Dog play e paura di impazzire
Gentili dottori
Sono un ragazzo fortemente attratto dal mondo del BDSM, nel ruolo di sottomesso/slave
Una delle pratiche che più mi intriga è il cosidetto dog play, ossia essere trattato in tutto e per tutto come un cane (essere messo al guinzaglio, camminare a 4 zampe, abbaiare, giocare con la palla, mangiare dalla ciotola eccetera).
Nella realtà non ho mai messo totalmente in pratica questa fantasia: al massimo è capitato di camminare normalmente con una mia amica che mi teneva per la collanina, vagamente a mo' di guinzaglio.
Ci fantastico sopra però spessissimo, e questo genera in me un mix di esaltazione nella sottomissione, divertimento, ma anche un sottofondo di disagio.
L'altroieri, in una chat, ho avuto modo di vivere questa esperienza da dog slave in maniera virtuale con un padrone, immaginando appunto la situazione e scrivendo mano a mano azioni e sensazioni.
La cosa da una parte mi esaltava in misura enorme, ma dall'altra mi faceva paura: paura che mi piacesse a tal punto da impazzire e preferire quello stile di vita a quello da umano.
A un certo punto, divorato da questo timore e dalla sensazione di essere sul punto di impazzire, mi son trovato costretto a chiudere la chat.
Vorrei eliminare dalla testa questa fantasia e questo ricordo, ma non ci riesco: mi capita ancora spesso di fantasticare di essere un dog play, ma non lo vivo più serenamente, perché la mia paura mi divora.
Cosa posso fare?
Mi sembra di essere in un tunnel
Grazie in anticipo
Sono un ragazzo fortemente attratto dal mondo del BDSM, nel ruolo di sottomesso/slave
Una delle pratiche che più mi intriga è il cosidetto dog play, ossia essere trattato in tutto e per tutto come un cane (essere messo al guinzaglio, camminare a 4 zampe, abbaiare, giocare con la palla, mangiare dalla ciotola eccetera).
Nella realtà non ho mai messo totalmente in pratica questa fantasia: al massimo è capitato di camminare normalmente con una mia amica che mi teneva per la collanina, vagamente a mo' di guinzaglio.
Ci fantastico sopra però spessissimo, e questo genera in me un mix di esaltazione nella sottomissione, divertimento, ma anche un sottofondo di disagio.
L'altroieri, in una chat, ho avuto modo di vivere questa esperienza da dog slave in maniera virtuale con un padrone, immaginando appunto la situazione e scrivendo mano a mano azioni e sensazioni.
La cosa da una parte mi esaltava in misura enorme, ma dall'altra mi faceva paura: paura che mi piacesse a tal punto da impazzire e preferire quello stile di vita a quello da umano.
A un certo punto, divorato da questo timore e dalla sensazione di essere sul punto di impazzire, mi son trovato costretto a chiudere la chat.
Vorrei eliminare dalla testa questa fantasia e questo ricordo, ma non ci riesco: mi capita ancora spesso di fantasticare di essere un dog play, ma non lo vivo più serenamente, perché la mia paura mi divora.
Cosa posso fare?
Mi sembra di essere in un tunnel
Grazie in anticipo
[#1]
Gentile utente,
il problema per il quale ha richiesto un consulto sembra essere la presenza di un pensiero particolarmente negativo di finire un domani a compiere delle scelte di vita distanti da quelle che, in circoscritti momenti della sua giornata, riescono a soddisfare alcune fantasie di natura sessuale, quali sono le pratiche della sfera BDSM che ci descrive.Detto diversamente, un pensiero ossessivo.
Possiamo definire un pensiero ossessivo come un pensiero ricorrente e persistente che viene avvertito da chi lo esperisce come in netto contrasto con le proprie convinzioni, i propri valori e con la propria percezione della realtà (es., "Non voglio cambiare il mio stile di vita!"). Tali pensieri solitamente si esprimono sotto forma di un dialogo interno (es., "E se questo stile di vita mi piacesse a tal punto da impazzire e preferire quello stile di vita a quello da umano?! Sto impazzendo!") o di immagini mentali (es., immagine di lei costretto tutta a vita a compiere condotte di tipo dog play) e si presentano associati a vissuti d’ansia, disgusto, senso di colpa o, più in generale, di intenso disagio soggettivo (es., "...divorato da questo timore")
Benché la loro presenza sia spesso avvertita con grande disagio, non necessariamente esprime una condizione patologica. Celebri studi mostrano infatti come circa l’80% delle persone intervistate dichiari di aver esperito nella loro vita simili pensieri intrusivi nel corso della loro vita.
