi a cui cerco di dare la parte migliore di me.
So che non è grave la mia situazione, forse sto solo esagerando ma mi sento piena di buchi che non riesco e penso che non riuscirò mai a colmare, nemmeno lo studio mi aiuta anzi, mi sembra un'ostacolo.
Non so come riprendere in mano la mia vita e come sopravvivere sola perché è così che vivrò il resto della mia vita.
[#1]
Gentile utente,
la situazione che ci presenta è molto delicata. Sono presenti elementi che in un contesto clinico hanno elevata rilevanza (comportamenti autolesivi, ideazione suicidaria, probabili abbuffate, bassa autostima nucleare, comportamento sessuale promiscuo).
Il disagio che lei sta provando non è per nulla "esagerato", così come lei non "sta esagerando". Lei ha una serie di difficoltà che non possono essere risolte su questo sito. La strada che le consiglio caldamente è quella di uno psicologo psicoterapeuta dal vivo, che possa accogliere il suo dolore e inquadrare la sua situazione per stabilire la corretta terapia da portare avanti.
Le soluzioni possono essere diverse: o si affida ad un privato, oppure può rivolgersi alle strutture locali di salute pubblica, passando inizialmente dal medico di base che potrebbe orientarla verso i centri più idonei del territorio. Capisco anche che fare tutto ciò da sola potrebbe sembrare complicato. Per questo, se vuole, potrebbe coinvolgere la sua famiglia che ci racconta essere "distaccata emotivamente e affettivamente", parlando con loro del disagio che prova.
Potrebbe anche rivolgersi ad un consultorio pubblico in cui è attivo il servizio di supporto psicologico.
Noi, comunque, rimaniamo qua se vuole aggiornarci.
la situazione che ci presenta è molto delicata. Sono presenti elementi che in un contesto clinico hanno elevata rilevanza (comportamenti autolesivi, ideazione suicidaria, probabili abbuffate, bassa autostima nucleare, comportamento sessuale promiscuo).
Il disagio che lei sta provando non è per nulla "esagerato", così come lei non "sta esagerando". Lei ha una serie di difficoltà che non possono essere risolte su questo sito. La strada che le consiglio caldamente è quella di uno psicologo psicoterapeuta dal vivo, che possa accogliere il suo dolore e inquadrare la sua situazione per stabilire la corretta terapia da portare avanti.
Le soluzioni possono essere diverse: o si affida ad un privato, oppure può rivolgersi alle strutture locali di salute pubblica, passando inizialmente dal medico di base che potrebbe orientarla verso i centri più idonei del territorio. Capisco anche che fare tutto ciò da sola potrebbe sembrare complicato. Per questo, se vuole, potrebbe coinvolgere la sua famiglia che ci racconta essere "distaccata emotivamente e affettivamente", parlando con loro del disagio che prova.
Potrebbe anche rivolgersi ad un consultorio pubblico in cui è attivo il servizio di supporto psicologico.
Noi, comunque, rimaniamo qua se vuole aggiornarci.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
[#2]
Utente
Salve grazie mille per la risposta. Ho iniziato il ciclo di appuntamenti con lo psicologo al consultorio l'anno scorso, e l'ultimo appuntamento è stato il giorno in cui vi ho mandato il consulto. Mi sono sentita smarrita e ho avuto paura di tornare quella che ero prima, una persona che soffriva 7 giorni su 7 e stava nascosta tutto il giorno sotto alle coperte per paura di confrontarmi con l'esterno e rimanerne danneggiata. Ricomincerò a settembre con gli appuntamenti ma in questi mesi mi sono sentita terribilmente sola e triste ma certe volte riesco a riprendere in mano la mia vita e a fissarmi obiettivi giornalieri per andare avanti. Questo stato di benessere e equilibrio però dura davvero poco perché quando si presenta una difficoltà divento pigra e da una parte cerco di lottare e di risolvere quei problemi, dall'altra reputo invece che sia uno sforzo inutile e che siccome sono troppo pigra e nullafacente non ce la farò mai. Non so come uscire da questo loop e avere un equilibrio che mi faccia stare bene.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 899 visite dal 19/04/2020.
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