Ad essere semmai fonte del disagio, è il ritenere la presenza di tali pensieri un qualcosa di particolarmente grave e problematico, al punto da richiedere una loro gestione attraverso comportamenti volti ad scongiurare la loro possibile ricomparsa (es., "...mi son trovato costretto a chiudere la chat. Vorrei eliminare dalla testa questa fantasia e questo ricordo, ma non ci riesco").Tali azioni, infatti, sono esse stesse fonte del continuo ripresentarsi di tali pensieri. Non essendo il flusso del nostro pensiero controllabile attraverso azioni volontarie, va da sé che ogni tentativo di allontanare pensieri "sgraditi" porta con sé ad un incremento della frequenza con la quale si presenterebbero, e come tale al mantenimento del disagio.
Le allego di seguito alcuni articoli che ho curato per questo portale che ritengo possano aiutarla a comprendere meglio la natura dei fenomeni ansiosi e ossessivi. Laddove lo ritenesse utile, prenda in considerazione l'ipotesi di rivolgersi ad uno specialista per prevenire il possibile peggioramento del disagio che starebbe vivendo. Benché tali esperienze siano infatti un fenomeno normale e non patologico, come sopra accennato, una loro scorretta gestione potrebbe portare ad intensificare il suo disagio.
Articolo sulla paura di impazzire:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2442-paura-ed-ansia-di-perdere-il-controllo-o-impazzire.html
Articolo sui fenomeni ossessivi:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2508-brutti-pensieri-e-strane-manie-il-disturbo-ossessivo-compulsivo.html
Nel salutarla cordialmente, le auguro di riuscire quanto prima a ritrovare benessere e serenità.
Dr. Alessio Congiu
il problema per il quale ha richiesto un consulto sembra essere la presenza di un pensiero particolarmente negativo di finire un domani a compiere delle scelte di vita distanti da quelle che, in circoscritti momenti della sua giornata, riescono a soddisfare alcune fantasie di natura sessuale, quali sono le pratiche della sfera BDSM che ci descrive.Detto diversamente, un pensiero ossessivo.
Possiamo definire un pensiero ossessivo come un pensiero ricorrente e persistente che viene avvertito da chi lo esperisce come in netto contrasto con le proprie convinzioni, i propri valori e con la propria percezione della realtà (es., "Non voglio cambiare il mio stile di vita!"). Tali pensieri solitamente si esprimono sotto forma di un dialogo interno (es., "E se questo stile di vita mi piacesse a tal punto da impazzire e preferire quello stile di vita a quello da umano?! Sto impazzendo!") o di immagini mentali (es., immagine di lei costretto tutta a vita a compiere condotte di tipo dog play) e si presentano associati a vissuti d’ansia, disgusto, senso di colpa o, più in generale, di intenso disagio soggettivo (es., "...divorato da questo timore")
Benché la loro presenza sia spesso avvertita con grande disagio, non necessariamente esprime una condizione patologica. Celebri studi mostrano infatti come circa l’80% delle persone intervistate dichiari di aver esperito nella loro vita simili pensieri intrusivi nel corso della loro vita.
Ad essere semmai fonte del disagio, è il ritenere la presenza di tali pensieri un qualcosa di particolarmente grave e problematico, al punto da richiedere una loro gestione attraverso comportamenti volti ad scongiurare la loro possibile ricomparsa (es., "...mi son trovato costretto a chiudere la chat. Vorrei eliminare dalla testa questa fantasia e questo ricordo, ma non ci riesco").Tali azioni, infatti, sono esse stesse fonte del continuo ripresentarsi di tali pensieri. Non essendo il flusso del nostro pensiero controllabile attraverso azioni volontarie, va da sé che ogni tentativo di allontanare pensieri "sgraditi" porta con sé ad un incremento della frequenza con la quale si presenterebbero, e come tale al mantenimento del disagio.
Le allego di seguito alcuni articoli che ho curato per questo portale che ritengo possano aiutarla a comprendere meglio la natura dei fenomeni ansiosi e ossessivi. Laddove lo ritenesse utile, prenda in considerazione l'ipotesi di rivolgersi ad uno specialista per prevenire il possibile peggioramento del disagio che starebbe vivendo. Benché tali esperienze siano infatti un fenomeno normale e non patologico, come sopra accennato, una loro scorretta gestione potrebbe portare ad intensificare il suo disagio.
Articolo sulla paura di impazzire:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2442-paura-ed-ansia-di-perdere-il-controllo-o-impazzire.html
Articolo sui fenomeni ossessivi:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2508-brutti-pensieri-e-strane-manie-il-disturbo-ossessivo-compulsivo.html
Nel salutarla cordialmente, le auguro di riuscire quanto prima a ritrovare benessere e serenità.
Dr. Alessio Congiu
Dr. Alessio Congiu
Psicologo-Psicoterapeuta
T. +39 345 465 8419
alessio.congiu@hotmail.it
alessiocongiupsicologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.8k visite dal 18/04/2020.
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